Info Conseil
Comunicato n° 265 del 21 luglio 2004
ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE SUL DISEGNO DI LEGGE RELATIVO ALLE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GESTIONE E FUNZ.TO DEL PARCO NATURALE DEL MONT AVIC
Nella sua riunione di oggi, mercoledì 21 luglio, della II Commissione consiliare
Nella sua riunione di oggi, mercoledì 21 luglio, la II Commissione consiliare “Affari generali”, presieduta dal Consigliere Emilio Rini, ha espresso, tra gli altri, parere favorevole all’unanimità sul disegno di legge riguardante le nuove disposizioni in materia di gestione e funzionamento del parco naturale del Mont Avic.
“Con il parere positivo unanime della Commissione – spiega il Presidente Rini -si è compiuto oggi un importante passo in avanti per dar seguito al processo di valorizzazione e sviluppo del Parco regionale del Mont Avic. Spetterà ora al Consiglio regionale approvare il disegno di legge che, abrogando le precedenti normative in materia, prevede nuove disposizioni sulla gestione e il funzionamento dell’area protetta. A quindici anni dalla sua creazione, si è giunti, tra l’altro, alla classificazione del Parco come area di protezione speciale per la tutela degli uccelli selvatici e come sito di importanza comunitaria.”
“La nuova legge – spiega il Consigliere relatore Renato Praduroux – non è altro che il naturale punto di arrivo di un percorso che ha dapprima consentito di avviare un processo di potenziamento e di valorizzazione delle risorse che derivano dalla caparbia presenza dell’uomo in montagna, per poi giungere con la soddisfazione dei residenti al logico allargamento dei confini territoriali, andando a tutelare dal punto di vista ambientale, faunistico e floristico un’area sempre più vasta”.
La normativa rappresenta anche un importante punto di partenza che consente di interpretare meglio la nuova realtà territoriale, andando ad individuare gli strumenti necessari e a definire le competenze a capo dei vari organi dell’Ente (Presidente, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori dei Conti).
“Lo spirito del documento che verrà sottoposto all’esame dell’Assemblea regionale – conclude Praduroux, d’accordo con il relatore della III Commissione Giuseppe Isabellon – è infatti quello di riuscire a coniugare le esigenze di tutela ambientale con lo sviluppo di nuove possibilità di utilizzo del territorio, in modo da offrire ai giovani nuove opportunità di lavoro anche in una zona decentrata rispetto ai grandi flussi turistici. E, in tale ottica, si configura l’indispensabile insediamento di strutture necessarie per favorire la frequentazione di questo sito che, per molti versi, è rimasto e dovrà rimanere ai margini del progresso tecnologico”.
In base al nuovo testo legislativo il Parco, per il raggiungimento dei propri obiettivi, continuerà ad avvalersi quando necessario della struttura regionale competente per le aree protette, del Corpo forestale valdostano e del Museo di Scienze naturali di Saint-Pierre, mentre per la sistemazione della sentieristica è previsto l’intervento diretto dell’Amministrazione regionale. Inoltre, rispetto al passato, in tema di valorizzazione dell’ambiente, è stato eliminato l’incremento del 20 per cento delle agevolazioni per interventi di conservazione e restauro ambientale in quanto non più compatibile con gli aiuti previsti dal Piano di Sviluppo rurale.
Infine, secondo quanto previsto dalle normative regionali e statali in materia di aree naturali protette, allo scopo di garantire una gestione integrata, coordinata e condivisa del Parco, nel Consiglio di amministrazione figureranno, tra gli altri, i rappresentanti dei Comuni di Champdepraz e Champorcher, dei proprietari dei terreni compresi nei Comuni del Parco, il rappresentante delle Associazioni ambientaliste, un dirigente regionale dell’urbanistica ed uno dell’Assessorato dell’Agricoltura, oltre al Direttore del Museo di Scienze naturali ed ai Comandanti delle stazioni Forestali delle Giurisdizioni del Parco. Al direttore dell’area protetta, in quanto dirigente responsabile, spettano invece i compiti e la responsabilità del funzionamento del sito stesso.
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“Con il parere positivo unanime della Commissione – spiega il Presidente Rini -si è compiuto oggi un importante passo in avanti per dar seguito al processo di valorizzazione e sviluppo del Parco regionale del Mont Avic. Spetterà ora al Consiglio regionale approvare il disegno di legge che, abrogando le precedenti normative in materia, prevede nuove disposizioni sulla gestione e il funzionamento dell’area protetta. A quindici anni dalla sua creazione, si è giunti, tra l’altro, alla classificazione del Parco come area di protezione speciale per la tutela degli uccelli selvatici e come sito di importanza comunitaria.”
“La nuova legge – spiega il Consigliere relatore Renato Praduroux – non è altro che il naturale punto di arrivo di un percorso che ha dapprima consentito di avviare un processo di potenziamento e di valorizzazione delle risorse che derivano dalla caparbia presenza dell’uomo in montagna, per poi giungere con la soddisfazione dei residenti al logico allargamento dei confini territoriali, andando a tutelare dal punto di vista ambientale, faunistico e floristico un’area sempre più vasta”.
La normativa rappresenta anche un importante punto di partenza che consente di interpretare meglio la nuova realtà territoriale, andando ad individuare gli strumenti necessari e a definire le competenze a capo dei vari organi dell’Ente (Presidente, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori dei Conti).
“Lo spirito del documento che verrà sottoposto all’esame dell’Assemblea regionale – conclude Praduroux, d’accordo con il relatore della III Commissione Giuseppe Isabellon – è infatti quello di riuscire a coniugare le esigenze di tutela ambientale con lo sviluppo di nuove possibilità di utilizzo del territorio, in modo da offrire ai giovani nuove opportunità di lavoro anche in una zona decentrata rispetto ai grandi flussi turistici. E, in tale ottica, si configura l’indispensabile insediamento di strutture necessarie per favorire la frequentazione di questo sito che, per molti versi, è rimasto e dovrà rimanere ai margini del progresso tecnologico”.
In base al nuovo testo legislativo il Parco, per il raggiungimento dei propri obiettivi, continuerà ad avvalersi quando necessario della struttura regionale competente per le aree protette, del Corpo forestale valdostano e del Museo di Scienze naturali di Saint-Pierre, mentre per la sistemazione della sentieristica è previsto l’intervento diretto dell’Amministrazione regionale. Inoltre, rispetto al passato, in tema di valorizzazione dell’ambiente, è stato eliminato l’incremento del 20 per cento delle agevolazioni per interventi di conservazione e restauro ambientale in quanto non più compatibile con gli aiuti previsti dal Piano di Sviluppo rurale.
Infine, secondo quanto previsto dalle normative regionali e statali in materia di aree naturali protette, allo scopo di garantire una gestione integrata, coordinata e condivisa del Parco, nel Consiglio di amministrazione figureranno, tra gli altri, i rappresentanti dei Comuni di Champdepraz e Champorcher, dei proprietari dei terreni compresi nei Comuni del Parco, il rappresentante delle Associazioni ambientaliste, un dirigente regionale dell’urbanistica ed uno dell’Assessorato dell’Agricoltura, oltre al Direttore del Museo di Scienze naturali ed ai Comandanti delle stazioni Forestali delle Giurisdizioni del Parco. Al direttore dell’area protetta, in quanto dirigente responsabile, spettano invece i compiti e la responsabilità del funzionamento del sito stesso.