Info Conseil

Comunicato n° 69 del 19 febbraio 2003

DISCUSSE LE INTERPELLANZE SULL’ACQUISIZIONE DEGLI IMMOBILI E DELLE AREE ADIACENTI ALLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha poi discusso le interpellanze dei Consiglieri Valerio Beneforti, Enrico Tibaldi e Guglielmo Piccolo sull’acquisizione degli immobili e delle aree adiacenti alla Casa da gioco di Saint-Vincent.

Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Beneforti (Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo) ha affermato che “i tempi per una risoluzione della questione si allungano. Siamo d’accordo sul fatto che venga eliminato l’accerchiamento per rilanciare la Casa da gioco”

Per il Consigliere Tibaldi (Forza Italia) “due sono le date significative. Una è quella del 9 settembre 2002 in cui la Giunta ha conferito un incarico alla Finaosta per la definizione dell’acquisizione del Grand Hôtel Billia e degli altri immobili di proprietà del gruppo Saav-Sitav. L’altra è del 29 gennaio scorso in cui la stessa Finaosta ha formulato parere negativo sull’acquisto. Da allora c’è stato uno strano silenzio politico. Non conosciamo al momento gli intendimenti del Governo regionale e quale sorte spetterà ad una struttura alberghiera che è stata importante per la Valle d’Aosta”.

Nella discussione è intervenuto anche il Consigliere Piccolo (Stella Alpina) che ha sottolineato come “non possiamo tergiversare sulla questione. Il rilancio della Casa da gioco passa attraverso l’acquisizione del Billia e degli altri immobili, giudicati indispensabili per rilanciare l’intera attività della Casinò SpA. Vorremo sapere come la Giunta intende muoversi per salvaguardare i livelli occupazionali del Billia e quali sono i progetti per un necessario rilancio“.

Nella replica, il Presidente della Regione Louvin, dopo aver illustrato le varie tappe della vicenda che hanno portato la Finaosta ad affermare che non sussistono i presupposti teorici necessari per il perfezionamento della trattativa, ha affermato che “il clima non è favorevole dopo l’iniziativa giudiziaria della Saav che è stata depositata in data 12 febbraio scorso e sulla base di questa iniziativa abbiamo approvato che l’amministratore della Casinò SpA subordini la prosecuzione della discussione al ritiro dell’azione giudiziaria.” “In base agli ultimi sviluppi, - ha proseguito Louvin - stanno proseguendo le contrattazioni in vista di un possibile contratto d’affitto del Grand Hôtel Billia e le strutture connesse come il Centro Congressi, un’ipotesi che la Casinò SpA sta valutando con i proprietari. C’è comunque una ferma volontà di arrivare ad una soluzione positiva”.

Successivamente ha preso la parola il Consigliere Marco Viérin che ha detto che “ci stiamo muovendo a pezzi in questa vicenda. La situazione è drammatica perché bisogna avere un’idea su quello che si intende fare. Va bene il rilancio della Casa da gioco, ma bisogna capire in che maniera ottenerlo. Quale progetto si intende seguire? Sarebbe più opportuno decidere cosa si vuole fare e poi sulla base di questo procedere agli acquisti. Contestiamo il metodo seguito”.

Per Tibaldinon ci sono state date delle risposte dal Presidente. Sono proprio inesistenti. Questo dimostra che siamo di fronte ad un governicchio che va avanti sino alle elezioni. Ci sono 151 dipendenti che attendono una risposta sul loro futuro. Oggi non abbiamo sentito delle novità. Ci auguriamo che ci sia qualche idea per il Grand Hôtel Billia”. 

Critico è stato anche l’intervento del Consigliere Beneforti che ha affermato che “i tempi sono stretti se si pensa che dovremo approvare il bilancio della Casa da gioco ed il disciplinare. Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un degrado costante della Casa da gioco. Un’azienda privata sarebbe la strada migliore per la gestione”.