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Comunicato n° 432 del 28 luglio 2016

Rinviata in Commissione la proposta di legge sulle società partecipate dalla Regione

Seduta del 28 luglio 2016: il Consiglio ha anche respinto una mozione sul TTIP

Nella seduta del 28 luglio 2016, il Consiglio ha deciso il rinvio alla seconda Commissione "Affari generali" della proposta di legge che contiene disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione autonoma.

Il Presidente di Commissione Leonardo La Torre (UV) ha motivato il rinvio «in modo da non andare in contrasto con il "decreto Madia" sulla pubblica Amministrazione e tutelare il lavoro svolto dalla Commissione. È necessario approfondire gli argomenti recentemente rappresentati dal Governo. Siamo convinti che la legge resti estremamente importante, è un atto di autonomia legislativa che l'Amministrazione regionale vuole compiere su un argomento delicato. La volontà è quella di andare avanti con l'iter della legge, sincronizzandola con gli indirizzi nazionali

Il Consigliere Elso Gerandin (Gruppo misto) ha dichiarato di ritenere «più che mai opportuno questo rinvio perché i principi ai quali deve attenersi devono essere adeguati al decreto Madia. Per noi questa legge è importante perché parte dal presupposto di chiarire il discorso degli accessi agli atti da parte dei Consiglieri, che spesso vengono negati. Abbiamo il dovere di dare maggiore trasparenza alle nostre partecipate

L'Assemblea è quindi passata a discutere una mozione, presentata dal gruppo ALPE, volta ad esprimere preoccupazione e dissenso per i termini del Partenariato transatlantico sul commercio e investimenti in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea. Il testo è stato respinto con 25 astensioni (UV, SA, PS-SVdA e UVP) e 7 voti a favore.

«É una questione molto seria, i negoziati sono in corso con modalità tutt'altro che trasparenti - ha specificato il Consigliere Bertin -; l'obiettivo prioritario del Partenariato è quello dell'eliminazione di tutte le barriere "non tariffarie", ovvero le normative che limitano la piena libertà d'investimento e i profitti potenzialmente realizzabili dalle multinazionali. Si tratta delle norme a tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori e a salvaguardia dei beni comuni, della sicurezza alimentare e dell'ambiente. Inoltre, si prevede il diritto degli investitori a citare in giudizio i governi statali e regionali e le autorità locali nel caso in cui vedessero pregiudicare i propri profitti limitando così l'autonomia e mettendo di fatto sotto tutela le autorità pubbliche. Anche la Valle d'Aosta avrà ricadute negative, in caso di approvazione del. Visto il momento di stasi dei negoziati, possiamo approfittare e far sentire la nostra voce, come hanno fatto altre Istituzioni italiane ed europee. Per questo si vuole impegnare il Presidente della Regione ad esprimere il dissenso dell'Assemblea valdostana, in tutte le sedi competenti, nei confronti del Trattato; a promuovere, presso i cittadini, azioni di informazione e sensibilizzazione sul contenuto e le conseguenze dell'Accordo; ad inoltrare questa mozione al Consiglio dei Ministri, al Parlamento italiano, a quello Europeo ed alla Commissione europea

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nel comunicare l'astensione della maggioranza, ha riferito: «Nonostante la condivisione di diverse considerazioni, oggi non ravvisiamo l'opportunità di esprimerci: ci troviamo in una sorta di limbo, basti pensare che ci sono diverse versioni del testo del Trattato. Aspettiamo di poter disporre di elementi certi per elaborare una posizione chiara

La riorganizzazione degli asili nido, in particolare le tariffe, è stata al centro di una seconda mozione, depositata dal gruppo ALPE e dal Consigliere Elso Gerandin (Gruppo misto) per impegnare la Giunta regionale «a revocare la propria deliberazione del 30 ottobre 2015 in modo da prevedere la decorrenza dell'aumento delle tariffe del servizio di asilo nido nell'intera regione dal 1°settembre 2016 e non più dal 1° gennaio 2016.»

L'iniziativa è stata ritirata dai proponenti a seguito dell'impegno assunto dall'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Laurent Viérin, di incontrare i rappresentanti degli Enti locali e delle Unités des Communes sull'argomento già la prossima settimana, al fine di confrontarsi e programmare un lavoro congiunto, volto a disegnare una nuova mappa del welfare valdostano.

 

 

MM