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Comunicato n° 286 del 3 agosto 2004

DISCUSSIONE SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Sessione straordinaria del Consiglio regionale

I lavori della sessione straordinaria del Consiglio regionale sono iniziati con l’intervento del Presidente della Regione Carlo Perrin che ha voluto ribadire, riferendosi alla votazione segreta sul rendiconto 2003 del Casino de la Vallée, “la negatività del metodo adottato, anche se l’episodio ha mostrato un certo malessere riguardo alla gestione della Casa da gioco. La riflessione che c’è stata successivamente ha portato a delle conclusioni politiche. Gli esponenti della maggioranza confermano la fiducia all’Assessore Marguerettaz, hanno chiesto al contempo al Presidente della Regione di coordinare la questione della Casa da gioco e di proseguire la riflessione politica durante la pausa estiva.  Il messaggio di responsabilità lo indirizzo a tutti i gruppi affinché il Consiglio possa discutere ed approvare gli oggetti all’ordine del giorno”.

Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Elio Riccarand ha affermato che “rispetto alla situazione occorre fare alcune considerazioni. La maggioranza è in difficoltà e il significato di quella votazione è di rilevante importanza politica. Il Presidente ha evidenziato tali difficoltà, ma noi non riteniamo che il problema sia solo legato alla vicenda del Casinò. Avremmo quindi voluto che si arrivasse in Consiglio con maggiore chiarezza. Questa formula trovata è di tipo bizantino, e conferma che viene messo in discussione l’operato dell’Assessore. Chiediamo che al rientro dalla pausa estiva ci sia un voto che possa chiudere definitivamente la crisi o aprire un nuovo corso.” Il Consigliere si è poi soffermato sulle alleanze politiche di questo periodo. “All’interno dell’Assemblea ci sono dei ruoli non ben definiti. In questa legislatura c’è stata, sin dall’inizio, della confusione. Bisogna sapere chi fa parte della maggioranza e chi dell’opposizione. Sul bilancio tutta la minoranza aveva votato contro, e adesso sull’assestamento vedremo come ci si comporterà”.

Per il capogruppo della Casa delle Libertà Dario Frassysiamo rimasti perplessi sugli sviluppi dei confronti politici interni. La vicenda Casinò non è di poco conto perché è uno degli argomenti più importanti nel dibattito consiliare e regionale. Riconosciamo a Marguerettaz una tecnicità dovuta alla sua professione, ma non è un Assessore tecnico. Sarebbe il caso di parlare di “interim” piuttosto che di congelamento. Su questa vicenda chiediamo comunque che ci sia più determinatezza.”

Il capogruppo dell’Union Valdôtaine Fedele Borre ha quindi preso la parola per affermare che “il movimento non ha mai voluto congelare l’Assessore in questione. La maggioranza ha rinnovato alla Giunta il mandato di concludere i lavori del Consiglio e chiesto di riprendere in un momento successivo la riflessione sulla vicenda. La maggioranza, in particolare, non deve chiedere aiuto ad altre forze politiche.

Il capogruppo della Stella Alpina Marco Viérin ha preso la parola per precisare che “su questo momento politico il nostro gruppo è stato chiaro e lo sarà anche nell’ambito dei lavori del Consiglio. Riteniamo comunque che sia più che mai opportuno un chiarimento politico.”

Il capogruppo dei DS – Gauche Valdotaine Giovanni Sandri ha sottolineato che “la nostra forza politica ribadisce la propria fiducia nel programma della maggioranza, nella maggioranza, nella Giunta e nel suo Presidente. E non soltanto per una questione politica di oggi, ma anche perché le forze che guidano la Regione sono state indicate da un voto popolare. Il programma di legislatura è ancora totalmente attuale e valido e vogliamo portare avanti la sua attuazione.”

Il rappresentante della Fédération Autonomiste Claudio Lavoyer ha detto che “confermo la nostra posizione e cioè quella di affrontare con responsabilità il dibattito sugli oggetti all’ordine del giorno. Abbiamo già espresso la nostra posizione politica e in quest’aula la riconfermiamo”.

Sono quindi intervenuti i Consiglieri Enrico Tibaldi che ha richiesto “una chiarezza sulla situazione che deve essere risolta adesso e non a settembre”, e Carlo Curtaz per il quale “alla vicenda si è aggiunta confusione nel dibattito odierno. Questa è una situazione piena di ambiguità”.