Info Conseil

Comunicato n° 481 del 21 settembre 2016

Interpellanza sulla nomina del nuovo Direttore dell'Istituto musicale della Valle d'Aosta

Seduta consiliare del 21 settembre 2016

La nomina del nuovo Direttore dell'Istituto musicale della Valle d'Aosta è stata l'argomento di un'interpellanza illustrata dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 21 settembre 2016.

«Nonostante siano state indette, come da Statuto dell'istituto, elezioni democratiche per la carica del Direttore, l’Assessore ha deciso d'imperio una nomina fino al 31 agosto 2019, nonostante i pareri negativi degli organi competenti poiché non vi sono gli estremi di un commissariamento - ha ricordato la Consigliera Chantal Certan -. Vogliamo conoscere le reali motivazioni che hanno portato a tale scelta e quali sono i termini di "eccezionalità" della nomina; con quali fondi e chi pagherà le spese legali che potrebbero scaturire, essendo chiara una prevaricazione politica dell’Assessore sull’autonomia dell’Istituto e del collegio accademico, in quanto organo deputato ad eleggere il proprio Direttore. L'Istituto musicale così come la SFOM non sono proprietà privata di qualche Consigliere, ma sono argomenti da condividere con tutta la popolazione che ne fruisce l'attività scolastica. Denunciamo questo modo di agire: avevamo chiesto un tavolo di lavoro che coinvolgesse tutti i soggetti interessati dalla musica che poi è stato abbandonato. Abbiamo assistito al solito "metodo" che non condividiamo e che denunciamo: la creazione di un alibi, la creazione di un commando che riferisca ai capi, la creazione di un capro espiatorio e quindi la nomina di un referente che riferisca al capo.»

L'Assesseur à l'éducation et culture, Emily Rini, a répondu que «la nomination d’une personne externe a justement été motivée par les circonstances exceptionnelles qui se sont créées dernièrement et qui sont liées à la nécessité de revoir l’offre formative musicale de la Vallée d’Aoste, dont le Conservatoire de la Vallée d’Aoste représente le niveau le plus élevé, à savoir le niveau universitaire. Il s’agit en particulier, et surtout, d’augmenter la cohésion et la collaboration avec les autres acteurs du domaine musical en Vallée d’Aoste (Lycée classique, artistique et musical et Fondation Maria Ida Viglino), afin de mettre en place un système plus efficace que le système actuel, qui se caractérise par des divisions entre les organismes concernés, ainsi que par la présence, au sein même du Conservatoire, de cours où les inscrits sont si peu nombreux que cela pose également des problèmes de couverture et de coûts. Mais au-delà de ces questions financières, l’objectif que nous visons est la rationalisation du système musical, et ce, afin d’offrir de véritables perspectives d’emploi aux étudiants qui s’inscrivent à une université comme l’est notre Conservatoire. Il me semble donc logique d’appliquer à cette situation exceptionnelle une solution également exceptionnelle. Je tiens à souligner qu’il ne s’agit en aucun cas d’un abus de pouvoir de ma part, mais de l’exercice d’une faculté attribuée à l’Assesseur à l’éducation et à la culture, explicitement prévue par l’article 241 du décret législatif n° 297 du 16 avril 1994, qui est d'ailleurs expressément cité par les statuts du Conservatoire: une nomination donc tout à fait légitime, qui ne lèse pas l’autonomie du Conservatoire

L'Assessore ha quindi ribadito che «siamo partiti non da una volontà di razionalizzazione economica, ma con l'obiettivo di riorganizzare per rendere più efficiente e più rispondente alle esigenze del nostro territorio l'intero settore musicale, cercando di far dialogare fra di loro i vari attori (Liceo, SFOM e Conservatorio). Visto che stiamo parlando di un livello universitario, qual è il nostro Istituto, dobbiamo anche porci delle domande sul futuro di questi ragazzi e sui loro sbocchi occupazionali. Riguardo poi alla questione numerica, non possiamo più permetterci di mantenere dei corsi che hanno uno o due iscritti, perché noi con questi numeri non possiamo attivare una prima elementare: in quanto amministratori, abbiamo il dovere di fare delle riflessioni su questo aspetto. Il nostro intento è quello di porre ordine in questo settore non per mortificarlo, bensì per rilanciarlo

La Consigliera Certan, nella replica, si è detta totalmente insoddisfatta: «Se ci fosse stata una necessità di commissariamento, l'Assessore avrebbe avuto ragione: ma sono state indette delle elezioni in tempo utile, quindi tutto questo è un caso montato cui non crede nessuno. Tant'è che sono arrivati i primi ricorsi e le motivazioni di eccezionalità sono state messe in discussione dalla stessa Conferenza nazionale dei Direttori di Conservatorio. Questo non è un modo trasparente di condurre un'amministrazione: questa nomina rappresenta un comando, l'Assessore si è arrogata un diritto che non ha, perché non è la politica che deve fare la programmazione pedagogica e didattica dell'Istituto. Per noi questo è solo l'inizio di una brutta pagina

SC