Info Conseil

Comunicato n° 224 del 20 aprile 2016

Un'interrogazione e due interpellanze sul nuovo ISEE

Seduta consiliare del 20 aprile 2016

Il nuovo ISEE, l'indicatore della situazione economica equivalente, lo strumento adottato per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata, è stato al centro di un'interrogazione e due interpellanze discusse nel corso della seduta consiliare del 20 aprile 2016.

L'interrogazione è stata posta congiuntamente dai gruppi ALPE e UVP, che si sono focalizzati sulla contribuzione da parte degli utenti dei servizi a favore delle persone anziane. I Consiglieri hanno infatti voluto essere aggiornati sul prosieguo della revisione delle contribuzioni degli utenti dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari per le persone anziane, chiedendo se tutte le Unités abbiano adottato procedimenti univoci e se si stia procedendo alla valutazione delle ricadute dell'applicazione del nuovo ISEE, eventualmente ipotizzando correttivi.

Le due interpellanze sono state presentate dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste: con la prima, come ha evidenziato il Consigliere Elso Gerandin, constatati i continui riferimenti ai problemi di applicabilità del nuovo ISEE nella nostra regione, legati in particolare alle ricadute economiche per le famiglie ed i cittadini valdostani, si è voluto chiedere «perché, sino a tutt'oggi non si sia ritenuto opportuno deliberare linee guida regionali; non si può infierire sulle persone in difficoltà, con un ISEE basso»; con la seconda, il Consigliere Alessandro Nogara ha concentrato l'attenzione sulla predisposizione di linee per l'erogazione del bon de chauffage: «Non possiamo basare i parametri soltanto sull'ISEE, altrimenti diamo un contributo non ha chi davvero ha bisogno ma a persone che riescono a speculare sui contributi

L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha riferito: «L'ISEE è un indicatore che ha lo scopo di far pagare in base alla ricchezza per poter disporre dei servizi. L'indicatore si basa su tre fasce: quella reddituale, quella del patrimonio e la composizione familiare. Già nel 2003 avevamo cercato di modulare l'ISEE sulla realtà valdostana. A partire dal 2015 è in vigore un nuovo ISEE nazionale: in attesa di poterlo verificare adeguatamente, siamo riusciti a fare in modo che, per tutti quelli che avevano presentato l'ISEE entro 2014, fosse mantenuto per tutto il 2015 il vecchio indicatore regionale

«I dati sul nuovo ISEE ci danno oggi due indicazioni –  ha specificato l'Assessore Fosson –: certe categorie pagano di meno, mentre il patrimonio comincia a essere significativo per qualcuno, incidendo negativamente. Il problema è proprio su questo aspetto: va fatto un correttivo per le persone che hanno un patrimonio che non dà reddito. Altra criticità per la contribuzione è rappresentata dai parenti che hanno dichiarato estraneità affettiva. Stiamo analizzando con estrema attenzione questi dati e stiamo aspettando delle risposte da parte del Ministero alle questioni che abbiamo sollevato

L'Assessore alla sanità ha quindi concluso: «La Corte costituzionale ha sentenziato che l'ISEE è considerato livello essenziale, è legge dello Stato italiano; in ogni caso, pur non essendo modificabile, sulle soglie di accesso si può lavorare e noi vogliamo andare in questo senso, per rendere il sistema ancora più equo. Voglio anche precisare che questo indicatore rappresenta il miglior strumento a favore della famiglia, ma non è un provvedimento per contrastare la povertà

L'Assessore alle attività produttive, Raimondo Donzel, ha aggiunto: «Riduttivo parlare di tagli sul tema del riscaldamento: ad esempio, la Giunta regionale ha recentemente approvato una delibera per allocare 3 milioni 500 mila euro a favore della riqualificazione energetica degli edifici, che consentono di rilanciare l'edilizia in un'ottica di sostenibilità ambientale, riducendo i costi per le famiglie. Le risorse attualmente disponibili sono molto significative e ammontano a 5.500.000 euro a fronte di una spesa nel 2015 di circa 5.380.000. Ci sono già stati incontri con il tavolo dei centri di assistenza fiscale e con le Organizzazioni sindacali per determinare la soglia ISEE di accesso alla misura e l'organizzazione della raccolta di un così grande numero di domande. Le stesse forze sociali hanno rilevato difficoltà ad individuare la soglia minima.»

«Per la prima casa ci sono abbattimenti fortissimi – ha precisato l'Assessore Donzel –, così come se la seconda casa è un rudere, se si hanno figli minori o familiari diversamente abili a carico. L'ISEE è un sistema equo, non spinge di certo le persone ad approfittare dei contributi, ad esempio avvalendosi del lavoro in nero. 17.000 famiglie hanno avuto il bon de chauffage, è una platea molto significativa. Vogliamo sempre dare una risposta corretta ai valdostani e non creare false aspettative, ad esempio sulla questione dell'altitudine dei paesi: può fare ben più freddo nella Plaine all'Envers piuttosto che nei paesi esposti al sole. Ci siamo già confrontati in Commissione, restiamo aperti al dialogo e non ci sottrarremo alla responsabilità di governo di garantire l'erogazione della misura

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha replicato: «Abbiamo voluto tornare su un argomento importante come le rette per le microcomunità. Nel novembre scorso è stata paventata la concreta possibilità di portare la contribuzione massima a 3.600 euro al mese: una cifra esorbitante, inabbordabile per la quasi totalità delle famiglie, costrette così ad abbandonare le strutture pubbliche. Allora, avevamo proposto di mantenere l'indicatore regionale, per evitare uno squilibrio e riuscire ad individuare le quote giuste. Concordiamo sul fatto che l'ISEE per certi versi è più equo (media annua dei depositi bancari, composizione familiare), per altri versi grava maggiormente sui figli e penalizza le famiglie che possiedono patrimoni immobiliari, ancorché con rendite minime. Esaminando i dati che arrivano sui nuovi ISEE, facciamo attenzione che le quote alte non aumentino troppo, cerchiamo delle soglie di accesso eque. Prendiamo atto delle vostre analisi attente; era ciò che vi chiedevamo di fare quando, consapevoli delle difficoltà, lo scorso anno abbiamo lanciato un allarme, non per fare terrorismo, ma per sollevare un problema alla cui soluzione stiamo tutti tendendo

Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha osservato: «Ci sono applicazioni dell'ISEE che stanno creando dei disagi, non possiamo continuare ad aspettare, spetta alla Regione porre rimedio stabilendo le linee guida. Per gli asili nido, la soglia di 7.000 euro di ISEE (pari a un reddito di circa 15.000 euro) per pagare 170 euro mensili è stata una follia

Per il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy, «il problema è politico: l'applicazione dell'ISEE crea problemi, la popolazione lo vive male soprattutto in questo momento di crisi economica perché non lo considera equo, in particolare per quello che riguarda la valutazione del patrimonio immobiliare. Dobbiamo riaprire il tavolo di discussione e approfondire tutti i vari aspetti. Difendiamo il sistema pubblico rispetto a quello privato, per quelle situazioni in cui non si richiede l'ISEE

Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha concluso: «Con i paletti introdotti per l'attribuzione del bon de chauffage, si è limitata la possibilità di accesso a diverse famiglie; così facendo, per questo contributo si sono assegnate meno risorse. Chi ha bisogno del bon de chauffage non riesce a fare un mutuo per la riqualificazione energetica della propria casa. Se le cose non cambieranno, i valdostani saranno i più penalizzati

MM