Info Conseil
Comunicato n° 226 del 21 aprile 2016
Interpellanza sull'iter della riforma della scuola
Seduta consiliare del 20 aprile 2016
Con un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 20 aprile 2016, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste è tornato sull'iter della riforma della scuola, sottolineando in particolare l'aspetto della condivisione del percorso.
«Abbiamo presentato questa iniziativa prima che l'Assessore all'istruzione venisse in Commissione consiliare a confrontarsi su questo tema, ma vorremmo comunque che le considerazioni espresse fossero condivise in quest'Aula – ha detto il Consigliere Laurent Viérin –. Noi avremmo gestito il percorso in modo diverso: la delibera della Giunta di fine gennaio scorso, che non è stata portata all'attenzione della Commissione, ha definito delle linee guida che hanno già fissato certi punti, quali la riduzione delle ore di tecnologia che hanno poi portato a definire il calcolo delle cattedre per il concorso. Siamo lieti che l'Assessore in Commissione abbia confermato che c'è tutto il margine per costruire un percorso comune con tutte le sensibilità rappresentate: per noi è importante riuscire tutti insieme a varare una riforma che, disegnando il futuro della scuola valdostana ne mantenga la qualità e l'identità.»
L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha ricordato che «con la delibera di gennaio scorso, è stato costituito il gruppo di lavoro tecnico incaricato di formulare delle risposte al decisore politico. Gruppo che si è già riunito 6 volte e che, entro il 31 agosto prossimo, dovrà ultimare il proprio lavoro elaborando un documento tecnico, una sorta di articolato aperto, che prospetti le diverse possibilità e prospettive al mondo politico e alla comunità scolastica sulle quali decidere. Sarà mia cura tenere informata la quinta Commissione, e anticipo inoltre che chiederò presto al Presidente un incontro per illustrare il contenuto delle proposte di adattamento dei programmi, validate due giorni fa dal Consiglio scolastico regionale. Per noi la buona scuola è già quella che è presente sul nostro territorio: quella che andremo a proporre non sarà una rivoluzione, ma saranno delle sfide che vogliamo cogliere.»
L'Assessore Rini ha poi chiarito alcuni aspetti: «nella delibera di indirizzo si è parlato di innalzamento delle ore frontali nella scuola secondaria di primo grado, da 14 a 16, per venire incontro ai percorsi del bilinguismo, a latere del lavoro che si sta facendo per implementare il plurilinguismo. C'è poi la questione dei moduli di tecnologia: non confondiamo la tecnologia con l'informatica, perché noi vogliamo investire nella scuola 2.0, ma l'informatica deve essere spalmata su tutte le materie. Sul concorso, ricordo che questo non nasce da scelte politiche ma da un mero calcolo di esigenze di cattedre: noi con soddisfazione diciamo che non ci sono stati iscritti da fuori Valle perché altrimenti questo avrebbe significato la perdita di posti di lavoro per gli insegnanti che già lavorano nella nostra regione. Chiederemo all'Università della Valle d'Aosta di attivare in tempi brevi i percorsi abilitanti.»
L'Assessore ha infine evidenziato che «la nostra priorità è quella di mettere al centro l'alunno e la qualità didattica formativa della scuola valdostana. Così come abbiamo a cuore la situazione occupazionale dei nostri docenti. Mettiamo il nostro impegno per arrivare ad una riforma condivisa con tutta la comunità scolastica e con le diverse forze politiche.»
Il Consigliere Laurent Viérin ha replicato: «L'importante per noi è il risultato: questa prima bozza di riforma è nata male per problemi di comunicazione che hanno creato allarmismo nel mondo della scuola. Una riforma scolastica non è politica, ma la politica deve dare degli indirizzi che poi vengono discussi con i Sindacati e il mondo scolastico. Oggi, abbiamo rimesso les pendules à l'heure e siamo lieti che ci sia una volontà di lavorare all'interno della Commissione consiliare sulla base di proposte tecniche. Oggi vorremmo anche l'assicurazione da parte dell'Assessore che i soggetti che erano stati esclusi dal bando, anche quelli del ricorso, fossero ammessi con riserva al concorso, come da noi più volte sollecitato. Vorremmo che l'Assessore chiarisse questo aspetto.»
L'Assessore Rini ha quindi confermato che «l’ammissione con riserva al concorso opera nei confronti di tutti i candidati che hanno presentato domanda in regola con il prescritto versamento, alla luce dell'esito delle verifiche dell'effettivo possesso di tutti i requisiti previsti dal bando.» Ha poi puntualizzato che «il concorso prevede una grande novità: la graduatoria è a scorrimento e non chiusa, e secondo le necessità potranno essere messi a ruolo dei posti.»
SC