Info Conseil
Comunicato n° 134 del 3 aprile 2003
RESPINTA UNA PROPOSTA DI LEGGE SULLA MODIFICA ALLE LEGGE SULLE NOMINE E DESIGNAZIONI REGIONALI
Il Consiglio della Valle ha quindi affrontato il dibattito sulla proposta di legge presentata dai Consiglieri Frassy, Tibaldi e Lattanzi sulle modificazioni alla legge regionale sulle nomine e le designazioni di competenza regionale.
Per il primo firmatario del testo legislativo, Dario Frassy (La Casa delle Libertà) “la presente proposta è importante per i principi che vi sono affermati. La legge che chiediamo di modificare accentrava sulla Giunta tutto ciò che riguardava le nomine dei vari organismi. Abbiamo chiesto che le designazioni delle nomine che riguardano gli organi di controllo vengano trasferite al Consiglio regionale sul presupposto che gestione e controllo debbano essere il più possibile disgiunti. Altro aspetto importante della proposta di legge è il limite dei mandati che dovrebbero essere non più di due consecutivi.”
Il Consigliere Maurizio Martin (Stella Alpina) ha affermato che “daremo il voto favorevole alla proposta di legge in questione perché vediamo che c’è la volontà di un ritorno ai quei ruoli distinti tra Consiglio e Giunta, auspicato dal nostro gruppo. È questo un primo atto concreto”.
Nel dibattito, è intervenuto anche il Presidente della Regione Roberto Louvin il quale ha detto che “rispetto alla complessità della materia, questa proposta è coraggiosa, perché bisognerebbe rivedere tutta la materia nel suo complesso. Esprimo poi, a nome della maggioranza, qualche riserva sulla necessità di riservare certe nomine alle forze di minoranza. Il ruolo di controllo lo si può fare con gli strumenti già a disposizione. Al momento è più sensato attendere altri tempi”.
Nella replica Frassy ha sottolineato che “l’intervento del Presidente è debole rispetto alle argomentazioni perché anche se siamo a fine legislatura c’è la possibilità di approvare questa legge. Rimane il rammarico che non si è voluto collaborare. Ci auguriamo che nella prossima legislatura questo tema venga affrontato sin dal suo inizio”.
La proposta di legge è stata quindi respinta con 9 voti favorevoli e 20 astensioni.