Info Conseil

Comunicato n° 301 del 24 maggio 2016

Interpellanza sulla sede dell'Istituzione scolastica R.M. Adelaide di Aosta

Seduta consiliare del 24 maggio 2016

La sede del Liceo delle scienze umane e scientifico "Regina Maria Adelaide" di Aosta è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 24 maggio 2016.

Richiamando la delibera della Giunta regionale di fine aprile, con cui sono stati approvati gli indirizzi per la riorganizzazione e la riqualificazione degli edifici scolastici di Aosta che ospitano gli Istituti superiori, la Consigliera Patrizia Morelli ha evidenziato: «Per quanto riguarda il Liceo R. M. Adelaide, dopo il trasloco nella sede di via Chavanne nell'anno scolastico 2016-2017, l'edificio di  via Torino sarà oggetto di opportune valutazioni, ai fini dell'individuazione di un diverso utilizzo, ovvero il suo inserimento nel piano di dismissioni del patrimonio immobiliare regionale. Volevamo quindi conoscere le ragioni che portano ad escludere a priori la ristrutturazione della sede attuale a fini scolastici, quali diverse ipotesi di utilizzo si presume di dover valutare e si vi siano manifestazioni di interesse all'acquisto di questa struttura. Chiediamo anche che la riorganizzazione del sistema coinvolga il Comune di Aosta, viste le significative ricadute urbanistiche, sociali ed economiche sulla città

L'Assessore ai lavori pubblici, Mauro Baccega, ha risposto: «L’ipotesi di procedere alla ristrutturazione dell’edificio che attualmente ospita il liceo delle scienze umane e scientifico “R. M. Adelaide” è stata oggetto di attente valutazioni, che hanno portato a ritenerla inefficace e non conveniente per diverse ragioni: l’edificio necessita di importanti interventi dal punto di vista strutturale, funzionale ed energetico ed era stato inserito nell’elenco degli edifici scolastici che richiedono, in tempi mediamente brevi, interventi prioritari di adeguamento; gli importanti costi di ristrutturazione che dovrebbero essere sostenuti (ad oggi, con l'inserimento degli interventi sismici, ammontanti a circa 12 milioni di euro) non consentirebbero comunque di disporre di un edificio in grado di soddisfare le esigenze dell’Istituzione scolastica, cresciuta considerevolmente nel corso degli anni: non essendo possibile ampliare l’edificio per la sua ubicazione nel contesto cittadino e gli esigui spazi a disposizione, si renderebbe necessario mantenere le sedi distaccate che ospitano le succursali

«Circa l'utilizzo - ha specificato l'Assessore Baccega -, si dovrà procedere con un approfondimento delle tendenze del mercato immobiliare che inizia a dare segnali timidi di ripresa, valutando, di conseguenza, la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico con l’attuazione del partenariato pubblico-privato o l’eventuale inserimento dell’edificio nel piano delle alienazioni immobiliari, oppure ancora un utilizzo pubblico non scolastico. Le problematiche progettuali che possono avere ripercussioni di tipo urbanistico, e quindi anche con ricadute sociali ed economiche, sono risolte con il Comune di Aosta mediante le procedure previste dalla legge urbanistica regionale. Così, ad esempio, è avvenuto per la costruenda scuola di Tzamberlet, per cui è stato stipulato accordo di programma. Analogamente per la nuova destinazione dell’edifico in questione dovrà essere coinvolta l’Amministrazione comunale, con cui siamo peraltro in stretto contratto e in fase avanzata di elaborazione di un accordo

La Consigliera Morelli, nella replica, ha osservato: «Apprezziamo la programmazione, ma ci pare assolutamente insensato in questo domino lasciare vuota una casella così importante come l'edificio di via Torino. Non meno di un anno fa parlavate della necessità di ristrutturare alcuni immobili, tra cui proprio questo, mentre la struttura di Tzamberlet era considerata scuola polmone. Rimaniamo allibiti di fronte a queste nuove considerazioni; evidentemente, nonostante la programmazione c'è ancora tanta improvvisazione. Di questo si sono accorti anche i cittadini, visto che da poco è stata promossa una petizione per fermare il trasferimento del Regina Maria Adelaide. A fronte di una spesa presunta di 12 milioni di euro necessaria per adeguare dal punto di vista antisismico e del risparmio energetico l'istituto Maria Adelaide, la costruzione della scuola di Tzamberlet costerà il doppio. In un momento di ristrettezze finanziarie è necessaria una valutazione attenta, anche dal punto di vista dell'utilizzo del suolo. Ritorneremo sulla questione quando la petizione approderà in questo Consiglio e potremo ascoltare la voce della gente

MM