Info Conseil

Comunicato n° 128 del 2 aprile 2003

PIANO DECENNALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI AOSTA

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Terminate le interpellanze, il Consiglio regionale ha discusso e approvato la proroga del termine per l’ultimazione dei pagamenti del programma operativo 1996/1998 delle modificazioni al “Piano decennale degli interventi per la riqualificazione di Aosta” ed ha preso atto dello stato di attuazione dei programmi operativi 1996/1998 e 2000/2002.

Dopo la relazione del Presidente della Regione Louvin, ha preso la parola il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) per affermare che “è un argomento importante per la quantità delle cifre e per gli interventi da attuare. Sono rimasto sorpreso dalla superficialità dell’intervento del Presidente della Giunta. Non si possono solo elencare le opere eseguite. Quanti di questi 150 miliardi di lire con valuta del 1992 sono stati spesi? La Giunta che governa il Comune di Aosta non è capace di utilizzare questi fondi. Perché vengono chieste ulteriori proroghe? Le opere strategiche e determinanti per la città di Aosta dove sono? La legge prevedeva anche la predisposizione di progetti che sono rimasti nei cassetti. Siamo contrari a chi richiede queste ulteriori disponibilità, ma non le utilizza. Condanniamo la demagogia di questo provvedimento”.

Per il Consigliere Fedele Borre (Union Valdôtaine) “la città di Aosta oggi dimostra di aver cambiato aspetto, segno che gli interventi sono stati fatti. Ci auguriamo tutti di spendere i soldi per la riqualificazione”.

La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno – Vallée d’Aoste) ha detto di condividere il Piano decennale così come l’ulteriore proroga, affermando anche che “quello che non condividiamo appieno sono le numerose riallocazioni delle risorse finanziarie, che hanno lasciato in disparte alcuni interventi in alcuni settori che riteniamo prioritari, quali ad esempio gli incentivi per le piste ciclabili in città, così come sono state ridotte le aree del parco del Quartiere Dora”.

Il documento è stato quindi approvato con 24 voti favorevoli e le astensioni dei gruppi “La Casa delle Libertà” e “Arcobaleno – Vallée d’Aoste”.