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Comunicato n° 148 del 14 aprile 2003

DISCUSSO E APPROVATO IL DISCIPLINARE CHE REGOLA I RAPPORTI TRA LA CASINO DE LA VALLEE S.P.A. E LA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Nel prosieguo dei lavori, il Presidente della Regione Roberto Louvin ha preso la parola per relazionare sul disciplinare regolante i rapporti tra la Casino de la Vallée S.p.A. e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale relativa alla costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent.

« Le cahier des charges – ha detto Louvin - fixe les rôles et les responsabilités du propriétaire comme du gérant et referme définitivement le chapitre de la Gestion extraordinaire, une expérience certainement utile et positive, mais qui s’est prolongée au-delà des prévisions dans l’attente de la solution des contentieux et qui entrave nécessairement les choix en matière de gestion et d’investissements propres à contrer la concurrence. En élaborant ce cahier des charges, la Région entend doter la Casino de la Vallée S.p.A. d’orientations, d’instruments et de ressources en vue de son développement et de la consolidation de son activité, pour le plus grand avantage de la communauté valdôtaine tout entière ».

Nella discussione generale è quindi intervenuto il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) che ha detto che “non abbiamo la stessa fiducia manifestata dal presidente della Regione. Non è facile cambiare pagina dopo tutti questi anni. Questo disciplinare non è una proposta innovativa e non rappresenta il modo per incoraggiare una Gestione a rilanciare la Casa da gioco. È poi straordinaria la durata del disciplinare, ben diciotto anni, così com’è evidente la disparità di trattamento nelle quote dei proventi spettanti alla Regione. Noi proponiamo qualcosa di fortemente innovativo per il rilancio della Casa da gioco: cambiare le quote può essere innovativo, ma è già stato fatto in questa legislatura. Chiediamo un impegno e cioè revocare la fiducia agli attuali amministratori e formulare nuove proposte con persone che siano in grado di affrontare una vera politica di sviluppo del Casino de la Vallée. La politica dello struzzo può essere lasciata da parte. Per questo presentiamo un ordine del giorno”.

Per il Consigliere Guglielmo Piccolo (Stella Alpina) “la S.p.A. era un obiettivo auspicato da tutti. Non è cambiato nulla anche dopo la nuova gestione. Non ci sono stati risultati diversi dopo tre mesi e non esiste un piano strategico aziendale. Non si conosce nulla di tutto questo. Auspichiamo l’acquisto del Grand Hotel Billia senza piegarsi alle richieste dei proprietari. Questo disciplinare non risolve i problemi che sono ancora sul tappeto”.

Il Consigliere Valerio Beneforti (Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo) ha quindi affermato che “non voteremo a favore di questo provvedimento. Questo disciplinare anziché semplificare i rapporti tra la Regione e la Casa da gioco cerca di mettere a posto i conti in rosso della gestione. Questo è il vero obiettivo. Il disciplinare è stato proposto a scatola chiusa.”

Dopo la replica del Presidente della Regione Louvin, il Consigliere Tibaldi ha preso la parola per illustrare l’ordine del giorno presentato dal suo gruppo.

Gli amministratori che guidano ora il nuovo soggetto gestore della Casa da gioco – ha detto Tibaldi – sono gli stessi che hanno condotto in questi anni la Gestione Straordinaria, conseguendo copiose perdite nel corso dei vari esercizi. Chiediamo quindi la revoca della fiducia agli attuali amministratori e di formulare proposte sostitutive all’assemblea dei soci, individuando delle figure professionali affidabili e di indubbia capacità manageriale”.

L’Ordine del giorno è stato respinto con 3 voti favorevoli, 8 astenuti (i gruppi consiliari Arcobaleno, Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo e Stella Alpina) e 21 contrari.

Nelle dichiarazione di voto sono intervenuti i Consiglieri Massimo Lattanzi, che ha criticato l’assenza di strategia della nuova S.p.A., Marco Viérin per il quale “sarebbe stato più corretto presentare un piano di sviluppo e poi il disciplinare”, Carlo Curtaz che ha ribadito il giudizio negativo del proprio gruppo, ed Emilio Rini che ha auspicato che con il disciplinare possa essere avviato lo sviluppo della Casa da gioco.

Il Consiglio ha quindi approvato il disciplinare con 21 voti favorevoli, 3 astenuti (Stella Alpina) e 4 contrari.