Info Conseil

Comunicato n° 192 del 5 aprile 2016

Interpellanza sul reclutamento del personale docente

Seduta consiliare del 5 aprile 2016

Nella seduta consiliare del 5 aprile 2016, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza, ha chiesto informazioni sui requisiti di ammissione al concorso per il reclutamento del personale docente per posti delle scuole dell'infanzia e primarie della Regione

Il Consigliere Laurent Viérin ha spiegato che i requisiti di ammissione stabiliti per il concorso regionale escludono per la primaria e la scuola dell'infanzia i candidati in possesso del titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico. A seguito però del ricorso di alcuni appartenenti a queste categorie, il tribunale di Aosta ha ordinato il reinserimento dei ricorrenti in tutte le graduatorie di seconda fascia. Il Consigliere ha quindi voluto sapere le motivazioni della scelta di questa esclusione al concorso da parte della Giunta regionale e se siano state messe in atto le dovute verifiche sulla possibilità di inserire questi titoli nel concorso, nonché gli intendimenti per il futuro.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha riferito che i requisiti per la partecipazione ai concorsi per posti di docente sono aspetti di stato giuridico e, pertanto, anche in Valle d’Aosta trovano integrale applicazione le disposizioni statali in materia. Conseguentemente, non è stata effettuata nessuna scelta in merito ai requisiti di ammissione previsti nei bandi regionali che devono contenere gli stessi requisiti stabiliti dal Ministero all'istruzione nei corrispondenti bandi nazionali, fatta eccezione per il requisito della conoscenza della lingua francese. La sentenza cui si fa riferimento, ha precisato l'Assessore Rini, riguarda l’inserimento nelle graduatorie d’istituto, graduatorie utili solo per il conferimento delle supplenze e non per la procedura concorsuale. Il giudice, infatti, ha ritenuto illegittimo il decreto ministeriale n. 353/2014 che disciplina l’inserimento nelle graduatorie di istituto e ne ha disposto la sua disapplicazione. In ogni caso, le sentenze fanno stato soltanto fra le parti e vige il divieto di estensione del giudicato. L'Assessore all'istruzione ha poi evidenziato che la Sovrintendenza agli studi sta conducendo un'analisi sulle realtà delle altre regioni per tutelare queste persone; infine, ha confermato la massima disponibilità al confronto per quanto attiene la regionalizzazione e ha assicurato di fornire le informazioni sugli sviluppi della questione.

Il Consigliere Laurent Viérin, nella replica, ha osservato che probabilmente la Sovrintendenza ha già deciso, senza aspettare il parere del giudice. Visto che si prospetta la possibilità della presentazione di un ricorso contro la Regione e le disposizioni nazionali, il Consigliere Viérin ha comunicato che nelle altre Regioni le domande di queste persone vengono accettate e ha suggerito di seguire anche in Valle d'Aosta questa procedura. Secondo Viérin, a maggior ragione a fronte di paradossi del genere, sarebbe utile attivare il tavolo di concertazione sulla regionalizzazione. Il mondo scolastico italiano continua a dare illusioni, ha rilevato il Consigliere Viérin, ma, fino a prova contraria, godiamo di un'autonomia scolastica: smettiamo di rincorrere, definiamo una volta per tutte la nostra possibilità di autogoverno; non faremo le cose perfette, ma saremo consci di esserci mossi per i valdostani non sottostando a regole nazionali che non tengono conto delle nostre prerogative. Se abbiamo ancora un po' di spirito autonomistico, ha concluso Viérin, tuteliamo il nostro territorio e la nostra gente.

MM