Info Conseil
Comunicato n° 364 del 3 novembre 2004
INTERROGAZIONI SULL’UNIVERSITÀ DELLA VALLE D’AOSTA
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha chiesto al Presidente della Regione notizie circa l’operatività dell’Università della Valle d’Aosta nell’ultimo triennio.
In particolare Curtaz ha voluto conoscere la quantità degli studenti iscritti negli ultimi tre anni e il costo pro-capite per ciascun studente iscritto, oltre a sapere se le scelte operate siano coerenti con gli obiettivi culturali e sociali da raggiungere.
Il Presidente della Regione Perrin ha precisato che “ nel corso degli ultimi tre anni il numero degli iscritti è stato in costante crescita, passando dai 249 del 2201/2002 ai 406 del 2002/2003 e ai 592 del 2003/2004. Per quel che concerne i costi, dai dati forniti dall’Università per il 2003/2004 sono di 8.497 euro, e di 3.032 euro per le spese legate all’insegnamento. Dalla sua costituzione, l’Università si è fissata una serie di obiettivi culturali e sociali molto ambiziosi a breve, medio e lungo termine. Durante questi quattro anni sono stati istituiti i corsi di Scienze economiche e gestione aziendale, Lingue e comunicazione per il territorio, l’azienda e il turismo, Pedagogia dell’infanzia e Scienze e tecniche psicologiche che hanno risposto alle attese iniziali. Per il medio termine, il senato accademico ha proposto al Consiglio dell’Università di estendere la progressione verticale dei corsi, così da permettere l’accesso alla specializzazione. A lungo termine, infine, dovrebbe essere previsto un corso per il diploma di laurea in Scienze e tecnologie dell’ambiente e della natura, che sarebbe il primo a connotazione scientifica della Valle d’Aosta.”
Curtaz, dopo aver preso atto degli impegni della Giunta, ha detto che “occorre approfondire alcuni aspetti in V Commissione, che è la sede più opportuna, così da avere a disposizione un quadro più generale della situazione, dopo quattro anni di attività. È giunto il momento di fare un approfondimento utile per conoscere gli sviluppi che l’Università ha avuto e soprattutto le iniziative future. Ci sono certi dati che dovrebbero essere valutati, come l’aumento degli iscritti e i costi, che dovrebbero essere rapportati alla situazione esistente in altre Università.”
Successivamente, il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà), sempre in tema di Università, ha chiesto notizie circa l’insediamento della stessa nell’area Caserma Testafochi di Aosta.
Il Presidente della Regione Perrin, rispondendo all’iniziativa, ha affermato che “a seguito di tre riunioni, di cui l’ultima è dell’ottobre 2004, siamo in attesa di conoscere le esigenze militari, in particolare per sapere quali interventi sarebbero necessari per dimettere le strutture attualmente esistenti. Abbiamo un’idea generale sulle esigenze militari, ma aspettiamo ancora che ci siano forniti gli elementi precisi grazie ai quali potremo procedere ad una stima di ordine tecnico e giuridico. Nel frattempo abbiamo preso contatti con il Ministero della Difesa così da definire l’accordo previsto dal decreto legislativo n. 282 del 2000.”
Il Consigliere Frassy, dopo aver sottolineato la propria insoddisfazione per la risposta, ha detto che “volevamo conoscere almeno delle previsioni e in questo siamo preoccupati. A noi risulta che il Ministero abbia dato ampia disponibilità a liberare non l’intera area, ma solo la parte verso Piazza della Repubblica. Rimane il problema di avere dei locali alternativi da fornire al Ministero per i propri mezzi. Attualmente non risulta alcun passo in avanti dal punto di vista sostanziale. È passato del tempo, ma la situazione sembra non sbloccarsi. Non esiste un piano preciso e non si conoscono i tempi per entrare in possesso della Caserma Testafochi. Prendiamo atto della risposta molto interlocutoria che non soddisfa certo le aspettative.”
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In particolare Curtaz ha voluto conoscere la quantità degli studenti iscritti negli ultimi tre anni e il costo pro-capite per ciascun studente iscritto, oltre a sapere se le scelte operate siano coerenti con gli obiettivi culturali e sociali da raggiungere.
Il Presidente della Regione Perrin ha precisato che “ nel corso degli ultimi tre anni il numero degli iscritti è stato in costante crescita, passando dai 249 del 2201/2002 ai 406 del 2002/2003 e ai 592 del 2003/2004. Per quel che concerne i costi, dai dati forniti dall’Università per il 2003/2004 sono di 8.497 euro, e di 3.032 euro per le spese legate all’insegnamento. Dalla sua costituzione, l’Università si è fissata una serie di obiettivi culturali e sociali molto ambiziosi a breve, medio e lungo termine. Durante questi quattro anni sono stati istituiti i corsi di Scienze economiche e gestione aziendale, Lingue e comunicazione per il territorio, l’azienda e il turismo, Pedagogia dell’infanzia e Scienze e tecniche psicologiche che hanno risposto alle attese iniziali. Per il medio termine, il senato accademico ha proposto al Consiglio dell’Università di estendere la progressione verticale dei corsi, così da permettere l’accesso alla specializzazione. A lungo termine, infine, dovrebbe essere previsto un corso per il diploma di laurea in Scienze e tecnologie dell’ambiente e della natura, che sarebbe il primo a connotazione scientifica della Valle d’Aosta.”
Curtaz, dopo aver preso atto degli impegni della Giunta, ha detto che “occorre approfondire alcuni aspetti in V Commissione, che è la sede più opportuna, così da avere a disposizione un quadro più generale della situazione, dopo quattro anni di attività. È giunto il momento di fare un approfondimento utile per conoscere gli sviluppi che l’Università ha avuto e soprattutto le iniziative future. Ci sono certi dati che dovrebbero essere valutati, come l’aumento degli iscritti e i costi, che dovrebbero essere rapportati alla situazione esistente in altre Università.”
Successivamente, il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà), sempre in tema di Università, ha chiesto notizie circa l’insediamento della stessa nell’area Caserma Testafochi di Aosta.
Il Presidente della Regione Perrin, rispondendo all’iniziativa, ha affermato che “a seguito di tre riunioni, di cui l’ultima è dell’ottobre 2004, siamo in attesa di conoscere le esigenze militari, in particolare per sapere quali interventi sarebbero necessari per dimettere le strutture attualmente esistenti. Abbiamo un’idea generale sulle esigenze militari, ma aspettiamo ancora che ci siano forniti gli elementi precisi grazie ai quali potremo procedere ad una stima di ordine tecnico e giuridico. Nel frattempo abbiamo preso contatti con il Ministero della Difesa così da definire l’accordo previsto dal decreto legislativo n. 282 del 2000.”
Il Consigliere Frassy, dopo aver sottolineato la propria insoddisfazione per la risposta, ha detto che “volevamo conoscere almeno delle previsioni e in questo siamo preoccupati. A noi risulta che il Ministero abbia dato ampia disponibilità a liberare non l’intera area, ma solo la parte verso Piazza della Repubblica. Rimane il problema di avere dei locali alternativi da fornire al Ministero per i propri mezzi. Attualmente non risulta alcun passo in avanti dal punto di vista sostanziale. È passato del tempo, ma la situazione sembra non sbloccarsi. Non esiste un piano preciso e non si conoscono i tempi per entrare in possesso della Caserma Testafochi. Prendiamo atto della risposta molto interlocutoria che non soddisfa certo le aspettative.”