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Comunicato n° 32 del 22 gennaio 2003

DISCUSSA LA SITUAZIONE DELLA COMPOSIZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Durante l’adunanza del Consiglio regionale

I lavori del Consiglio regionale hanno avuto inizio con le Comunicazioni del Presidente del Consiglio della Valle Ego Perron che ha ricordato, tra le altre, le vittime della valanga del Mont Falère, ed ha commemorato la figura dell’ex Consigliere regionale ed Assessore all’Industria Michele Di Stasi, deceduto recentemente.

Sulle comunicazioni del Presidente Perron sono intervenuti il Consigliere Giovanni Aloisi per ricordare l’attività politica di Di Stasi, il Consigliere Dario Frassy per associarsi alla commemorazione delle vittime della valanga del Mont Falère e per sottolineare i rischi della montagna, il Consigliere Carlo Curtaz per precisare che la vicenda della valanga merita sì un approfondimento, ma bisogna “essere lucidi, non farsi prendere dall’emotività e quindi ragionare sull’accaduto”. Curtaz ha fatto poi cenno alla situazione dell’Ufficio di Presidenza affermando che “è giusto che il Presidente del Consiglio ponga la domanda e che deve essere risolta attraverso le dimissioni di uno o di tutti e due i Vicepresidenti”.

Ha quindi preso la parola il Consigliere Leonardo La Torre (Stella Alpina) per dire che “riteniamo che sia giusto che i Vicepresidenti si dimettano per ristabilire l’equilibrio tra le forze di maggioranza e di minoranza. Abbiamo dato da subito la nostra disponibilità”.

Per il Consigliere Aldo Cottino (Union Valdotaine) “riteniamo che si debba essere prudenti in merito alla vicenda della valanga, mentre per quanto riguarda la situazione dell’Ufficio di Presidenza è il caso di dire che qualcuno non vuole perdere la poltrona. La realtà è che non si vuole arrivare alle dimissioni perché qualcuno sa che può rimanere fuori. E allora si trova qualunque scusa pur di rimanere ancorato a quel postoL’Ufficio di Presidenza deve rappresentare a tutti gli effetti gli equilibri tra maggioranza e minoranza.”

Per Giulio Fiou (Ds – Sinistra valdostana) “nel momento della crisi di Governo non abbiamo rivendicato alcun posto e quindi credo che l’esempio possa essere seguito da qualcuno. Quello che sta avvenendo può costituire un pericoloso precedente. Sono atteggiamenti poco dignitosi rispetto alla fase politica che stiamo vivendo”.

Per il Consigliere Enrico Tibaldi (Forza Italia) “occorre fare una profonda riflessione sulla questione montagna, senza dare colpa a qualcuno. Per quanto riguarda l’Ufficio di Presidenza, il nostro gruppo ha espresso sin dal primo momento la disponibilità ad un azzeramento generale dell’Ufficio di Presidenza e quindi riequilibrare tutto. La situazione però è un problema di maggioranza e non di minoranza. Non ci sentiamo coinvolti in questo problema. È un problema della Stella Alpina e in particolare di Marco Viérin. Non vogliamo difendere alcuna posizione. Ribadiamo che la situazione non è stata causata dall’opposizione”.

Il Consigliere Valerio Beneforti (Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo) ha affermato che “non accetto il giudizio che il Consigliere Cottino ha dato sulla minoranza. La censura va fatta a chi non intende dimettersi.  Quando si fa una scelta bisogna farla fino in fondo e quando si esce da una maggioranza occorre uscire da tutto”.

Per Rudy Marguerettazla nostra situazione è molto chiara. Questi inviti fatti porterebbero al fatto che la forza politica più rappresentativa della minoranza sarebbe esclusa dall’Ufficio di Presidenza. La Stella Alpina ha il dovere di essere rappresentata nell’Ufficio di Presidenza e se bisogna modificare la situazione, siamo disposti solo nel momento in cui ci sarà l’azzeramento. E poi non c’è scritto da nessuna parte quale deve essere la composizione dell’Ufficio di Presidenza e quando ci si trova di fronte ad una prassi non c’è alcun vincolo da rispettare. In passato altre prassi sono state disattese, come quella che una presidenza di una commissione fosse data all’opposizione, così come la Presidenza del Consiglio.”

Per Dino Viérin (Union Valdotaine) “certe riflessioni bisognava farle prima. Ci sono comunque due paradossi. Il primo è che tutti sono d’accordo nel presentare le dimissioni, ma nessuno le consegna e il secondo è che questa situazione dipenda dalla maggioranza. I principi vanno bene quando si applicano agli altri.

Il Consigliere Massimo Lattanzi (Forza Italia) ha detto: “esprimo che sono disposto a dare le dimissioni per un riequilibrio dell’Ufficio di Presidenza, sempre però che ci sia l’azzeramento.”

Per il Presidente della Regione Roberto Louvinè da censurare politicamente il comportamento delle forze di minoranza perché non hanno risolto la questione”. Sull’intervento di Louvin ha preso la parola Frassy per sottolineare come l’intervento di Louvin è stata “una pesante interferenza, una caduta di stile a dimostrazione che i problemi dell’Ufficio di Presidenza sono non solo della Stella Alpina, ma anche del movimento dell’Union Valdôtaine”. Sulla stesso argomento ha poi preso la parola il Consigliere Curtaz per dire che “è stata inopportuna la riflessione del presidente Louvin, perché ha espresso un parere politico su una questione che non lo riguarda proprio per il ruolo che ricopre. Mi auguro che in futuro si evitino certi atteggiamenti”.