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Comunicato n° 71 del 20 febbraio 2003

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SUGLI INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CONCA DI CHENEIL A VALTOURNENCHE

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale, dopo l’approvazione del programma degli interventi da eseguire in economia diretta dai cantieri dipendenti dal Dipartimento Risorse naturali, dalla Direzione Forestazione, dal Servizio infrastrutture, dalla Direzione del Corpo Forestale della Valle d’Aosta e dal Servizio gestione risorse naturali nel corso dell’anno 2003, ha iniziato la discussione sul disegno di legge n. 176 riguardante gli interventi per la valorizzazione ed il recupero del patrimonio storico, architettonico e agro-silvo-pastorale della conca di Cheneil nel Comune di Valtournenche.

Nel prendere la parola, il relatore Aldo Cottino ha affermato che “con questo disegno di legge, giunto in aula dopo una serie di audizioni, si intende arrivare ad uno sviluppo di Cheneil compatibile con la destinazione della zona, con le sue peculiarità e le sue bellezze. In particolare questa è una normativa più di principi che di interventi diretti e saranno poi l’amministrazione comunale di Valtournenche e la Regione che entreranno nel dettaglio delle opere da eseguire. Si pongono oggi le basi per la valorizzazione di un’area che conserva una bellezza naturalistica di prim’ordine. Con questo disegno di legge non sarà possibile né stravolgere la conca né mutare la sua destinazione. Con la collaborazione di tutti Cheneil può essere un esempio estremamente importante per la Valle d’Aosta, con uno sfruttamento turistico completamente diverso dall’attuale accezione del termine”.

Nella discussione generale, ha preso la parola la Consigliera Dina Squarzino per affermare che “la questione non è semplice. Non si tratta di salvaguardare un sito naturalistico e basta. È un equilibrio delicato e difficile. Il disegno di legge non è coerente con le decisioni prese in precedenza dalla Giunta. Con questa legge si arriverà a costruire una strada di accesso alla conca. Questo è il vero punto. Presenteremo degli emendamenti che eliminano gli equivoci presenti nella legge”.

Per il Consigliere André Lanièce (Stella Alpina) “siamo contrari ad un deturpamento di un ambiente naturale. Siamo di fronte ad un progetto che presenta diverse interpretazioni. È una situazione un po’ ambigua. Bisogna cercare di mantenere tutte le peculiarità del patrimonio storico, architettonico e agro-silvo-pastorale della zona”.

Il Consigliere Dario Frassy (Forza Italia) ha invece detto che “su questo argomento ci eravamo già espressi favorevolmente, come è successo per il Mont Mars. I rilievi su questo disegno di legge sono quelli che riguardano le poche risorse messe a disposizione. Un intervento di ampio respiro come è questo di Cheneil meriterebbe uno sforzo finanziario più elevato.  Ci auguriamo che questo sia solo un primo intervento serio sulla conca, destinato non a stravolgere l’ambiente, ma a valorizzare la zona, mettendola a disposizione di chi si recherà. Purtroppo gli interessati a questa vicenda, e cioè la consorteria, rimangono fuori dall’accordo di programma. Il nostro è comunque un giudizio positivo sulla normativa.”

Nel dibattito è intervenuto anche il Consigliere Rudy Marguerettaz (Stella Alpina) che ha detto che “ci troviamo di fronte ad uno degli angoli più belli della nostra regione. La consorteria nel corso dei secoli ha avuto un occhio di riguardo verso quella zona. La vocazione di Cheneil può essere sia agricola che turistica. Occorre prevedere una pista per rendere più vivibile la vita delle persone del luogo. La differenza è che non vogliamo in futuro trovarci di fronte ad una nuova Cervinia. Propongo un emendamento per chiarire meglio la questione dell’accesso”.

Il Consigliere Carlo Curtaz (Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo) ha quindi detto che “dobbiamo verificare se le soluzioni che si prospettano sono le migliori per quella realtà. Non c’è coincidenza tra tutela ambientale e depauperamento dei proprietari. Dobbiamo dare un’offerta turistica completa che accontenti ogni forma di turismo, anche quello di tipo ecologico. In questa regione non c’è cultura di tipo sostenibile. Nessuno di noi vuole una montagna morta; diamo una possibilità di vita senza conseguenze ambientali. E questo disegno di legge è ambiguo e lascia aperte diverse soluzioni”.

Per il Consigliere Marco Viérin (Stella Alpina) “siamo per una montagna viva. Bisogna tenere conto che il tutto si realizzi attraverso il buon senso, e cioè il rispetto dell’ambiente e della gente che vive in quelle zone”.

Al termine della discussione l’Assessore Carlo Perrin ha affermato che “la natura di Cheneil è nella sua storia. La certezza è che oggi la conca è in stato di abbandono. L’agricoltura non si applica quasi più, l’attività turistica è al suo minimo, il patrimonio architettonico è in degrado. Allora bisogna chiederci se vogliamo proseguire su questa strada oppure se intervenire in qualche maniera. Il presente disegno di legge è una prima risposta. Non si arriverà a Cheneil attraverso una strada carrozzabile. Con questa legge pretendiamo di dare alcune risposte.”

Il Disegno di legge è stato approvato con 30 voti favorevoli e 3 contrari.