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Comunicato n° 383 del 17 novembre 2004

INTERROGAZIONE SULLA NORMATIVA CHE DISCIPLINA LA PROFESSIONE DEL MAESTRO DI SCI IN VALLE D’AOSTA

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha iniziato i lavori sulla discussione dell’ordine del giorno composto di 29 oggetti, tra cui l’approvazione del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’anno 2005.

Per quanto riguarda le interrogazioni, il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallèe d’Aoste) ha chiesto all’Assessore al Turismo e Sport Luciano Caveri le valutazioni sulla normativa che disciplina la professione di maestro di sci in Valle d’Aosta.

Nella risposta, l’Assessore Caveri ha detto che “si tratta di una legge regionale che si rifà ad una materia complessa e che deve rispondere a delle esigenze diverse. In Commissione ritorneremo a valutare il testo con più calma.” Dopo aver ripercorso le tappe sulla normativa sui maestri di sci, l’Assessore ha quindi precisato che “negli anni le direttive comunitarie si sono evolute. Abbiamo chiesto ad un esperto di intervenire per redigere il disegno di legge. La nostra normativa prevede che sotto la settimana per il maestro fuori Valle non ci sono problemi, oltre tale periodo deve fare una richiesta alla Conferenza dei servizi di Roma per ottenere la possibilità di andare oltre la settimana.” Ha quindi riferito di aver avuto uno scambio di lettere con il responsabile del Tour Operator “Interski”, affermando che “bisognerà trovare una soluzione ragionevole perché l’intento è quello di mantenere questo rapporto importante con Inetrski”.

Per il Consigliere Curtazabbiamo avuto dalla risposta dell’Assessore un quadro migliore sulla vicenda, ed è necessario fare i dovuti chiarimenti anche in Commissione. È una materia complessa che deve mettere d’accordo esigenze diverse. Va bene salvaguardare la professionalità, ma questa deve essere comunque rapportata all’entità turistica della situazione. Bisognerà ragionarci ancora ed è opportuno il rinvio della nuova legge in Commissione per arrivare ad una soluzione più meditata attraverso un confronto più sereno. In questa vicenda, comunque, la Regione non ha dato una buona immagine di sé. Sarebbe stato sufficiente esaminare con più attenzione la problematica prima della stesura del testo.”