Info Conseil
Comunicato n° 288 del 6 novembre 2003
APPROVATA UNA MOZIONE SULLA RAPPRESENTANZA VALDOSTANA IN SENO AL PARLAMENTO EUROPEO
Consiglio regionale
Il Consiglio ha quindi affrontato il dibattito sulla mozione presentata dalle forze di maggioranza e riguardante l’azione politica per ottenere una rappresentanza valdostana in seno al parlamento europeo.
Il testo invita « Les parlementaires de la Vallée d’Aoste à poursuivre leur action politique visant à obtenir une représentation valdôtaine au sein du Parlement européen, afin que notre minorité linguistique, historique et culturelle soit sauvegardée, et ce dans le cadre également du processus de d’élargissement de l’Union Européenne, et se réserve la faculté de présenter un projet de loi en ce sens. »
Per il Presidente della I Commissione “Istituzioni e autonomia” Guido Cesal “a livello europeo stiamo vivendo un momento cruciale. Il risultato di questa iniziativa potrebbe portare ad ottenere un nostro rappresentante nel Parlamento europeo. In passato ci ha sempre fatto difetto la rappresentanza, che invece darebbe spazio e voce alle nostre peculiarità. Già da tempo sono stati presentati dei disegni di leggi a livello parlamentare per ottenere un seggio al Parlamento europeo e recentemente anche altre regioni come il Molise e la Sardegna hanno presentato dei testi analoghi.”
Curtaz “trovo che ci sia alla base della proposta, che noi voteremo favorevolmente, una superficialità ideologia per cui tutto quello che ci riguarda è un diritto. Chiediamo una rappresentanza senza tenere conto dei numeri. Ritengo comunque improbabile che il Parlamento italiano approvi un disegno di legge che vada in questo senso.”
Per il Capogruppo dei Democratici di sinistra Giovanni Sandri “non è una battaglia facile, a bisogna provare. Siamo disposti a presentare una proposta di legge da consegnare ai nostri Parlamentari perché venga presa i considerazione a livello nazionale”.
Il rappresentante della Stella Alpina Dario Comé ha detto che “dal ’79, data in cui è stata approvata una legge che disciplina la rappresentanza al Parlamento europeo, sono stati presentati diversi disegni di legge. Ma ad oggi non abbiamo ottenuto nulla. Dobbiamo cercare di ottenere un riconoscimento ufficiale della Valle d’Aosta. C’è da parte nostra la totale disponibilità e il contributo per arrivare a questo ottenimento”.
Il Consigliere Giulio Fiou (DS – Gauche Valdôtaine) ha richiamato l’intervento del Consigliere Curtaz, affermando che “i meccanismi di voto in Europa possono garantire meglio la rappresentatività dell’elettorato. Quest’ultima, non garantisce solo l’equità dell’effetto del voto, ma fa emergere le differenze dei progetti politici. E questa rappresentatività non può essere trascurata. Mi pare che a questo punto dobbiamo tentare di non escludere i diversi tipi di rappresentatività.”
“La tematica è molto importante – ha detto Massimo Lattanzi della Casa delle LIbertà. Noi riteniamo che non ci siano tante speranze sull’ottenimento della rappresentanza. Gli ostacoli sono molteplici. In un contesto di così ampio respiro come è quello europeo, occorrono delle forti motivazioni per raggiungere questo obiettivo. Se già in passato non siamo riusciti ad avere un rappresentante, adesso sarà ancora più difficile perché è diminuito il numero dei seggi italiani disponibili. E’ demagogico e illusorio pensare che tutto il Consiglio possa votare questa mozione. Questo documento è un falso ideologico perché di particolare questa comunità ha il bilinguismo e basta”.
Per il Consigliere Leonardo La Torre (Stella Alpina) “condivido questa mozione perché c’è la possibilità di essere rappresentati anche se è stata presentata in modo anomalo. Non è stata concordata in precedenza, quando invece avrebbe dovuto essere discussa ed allargata a tutti coloro che la ritenevano giusta. Al di là delle possibilità di ottenere davvero la rappresentanza.”
La mozione è stata quindi approvata con 21 favorevoli e 2 astenuti (La Casa delle Libertà).
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Il testo invita « Les parlementaires de la Vallée d’Aoste à poursuivre leur action politique visant à obtenir une représentation valdôtaine au sein du Parlement européen, afin que notre minorité linguistique, historique et culturelle soit sauvegardée, et ce dans le cadre également du processus de d’élargissement de l’Union Européenne, et se réserve la faculté de présenter un projet de loi en ce sens. »
Per il Presidente della I Commissione “Istituzioni e autonomia” Guido Cesal “a livello europeo stiamo vivendo un momento cruciale. Il risultato di questa iniziativa potrebbe portare ad ottenere un nostro rappresentante nel Parlamento europeo. In passato ci ha sempre fatto difetto la rappresentanza, che invece darebbe spazio e voce alle nostre peculiarità. Già da tempo sono stati presentati dei disegni di leggi a livello parlamentare per ottenere un seggio al Parlamento europeo e recentemente anche altre regioni come il Molise e la Sardegna hanno presentato dei testi analoghi.”
Curtaz “trovo che ci sia alla base della proposta, che noi voteremo favorevolmente, una superficialità ideologia per cui tutto quello che ci riguarda è un diritto. Chiediamo una rappresentanza senza tenere conto dei numeri. Ritengo comunque improbabile che il Parlamento italiano approvi un disegno di legge che vada in questo senso.”
Per il Capogruppo dei Democratici di sinistra Giovanni Sandri “non è una battaglia facile, a bisogna provare. Siamo disposti a presentare una proposta di legge da consegnare ai nostri Parlamentari perché venga presa i considerazione a livello nazionale”.
Il rappresentante della Stella Alpina Dario Comé ha detto che “dal ’79, data in cui è stata approvata una legge che disciplina la rappresentanza al Parlamento europeo, sono stati presentati diversi disegni di legge. Ma ad oggi non abbiamo ottenuto nulla. Dobbiamo cercare di ottenere un riconoscimento ufficiale della Valle d’Aosta. C’è da parte nostra la totale disponibilità e il contributo per arrivare a questo ottenimento”.
Il Consigliere Giulio Fiou (DS – Gauche Valdôtaine) ha richiamato l’intervento del Consigliere Curtaz, affermando che “i meccanismi di voto in Europa possono garantire meglio la rappresentatività dell’elettorato. Quest’ultima, non garantisce solo l’equità dell’effetto del voto, ma fa emergere le differenze dei progetti politici. E questa rappresentatività non può essere trascurata. Mi pare che a questo punto dobbiamo tentare di non escludere i diversi tipi di rappresentatività.”
“La tematica è molto importante – ha detto Massimo Lattanzi della Casa delle LIbertà. Noi riteniamo che non ci siano tante speranze sull’ottenimento della rappresentanza. Gli ostacoli sono molteplici. In un contesto di così ampio respiro come è quello europeo, occorrono delle forti motivazioni per raggiungere questo obiettivo. Se già in passato non siamo riusciti ad avere un rappresentante, adesso sarà ancora più difficile perché è diminuito il numero dei seggi italiani disponibili. E’ demagogico e illusorio pensare che tutto il Consiglio possa votare questa mozione. Questo documento è un falso ideologico perché di particolare questa comunità ha il bilinguismo e basta”.
Per il Consigliere Leonardo La Torre (Stella Alpina) “condivido questa mozione perché c’è la possibilità di essere rappresentati anche se è stata presentata in modo anomalo. Non è stata concordata in precedenza, quando invece avrebbe dovuto essere discussa ed allargata a tutti coloro che la ritenevano giusta. Al di là delle possibilità di ottenere davvero la rappresentanza.”
La mozione è stata quindi approvata con 21 favorevoli e 2 astenuti (La Casa delle Libertà).