Info Conseil
Comunicato n° 68 del 19 febbraio 2003
INTERPELLANZA SUGLI INTERVENTI PER FAVORIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO NEI PICCOLI COMUNI
Seduta pomeridiana del Consiglio regionale
I lavori dell’Assemblea regionale sono proseguiti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 febbraio, con la discussione delle interpellanze.
I Consiglieri Dina Squarzino e André Lanièce hanno presentato due interpellanze sugli interventi a favore dei piccoli comuni per favorire il diritto allo studio.
Per la Consigliera Dina Squarzino “abbiamo presentato questa iniziativa a seguito delle osservazioni del sindaco di Valsavarenche circa le difficoltà che incontrano i piccoli comuni che vogliono garantire un servizio scolastico in loco anche per un numero limitato di bambini. La scuola di montagna ha una sua importanza e cioè quella di facilitare le famiglie della zona. Purtroppo è accaduto che i piccoli comuni non riescono a reperire nel loro bilancio i soldi per gli insegnanti e allora i ragazzi sono costretti a viaggiare”.
Dello stesso parere è stato il Consigliere André Lanièce per il quale “nel momento in cui si parla di valorizzare la montagna, ci troviamo ad affrontare dei problemi che portano all’abbandono della montagna, anche se si tratta solo del momento scolastico. I disagi però rimangono. Purtroppo la soppressione dei finanziamenti alla legge n. 68 del 1993 sul diritto allo studio ha portato a questa situazione per cui le realtà piccole non riescono a garantire lo studio ai piccoli residenti. Bisognerebbe estrapolare la n. 68, inserita nelle leggi sulla finanza local,e così che possa essere rifinanziata e mantenere di conseguenza le scuole nei piccoli comuni.”
Nella risposta il Presidente della Regione Roberto Louvin ha detto che “la legge n. 68 del 1993 è una di quelle leggi che non hanno più beneficiato dei finanziamenti a partire dal 2002, anche perché la normativa n. 19 del 2000 sull’autonomia scolastica prevede che la gestione degli istituti scolastici di base non spetti alla Regione ma ai comuni, che esercitano queste funzioni su scala sovracomunale attraverso le comunità di montagna. Nel totale sono aumentati i finanziamenti per i trasferimenti ai comuni. Non si può dire che i comuni in questione non hanno le risorse per garantire il diritto allo studio. Nella prossima legislatura bisognerà procedere ad una revisione attenta della legislazione settoriale, tenuto conto che ci sarà la necessità di rivedere la legge n. 48 del 1995 alla luce dei cambiamenti istituzionali introdotti dopo la sua promulgazione”.