Info Conseil
Comunicato n° 266 del 21 luglio 2004
ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE SUL DISEGNO DI LEGGE RELATIVO ALLE OPERE DI RILEVANTE INTERESSE REGIONALE
Nella sua riunione di oggi, mercoledì 21 luglio, della III Commissione consiliare “Assetto del territorio”
La III Commissione consiliare, presieduta dal Consigliere Fedele Borre, nella sua riunione di oggi, mercoledì 21 luglio, ha espresso parere favorevole a maggioranza sul disegno di legge riguardante le disposizioni in materia di opere di rilevante interesse regionale, disciplina del Fondo per speciali programmi di investimento e istituzione del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici-NUVV.
“Si tratta – spiega il Consigliere relatore Giuseppe Isabellon – di un provvedimento che dota la nostra Regione di un importante strumento normativo in grado rispondere all’esigenza di poter avviare e completare, in tempi medio-brevi, opere pubbliche con significativi investimenti, stabilendo a priori gli impegni di spesa e la durata dei lavori. In tal modo, la Pubblica amministrazione non si troverà più costretta a dover procedere secondo la logica dei finanziamenti parziali, con i conseguenti rischi di aumento dei costi complessivi di realizzazione”.
“In linea con quanto espresso dall’Assessore alle Opere Pubbliche Alberto Cerise e ribadito in II Commissione dal relatore Renato Praduroux, - aggiunge Isabellon - si è inoltre deciso non dividere il provvedimento in due leggi distinte, cosa peraltro richiesta dal gruppo Arcobaleno, in quanto riteniamo che i Piani comunali dei Lavori Pubblici debbano essere concepiti in accordo con una programmazione degli interventi qualificanti e strategici per lo sviluppo della nostra Regione e la salvaguardia del suo territorio”.
“Senza dubbio – prosegue il consigliere Isabellon – si è trattato di un compito non facile, in quanto il documento che il Consiglio regionale è chiamato a votare non avrà una ricaduta immediata, ma nel medio-lungo periodo, e questo proprio per la portata degli interventi che disciplinerà”.
In particolare, la proposta consentirà di programmare le fasi di concretizzazione delle grandi opere, seguendo un percorso obbligatorio: ricognizione delle esigenze da soddisfare e identificazione preliminare degli interventi che presuppongono la realizzazione di specifiche opere pubbliche; studio di fattibilità; individuazione delle opere e delle risorse necessarie alla loro attuazione.
Analogamente, in base allo stesso principio, anche la fase di realizzazione è stata concepita in modo da contenere i tempi necessari all’avvio delle procedure di appalto. Mentre, per quanto attiene all’acquisizione dei pareri, è stato inserito l’obbligo di motivazione del dissenso e di indicazione delle eventuali modifiche necessarie per ottenere l’assenso.
“In questa maniera, - conclude il relatore - la Conferenza dei Servizi – che fra l’altro sarà chiamata ad un contestuale esame del progetto preliminare al fine, anche, di acquisire la Valutazione di impatto ambientale (Via) che resta indispensabile per il prosieguo della pratica – si trasformerà in un momento di conciliazione e di confronto costruttivo, potendo le decisioni essere assunte sulla base della maggioranza delle posizioni espresse in sede di conferenza e quindi anche a fronte di qualche giudizio negativo”.
Per quel concerne, infine, la revisione della normativa Fospi, il disegno di legge, prendendo spunto dalle diverse e nuove esigenze manifestate dagli Enti locali, in sostituzione del Nucleo di valutazione istituisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti. Questo organismo, rispetto al precedente, viene, fra l’altro, incaricato di svolgere funzioni di assistenza e supporto per le fasi di programmazione, oltre che di gestire il Sistema di monitoraggio degli investimenti Pubblici. Inoltre, viene ridotto ad un unico programma l’attuale meccanismo che prevede due distinti momenti di programmazione (preliminare e definitiva), rinviando le verifiche alla competenza e alla responsabilità dei coordinatori del ciclo.
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“Si tratta – spiega il Consigliere relatore Giuseppe Isabellon – di un provvedimento che dota la nostra Regione di un importante strumento normativo in grado rispondere all’esigenza di poter avviare e completare, in tempi medio-brevi, opere pubbliche con significativi investimenti, stabilendo a priori gli impegni di spesa e la durata dei lavori. In tal modo, la Pubblica amministrazione non si troverà più costretta a dover procedere secondo la logica dei finanziamenti parziali, con i conseguenti rischi di aumento dei costi complessivi di realizzazione”.
“In linea con quanto espresso dall’Assessore alle Opere Pubbliche Alberto Cerise e ribadito in II Commissione dal relatore Renato Praduroux, - aggiunge Isabellon - si è inoltre deciso non dividere il provvedimento in due leggi distinte, cosa peraltro richiesta dal gruppo Arcobaleno, in quanto riteniamo che i Piani comunali dei Lavori Pubblici debbano essere concepiti in accordo con una programmazione degli interventi qualificanti e strategici per lo sviluppo della nostra Regione e la salvaguardia del suo territorio”.
“Senza dubbio – prosegue il consigliere Isabellon – si è trattato di un compito non facile, in quanto il documento che il Consiglio regionale è chiamato a votare non avrà una ricaduta immediata, ma nel medio-lungo periodo, e questo proprio per la portata degli interventi che disciplinerà”.
In particolare, la proposta consentirà di programmare le fasi di concretizzazione delle grandi opere, seguendo un percorso obbligatorio: ricognizione delle esigenze da soddisfare e identificazione preliminare degli interventi che presuppongono la realizzazione di specifiche opere pubbliche; studio di fattibilità; individuazione delle opere e delle risorse necessarie alla loro attuazione.
Analogamente, in base allo stesso principio, anche la fase di realizzazione è stata concepita in modo da contenere i tempi necessari all’avvio delle procedure di appalto. Mentre, per quanto attiene all’acquisizione dei pareri, è stato inserito l’obbligo di motivazione del dissenso e di indicazione delle eventuali modifiche necessarie per ottenere l’assenso.
“In questa maniera, - conclude il relatore - la Conferenza dei Servizi – che fra l’altro sarà chiamata ad un contestuale esame del progetto preliminare al fine, anche, di acquisire la Valutazione di impatto ambientale (Via) che resta indispensabile per il prosieguo della pratica – si trasformerà in un momento di conciliazione e di confronto costruttivo, potendo le decisioni essere assunte sulla base della maggioranza delle posizioni espresse in sede di conferenza e quindi anche a fronte di qualche giudizio negativo”.
Per quel concerne, infine, la revisione della normativa Fospi, il disegno di legge, prendendo spunto dalle diverse e nuove esigenze manifestate dagli Enti locali, in sostituzione del Nucleo di valutazione istituisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti. Questo organismo, rispetto al precedente, viene, fra l’altro, incaricato di svolgere funzioni di assistenza e supporto per le fasi di programmazione, oltre che di gestire il Sistema di monitoraggio degli investimenti Pubblici. Inoltre, viene ridotto ad un unico programma l’attuale meccanismo che prevede due distinti momenti di programmazione (preliminare e definitiva), rinviando le verifiche alla competenza e alla responsabilità dei coordinatori del ciclo.