Info Conseil

Comunicato n° 195 del 6 aprile 2016

Interpellanza sulla libera professione intramoenia

Seduta consiliare del 6 aprile 2016

Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 6 aprile 2016, ha voluto fare il punto sul servizio della libera professione intramoenia.

Appreso dal Rapporto 2015 dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità che la Valle d'Aosta presenta la spesa pro capite sostenuta privatamente dai cittadini per prestazioni sanitarie più alta d'Italia (781,2 euro a fronte dei 267,9 euro della Sicilia, che fa registrare la quota più bassa), la Consigliera Patrizia Morelli ha sottolineato che il servizio sanitario pubblico dovrebbe garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di cura, indipendentemente dalle disponibilità economiche. Ha quindi voluto conoscere il numero di medici ospedalieri che svolgono l'attività di libera professione intramoenia, con quali introiti per l'azienda USL e quali i controlli messi in campo affinché non si verifichino condizioni di diseguaglianza e corruzione, così come denunciato chiaramente dal Presidente della Regione Toscana, il quale si è anche fatto promotore di una legge per abolire questo tipo di attività. Ha poi chiesto quali sono gli intendimenti futuri della Giunta su questo tema, quali le valutazioni dell'Assessore sulla posizione del Presidente della Toscana.

L'Assessore alla sanità, nella risposta, ha spiegato che l'attività di libera professione intramoenia (LPI) è prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza medico-veterinaria del 2000 come diritto per i professionisti che ne facciano richiesta: le aziende USL sono quindi tenute a mettere a disposizione una struttura organizzativa, con percorsi di prenotazione e offerta di prestazioni distinti da quelli restanti nell'ambito istituzionale. L'USL della Valle d'Aosta ha concentrato tutte le attività dei dipendenti che hanno scelto la libera professione intramoenia nel poliambulatorio di via Guido Rey, ad Aosta, inaugurato nel 2015, emanando un regolamento molto preciso che dettaglia procedure di prenotazione, accettazione, refertazione e fatturazione allo scopo di dare trasparenza a tutto il processo. L'Assessore Fosson ha poi riferito che il volume complessivo dell'attività resa in LPI è molto limitato e non influisce nella realtà valdostana sull'equità e la diffusione del servizio pubblico offerto all'utenza, ma costituisce piuttosto un modesto ampliamento dell'offerta di servizi e della possibilità di scelta dei cittadini: sicuramente, ha detto l'Assessore, non è un canale privilegiato per saltare le liste di attesa. I tempi di attesa e i volumi delle prestazioni sono oggetto di monitoraggio due volte all'anno attraverso un ufficio appositamente istituito in azienda USL. I dipendenti autorizzati all'esercizio di tale attività sono 186 in forma individuale e 24 in forma di équipe, su di un totale di 372 dirigenti medici e veterinari dipendenti dell'USL valdostana; l'introito complessivo per l'attività intramoenia nel 2015 è stato di 2 milioni 788mila euro, mentre la somma introitata dall'Azienda ammonta a 520mila euro.

Per l'Assessore Fosson, questo tipo di attività rappresenta quindi un diritto del personale sanitario che si intende attuare secondo regolamenti molto precisi e corretti e l'aver concentrato in un'unica sede prenotazioni e visite va proprio in questo senso.

La Consigliera Morelli ha replicato che le regole vanno applicate in maniera rigorosa perché il dubbio sul fatto che, in presenza di liste di attesa lunghe, l'intramoenia sia favorita, permane: infatti, a titolo esemplificativo, la Consigliera ha fatto rilevare che dalle liste di attesa che l'USL pubblica risulta che per fare un'ecografia tiroidea ci vogliono tra i 105 e i 128 giorni, mentre attraverso la libera professione intramoenia questo tipo di ecografia è possibile farla il giorno dopo la prenotazione. Per Morelli, un ragionamento va quindi fatto così come si deve effettuare un monitoraggio continuo. Non siamo contro questa attività, ha concluso la Consigliera, ma non ci devono essere abusi e tutti i cittadini devono essere tutelati allo stesso modo.

SC