Info Conseil
Comunicato n° 286 del 6 novembre 2003
APPROVATA UNA RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DELLA CENTRALE LAITIERE D’AOSTE DI GRESSAN
Consiglio regionale
Nella serata di ieri, mercoledì 5 novembre, il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione riguardante la situazione della Centrale Laitière d’Aoste di Gressan, presentata dal gruppo consiliare Arcobaleno Vallée d’Aoste.
Il testo ha ottenuto il voto favorevole delle forze di maggioranza e dell’Arcobaleno, mentre si sono astenuti i gruppi della Casa delle Libertà e della Stella Alpina.
Nel dibattito, il Consigliere Carlo Curtaz dell’Arcobaleno, presentando la risoluzione, ha detto che “da quanto si è appreso, si prospetta la chiusura dello stabilimento e quindi riteniamo sia doveroso prevedere delle soluzioni adeguate in grado di salvaguardare i livelli occupazionali, di tutelare il marchio e di rilanciare l’attività di trasformazione lattiero casearia.”
Ha preso poi la parola il Capogruppo dell’Union Valdôtaine Fedele Borre che ha presentato un emendamento al testo nella parte impegnativa, nel quale si impegna “la Giunta ad operare con tempestività per ricercare e sostenere soluzioni adeguate alla salvaguardia dei livelli occupazionali anche mediante le riconversione totale o parziale della struttura”.
Dopo l’accoglimento dell’emendamento da parte del gruppo Arcobaleno, è intervenuto il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) per il quale “l’aspetto occupazionale è importante, ma non può essere l’unico punto di vista per affrontare questa vicenda. Qui è presente una ben precisa responsabilità politica. È l’unica privatizzazione fatta negli ultimi dieci anni che si è rivelata un disastro. Inoltre, è stato svenduto il marchio. Di fronte a questo problema sarebbe stato opportuno arrivare in aula con delle proposte più articolate. La risoluzione non cambia nulla perché riconosce solo il problema senza dare indicazioni.
Occorre trovare delle soluzioni per salvaguardare un patrimonio così importante per una parte della nostra economia quale è il settore zootecnico.”
Per il Consigliere Francesco Salzone (Stella Alpina) “rimangono delle perplessità sull’emendamento perché si parla di riconversione che però giudichiamo privo di contenuti. Occorre indicare cosa davvero si vuole fare. in assenza di una risposta ci asterremo”.
Dopo l’intervento dell’Assessore dell’Agricoltura Roberto Vicquéry che ha sottolineato come “la risoluzione impegna soltanto a riferire in Commissione” e che ha precisato che “avremo un incontro con il Consiglio di amministrazione della società e poi verificheremo la loro volontà”, ha preso la parola il Consigliere Enrico Tibaldi che ha sottolineato “la responsabilità e i ruoli della Giunta negli anni passati. Uno stabilimento che è stato considerato sovradimensionato e dopo anni non abbiamo avuto alcun risultato.”
In conclusione, è intervenuto il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) che ha ribadito la posizione del proprio gruppo circa l’astensione, affermando che “questo testo altro non è che il riconoscimento del fallimento di una scelta fatta anni fa. Non c’è la volontà di mantenere in vita un’attività lattiero casearia”.
Il testo esprime “preoccupazione per gli effetti negativi in termini occupazionali, che la chiusura della Centrale Laitière d’Aoste comporterebbe”, impegna “la Giunta ad operare con tempestività per ricercare e sostenere soluzioni adeguate alla salvaguardia dei livelli occupazionali anche mediante le riconversione totale o parziale della struttura” e chiede “che l’Assessore riferisca sulle problematiche in esame e sullo stato delle iniziative assunte dalla Giunta alla Commissione consiliare competente”.
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Il testo ha ottenuto il voto favorevole delle forze di maggioranza e dell’Arcobaleno, mentre si sono astenuti i gruppi della Casa delle Libertà e della Stella Alpina.
Nel dibattito, il Consigliere Carlo Curtaz dell’Arcobaleno, presentando la risoluzione, ha detto che “da quanto si è appreso, si prospetta la chiusura dello stabilimento e quindi riteniamo sia doveroso prevedere delle soluzioni adeguate in grado di salvaguardare i livelli occupazionali, di tutelare il marchio e di rilanciare l’attività di trasformazione lattiero casearia.”
Ha preso poi la parola il Capogruppo dell’Union Valdôtaine Fedele Borre che ha presentato un emendamento al testo nella parte impegnativa, nel quale si impegna “la Giunta ad operare con tempestività per ricercare e sostenere soluzioni adeguate alla salvaguardia dei livelli occupazionali anche mediante le riconversione totale o parziale della struttura”.
Dopo l’accoglimento dell’emendamento da parte del gruppo Arcobaleno, è intervenuto il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) per il quale “l’aspetto occupazionale è importante, ma non può essere l’unico punto di vista per affrontare questa vicenda. Qui è presente una ben precisa responsabilità politica. È l’unica privatizzazione fatta negli ultimi dieci anni che si è rivelata un disastro. Inoltre, è stato svenduto il marchio. Di fronte a questo problema sarebbe stato opportuno arrivare in aula con delle proposte più articolate. La risoluzione non cambia nulla perché riconosce solo il problema senza dare indicazioni.
Occorre trovare delle soluzioni per salvaguardare un patrimonio così importante per una parte della nostra economia quale è il settore zootecnico.”
Per il Consigliere Francesco Salzone (Stella Alpina) “rimangono delle perplessità sull’emendamento perché si parla di riconversione che però giudichiamo privo di contenuti. Occorre indicare cosa davvero si vuole fare. in assenza di una risposta ci asterremo”.
Dopo l’intervento dell’Assessore dell’Agricoltura Roberto Vicquéry che ha sottolineato come “la risoluzione impegna soltanto a riferire in Commissione” e che ha precisato che “avremo un incontro con il Consiglio di amministrazione della società e poi verificheremo la loro volontà”, ha preso la parola il Consigliere Enrico Tibaldi che ha sottolineato “la responsabilità e i ruoli della Giunta negli anni passati. Uno stabilimento che è stato considerato sovradimensionato e dopo anni non abbiamo avuto alcun risultato.”
In conclusione, è intervenuto il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) che ha ribadito la posizione del proprio gruppo circa l’astensione, affermando che “questo testo altro non è che il riconoscimento del fallimento di una scelta fatta anni fa. Non c’è la volontà di mantenere in vita un’attività lattiero casearia”.
Il testo esprime “preoccupazione per gli effetti negativi in termini occupazionali, che la chiusura della Centrale Laitière d’Aoste comporterebbe”, impegna “la Giunta ad operare con tempestività per ricercare e sostenere soluzioni adeguate alla salvaguardia dei livelli occupazionali anche mediante le riconversione totale o parziale della struttura” e chiede “che l’Assessore riferisca sulle problematiche in esame e sullo stato delle iniziative assunte dalla Giunta alla Commissione consiliare competente”.