Info Conseil

Comunicato n° 193 del 5 aprile 2016

Dibattito sui servizi di assistenza agli anziani

Seduta consiliare del 5 aprile 2016

Nella seduta del 5 aprile 2016, i gruppi Union Valdôtaine Progressiste, ALPE e Movimento 5 Stelle con tre diverse iniziative hanno chiesto informazioni su una possibile riorganizzazione dei servizi di assistenza agli anziani sul territorio regionale. In particolare, l'attenzione dei Consiglieri si è focalizzata sulla recente formulazione di un'ipotesi che contempla, per ottimizzare i costi dei servizi, la costituzione di una società mista pubblico/privato e hanno voluto conoscerne il modello, il percorso, i tempi ipotizzati e il reale risparmio che si otterrebbe da questa operazione, sottolineando che di questo progetto la quinta Commissione consiliare non è stata informata, nonostante le frequenti occasioni di incontro e il costantemente evocato clima di condivisione. In merito alla situazione degli oltre 700 dipendenti del comparto unico regionale impiegati nell'ambito dell'assistenza agli anziani, i Consiglieri hanno chiesto rassicurazione sul mantenimento del posto di lavoro e sull'attuale retribuzione.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, ribadendo l'importanza di garantire i servizi agli anziani e di tutelare gli operatori del settore, ha risposto di essere in difficoltà a dare risposte su scelte che non sono definitive. L'incontro con i Sindacati, ha precisato, era stato convocato con il fine di aprire un tavolo di analisi e di riflessione sulla necessità di ridurre i costi delle microcomunità, perché c'è un problema di sostenibilità di un sistema, ma non si è mai parlato di licenziamenti di personale né di riduzione degli standard di qualità. Purtroppo, ha aggiunto, le notizie diffuse sono state altre: in questa sede, vogliamo confermare che nessuna decisione è stata assunta. Per Fosson, bisogna fare i conti con la realtà: 115 euro al giorno per anziano sono troppi, ai quali bisogna aggiungere i costi dei 120 infermieri sul territorio; il privato sta prendendo piede in Valle e si pone in concorrenza con il pubblico; con il parametro ISEE, il 20% degli anziani spende oltre 2000 euro al mese. Si tratta di elementi che dobbiamo analizzare perché se diminuiscono gli utenti, bisogna ridurre anche il personale. Per Fosson, si è iniziato un percorso che la Giunta vuole fare nel modo più preciso e più serio possibile.

Il Presidente della Regione ha aggiunto che il dibattito non può esaurirsi in questa sede. E ha ricordato che la scelta fatta negli anno '80 era stata quella di andare a privilegiare una disseminazione di microcomunità sul territorio per non sradicare gli anziani, che invece sarebbero stati portati tutti al Beauregard. Rollandin ha poi spiegato che oggi si è obbligati a fare una riflessione diversa, in particolare sulla dimensione delle microcomunità: è quindi iniziato un dialogo, dati alla mano, con i Sindacati, ma non si è mai andati oltre questo punto. Se non si fanno delle analisi, come si fa a prendere delle decisioni?, si è chiesto Rollandin. Il Presidente della Regione ha però osservato che da quella riunione si è scatenato il finimondo. Per Rollandin si è montato un caso sul nulla e si è detto dispiaciuto per questo malinteso: ha quindi ribadito che non si è mai parlato di licenziamenti, così come non ci si è mai espressi su di una formula piuttosto che su di un'altra. Nella sua conclusione ha sottolineato che, per rispetto degli operatori e dei Consiglieri, bisogna fermarsi ai fatti e, nel caso ci siano delle idee, è giusto confrontarsi prima di fare delle valutazioni definitive.

La Consigliera Patrizia Morelli (ALPE), nella replica, sottolineando la mancanza di dati e proiezioni, ha ricordato che l'opposizione ha già fatto stoppare una deliberazione che avrebbe portato le rette mensili massime da 2.400 a 3.600 euro e ha annunciato la presentazione di una risoluzione nella quale i gruppi di opposizione chiedono al Governo di prendere posizione per dare risposte chiare agli utenti e agli operatori: noi, ha detto, non abbiamo avuto nessuna possibilità di discutere sulla riorganizzazione degli anziani, malgrado le frequenti riunioni in Commissione. Per fortuna, ha aggiunto, c'è stata una fuga di notizie e quindi avremo la possibilità di arginare una riforma che sarebbe deflagrante per la Valle: forse siamo in tempo a contenere, a ragionare e a trovare delle soluzioni condivise. Concordiamo sul fatto che il nostro sistema debba essere riformato a fronte dell'invecchiamento della popolazione e della diminuzione delle risorse, ha concluso Morelli, ma vogliamo che il personale mantenga lo stesso trattamento contrattuale così come auspichiamo che sia garantita la qualità del servizio ai nostri anziani.

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha osservato che l'Assessore ha spesso un atteggiamento ondivago, annuncia decisioni poi fa retromarcia, così come il Presidente Rollandin è bravo a raccontare delle cose e poi a farne delle altre. Per Cognetta, sta accadendo l'ennesimo furto alle spalle dei più deboli, con un ricatto occupazionale nei confronti degli operatori: questo non è un bel modo di fare. Il Consigliere ha auspicato una maggiore condivisione con il Consiglio regionale, che poi è chiamato ad approvare delle scelte. Oggi, ha concluso, Presidente e Assessore ci vogliono rassicurare dicendo che non è successo nulla, ma noi non ci fidiamo perché fino ad ora le decisioni assunte in tutti i settori hanno dimostrato che l'Amministrazione non funziona.

Per il Consigliere Elso Gerandin (UVP) che si voglia minimizzare quanto successo è preoccupante: oggi, invece di tranquillizzare e dare certezze, si alimenta ancora di più la confusione fra gli operatori del settore. Questo, ha puntualizzato, è personale di comparto, che ha fatto regolari concorsi: che si venga a mettere in discussione la posizione di 700 persone rappresenta un passaggio folle. Per Gerandin l'aver pescato 20 milioni dai bilanci dei Comuni per pagare gli stipendi 2016 del personale delle microcomunità è stata una scelta una tantum, ma che non è ripetibile: ci chiediamo, ha detto, dove si andranno a pescare le risorse per i prossimi anni. Il discorso finanziario, ha concluso, non è giustificabile e a noi dispiace che si vada a tagliare dove c'è maggiore bisogno. Per Gerandin, è la fine del sistema Valle d'Aosta.

Il Consiglio Valle, dopo avere trattato le tre iniziative e incontrato una delegazione degli operatori socio-sanitari, ha discusso una risoluzione sul tema depositata dai gruppi UVP, ALPE e M5S. Il testo, che è stato respinto con 20 voti di astensione (UV, SA, PD-SVdA) e 13 a favore, richiedeva al Governo regionale di sospendere ogni ipotesi di decisione riguardante la riorganizzazione dei servizi di assistenza agli anziani e agli inabili, di abbandonare ogni ipotesi di modifica del contratto di lavoro attualmente in essere per il personale assunto nel settore e di avviare con la quinta Commissione consiliare e le Organizzazioni sindacali un percorso di lavoro trasparente e condiviso, per permettere di analizzare i dati e di formulare solo successivamente le proposte.

Il Presidente della Regione, confermando che non esistono ipotesi di decisione da sospendere, ha affermato che non ci si può limitare ad analizzare soltanto l'aspetto contrattuale e ha condiviso la volontà di confronto in Commissione. Ha quindi annunciato l'astensione della maggioranza, fermo restando l'impegno di portare in Commissione la proposta, non appena sarà formulata dopo un'analisi corretta di tutti i vari aspetti.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha riaffermato la contrarietà a ogni ipotesi di privatizzazione o di società miste: intendiamo revisionare i costi, valutare i ruoli del pubblico e del privato, ha detto, facendo attenzione ai posti di lavoro. Per Bertschy, non vanno denigrati né il pubblico né il privato, piuttosto si deve vigilare a garantire i servizi ai cittadini. Manteniamo la nostra risoluzione, ha concluso, prendendo atto dell'impegno del Presidente a portare in Commissione una proposta.

I lavori della giornata sono conclusi, il Consiglio regionale si riunirà nuovamente domani, mercoledì 6 aprile 2016, a partire dalle ore 9.00.

SC-MM