Info Conseil

Comunicato n° 312 del 23 settembre 2004

INTERPELLANZA SULLA RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEL DIRETTORE GENERALE DELLA CASINÒ S.P.A.

Seduta antimeridiana del Consiglio

I lavori del Consiglio regionale sono ripresi oggi, giovedì 23 settembre, con la prosecuzione della discussione sulle interpellanze.

Dopo il contratto di servizio siglato tra Casinò S.p.A. e Grand Hotel Billia discusso ieri, il gruppo consiliare La Casa delle Libertà è ritornato sulla questione del Casinò, chiedendo al Presidente della Regione e all’Assessore delegato precisazioni sulla risoluzione del rapporto di lavoro del Direttore Generale della Casinò S.p.A..

Il consigliere Dario Frassy ha affermato che “vorremmo conoscere se la delega conferita dal Presidente della Regione prevedeva istruzioni dettagliate in merito alla risoluzione del rapporto di lavoro del Direttore Generale e su quali presupposti sostanziali e giuridici si basa l’esonero della responsabilità per colpa deliberato e come mai si è ritenuto di esonerare il Direttore da tale responsabilità. Vorremmo anche capire come mai la delibera è stata portata in assemblea dei soci e non gestita dal Consiglio di Amministrazione e per quale motivo è maturata la scela di procedere al licenziamento.”

L’Assessore alle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz ha risposto affermando che “nel momento della decisione di sopprimere la Direzione Generale, proposta dal Consiglio di Amministrazione, veniva meno il mantenimento del rapporto di lavoro del Direttore. È stato il Consiglio di Amministrazione a deliberare la nuova organizzazione e in quei termini era prevista tale soppressione. Il resto è stata una conseguenza. Il tutto è avvenuto prima dell’Assemblea dei soci del 30 giugno. L’Assemblea non delibera sulla responsabilità del Direttore Generale perché non è sua competenza, lo fa il Consiglio di amministrazione.”

Ribadendo che la decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione, l’Assessore Marguerettaz ha aggiunto che l’Assemblea dei soci ha voluto ricercare la consensualità nella risoluzione del rapporto.

Nella replica Frassy ha detto che “c’è stata comunque una violazione sostanziale nelle procedure. Per quanto riguarda le motivazioni sull’esonero, di fatto non è stato detto nulla. Nella delibera dell’Assemblea dei soci, sulla risoluzione consensuale, viene riportato che è stata rispettata la volontà degli azionisti, significa quindi che è stata decisa dalla parte politica e quindi dall’Assessore. Riteniamo che ci siano comunque della situazioni di colpa per cui non è giustificabile la risoluzione consensuale.”