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Comunicato n° 345 del 19 ottobre 2004

IL PRESIDENTE DELLA I COMMISSIONE CONSILIARE GUIDO CESAL INTERVIENE SUL PROCESSO DI RIFORMA DELLO STATUTO SPECIALE DELLA VALLE D’AOSTA

A seguito dell’approvazione del nuovo Testo costituzionale da parte della Camera dei Deputati

All’indomani dell’approvazione del nuovo testo di riforma Costituzionale da parte della Camera dei deputati, il commento del presidente della Ia Commissione consiliare Guido Césal è perentorio: “Pur accogliendo alcune istanze da sempre rivendicate dalla nostra come dalle altre Regioni a Statuto Speciale, quali una miglior definizione del concetto della ‘previa intesa’ ed il mantenimento del principio della ‘condizione di miglior favore’, il documento licenziato si presenta nel suo complesso confuso e contraddittorio”.

“In effetti – spiega Césal - alcuni principi introdotti rappresentano una grave limitazione alle nostre prerogative statutarie. Così, ad esempio, il nuovo Senato, cosiddetto federale, che dovrebbe concludere la fase del bicameralismo perfetto, di fatto è federale solo nella sua denominazione. Analogamente, la contestualità dell’elezione del Consiglio Regionale con quella del nuovo Senato va a limitare le prerogative sancite dal nostro Statuto speciale. Infine, ritengo inaccettabile e incomprensibile l’inserimento nel testo Costituzionale del principio di un generico interesse nazionale che praticamente legittima la possibilità di condizionare pesantemente la nostra competenza legislativa primaria”.

“Pertanto, a seguito del voto della Camera e del dibattito che lo ha preceduto – conclude il presidente della Ia Commissione consiliare -, la classe politica regionale deve necessariamente e improcrastinabilmente avviare anche un processo riformatore che abbia come obiettivo principale la revisione del nostro Statuto di autonomia. Naturalmente, tale riforma deve coinvolgere tutte le espressioni politiche della nostra regione tenendo conto delle varie sensibilità, per giungere così ad un risultato mediato e condiviso dalla stragrande maggioranza della popolazione valdostana”.