Info Conseil

Comunicato n° 103 del 23 febbraio 2017

Interpellanza sulle modalità di iscrizione online

Seduta consiliare del 23 febbraio 2017

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 23 febbraio 2017, ha voluto fare il punto sulle modalità di iscrizione online degli alunni alla prima classe di ogni ordine e grado.

La Consigliera Chantal Certan ha spiegato: «Nella domanda online (unica modalità di iscrizione possibile) i genitori dovevano rispondere a campi obbligatori senza i quali l'operazione non si completava. Peccato che tra questi quesiti ve ne fosse uno alquanto fuorviante e tendenzioso, che nulla ha a che vedere con l'iscrizione ad una scuola dell'obbligo e che ha generato dubbi e malumori: 'è favorevole al potenziamento delle competenze linguistiche di suo figlio tramite l'insegnamento di alcune discipline o parte di esse in inglese, francese o tedesco?' Questa domanda implicava conoscenze pedagogiche e didattiche e interveniva su di una sperimentazione di due anni. Ci chiediamo quale genitore possa rispondere d'emblée a una domanda di questo genere, perché non tutti hanno una preparazione didattica e pedagogica tale da poter conoscere a fondo le problematiche.» La Consigliera ha quindi voluto sapere «chi e per quale motivazione ha ritenuto opportuno inserire tali campi obbligatori all'atto dell'iscrizione e se si intenda rimediare eliminando i campi che possono ledere la piena libertà e autonomia dei genitori in un atto così importante come l'iscrizione alla scuola dell'obbligo, oltre che la privacy di ogni utente, essendo obbligatoria e nominativa.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha riferito: «L’individuazione dei campi obbligatori è stata effettuata dall’ufficio servizi informativi della Regione e da INVA in collaborazione con la Sovraintendenza agli studi. Per quanto concerne il quesito relativo al "potenziamento linguistico", si precisa che lo stesso intende verificare il gradimento della componente genitoriale circa un potenziamento delle competenze linguistiche dei propri figli per il tramite della realizzazione delle "adaptations". Le risposte fungeranno da indice di gradimento o meno di una politica scolastica che mira ad un potenziamento delle competenze linguistiche dei nostri studenti in linea con quanto richiesto dal mondo del lavoro e dalle raccomandazioni dell'Unione Europea in questa materia

«Stiamo portando avanti un percorso sperimentale e abbiamo bisogno del parere di tutti, innanzitutto degli insegnanti ma anche dei genitori che sono parte integrante del percorso scolastico dei propri figli - ha aggiunto l'Assessore Rini -. I commenti che abbiamo ricevuto, anche quelli negativi, erano di persone estremamente informate che hanno a cuore il futuro dei propri figli. Il primo monitoraggio che stiamo facendo nelle scuole, rispetto ad un'iniziale difficoltà di applicazione della riforma - che ci aspettavamo perché è stata impattante e importante -, dopo un mese di rodaggio indica che il percorso sta entrando a regime con un livello di soddisfazione elevato del corpo docente

La Consigliera Certan ha replicato: «La domanda come posta implicava una risposta necessariamente positiva. È importante coinvolgere i genitori, ma bisogna farlo con i quesiti giusti. Evidenzio poi che se l'Assessore basa la sua politica scolastica su domande di questo tipo, attraverso le iscrizioni on-line, è totalmente fuori strada. La sensazione è che stia portando avanti la sua politica in totale solitudine: la invito pertanto ad andare nelle scuole, a confrontarsi con il corpo docente, così saprà cosa succede realmente. Non ci sono risorse, gli insegnanti spesso operano in totale solitudine e sono in difficoltà. Questo quesito era da ventennio e totalmente autoreferenziale e lo ha capito bene il Sovraintendente che dichiara che se le risposte saranno affermative, vuol dire cha hanno agito bene sulla sperimentazione delle "adaptations". È falsa questa sintesi, se le risposte saranno affermative sarà perché il quesito era mal posto

SC