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Comunicato n° 398 del 30 novembre 2004

DISCUSSIONE SULLA CRISI INDUSTRIALE NELLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Adunanza del Consiglio regionale

L’adunanza del Consiglio regionale che prevede, tra gli altri oggetti, la discussione sul Bilancio regionale e sulla Legge Finanziaria, ha avuto inizio con la discussione sulle comunicazioni dei Presidenti del Consiglio della Valle, Ego Perron, e della Regione, Carlo Perrin.
In particolare, il Presidente Perron ha annunciato all’Assemblea regionale che è stata inviata al Consiglio una lettera a firma di alcuni Magistrati della Corte di Cassazione in merito alla vicenda della Baronessa Cordopatri dei Capece e alla risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa valdostana che esprimeva preoccupazione e disagio di fronte alle vicende giudiziarie della stessa Cordopatri. Nella lettera, i Magistrati hanno formulato osservazioni sul testo approvato dal Consiglio, esprimendo rammarico e sorpresa per il fatto che il Consiglio “abbia acriticamente recepito una prospettazione dei fatti che, proprio per la sua assoluta improbabilità, era tale da suggerire ogni opportuno e prudenziale controllo.”

Successivamente, il Presidente Perrin ha relazionato l’aula sull’incontro avuto prima dell’inizio del Consiglio con il Presidente del Consiglio e le Organizzazioni sindacali, in merito allo sciopero generale e alla situazione di crisi industriale che sta attraversando la Valle d’Aosta.
Nella riunione - ha detto Perrinho avuto modo di dire che già nel Bilancio regionale che discuteremo ci sono le linee guida per intervenire e salvaguardare il settore industriale. Sono previsti inoltre dei confronti continui.”

Per il rappresentante della Casa delle Libertà, Dario Frassy, “lo sciopero in Valle è significativo e necessita di una riflessione profonda. Abbiamo già visto che in passato i tavoli tecnici non hanno funzionato, e le stesse riunioni del Patto per lo sviluppo non hanno prodotto quelle indicazioni che ci si poteva aspettare. Condivido le preoccupazioni formulate dagli stessi Sindacati per i quali la crisi ha delle precise responsabilità politiche dovute per lo più dalle scelte strategiche sbagliate. È necessario convocare un Consiglio tematico su questa problematica per arrivare ad un ampio confronto sulle scelte politiche fatte e da prevedere.”

La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha quindi affermato che “le parole emerse sono gravi e delineano una situazione difficile. Il Presidente ha detto che nel Bilancio ci sono le risposte e siamo proprio curiosi di verificare dalla discussione dove sono le risposte alle critiche mosse dai Sindacati.”

Sulle comunicazioni riguardo alla situazione industriale, è poi intervenuto il capogruppo della Stella Alpina Marco Viérin che ha sottolineato che “il nostro gruppo ha sempre seguito con attenzione questa tematica e ribadiamo con forza la necessità di convocare un Consiglio tematico che affronti la questione industriale.”

Per il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) “dobbiamo riconoscere che la crisi è grave e per il futuro le cose non miglioreranno, almeno in tempi brevi. Siamo noi, in quanto responsabili della vita politica, che dobbiamo intervenire in modo straordinario per dare delle risposte concrete. Per questo credo sia necessaria una legge immediata che riguardi il settore e che preveda, tra le altre disposizioni, degli interventi economici verso coloro che vengono colpiti direttamente dalla grave situazione.”

Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Francesco Salzone, ha detto che “l’argomento della crisi industriale è imbarazzante così come è stato l’incontro di oggi con le Organizzazioni sindacali. Rispetto alla riunione, abbiamo compreso che alcune importanti affermazioni sono arrivate dal sindacato di riferimento del movimento dell’Union Valdôtaine. Il problema in passato non è stato affrontato nella giusta misura. È necessario un Consiglio monotematico non solo sulla situazione industriale, ma anche sulla nuova povertà.”

Dopo la richiesta del Consigliere Frassy di arrivare a decidere una data del Consiglio straordinario tematico sulla crisi industriale, e la successiva pausa dei lavori, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di prevedere un Consiglio straordinario nella terza settimana del mese di gennaio 2005.