Info Conseil
Comunicato n° 170 del 22 marzo 2016
Interpellanza sull'introduzione dei sistemi informatici "Open Source" nelle scuole
Seduta consiliare del 22 marzo 2016
Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 22 marzo 2016, è tornato a parlare dell'introduzione dei sistemi informatici "Open Source", ponendo questa volta l'attenzione all'ambito scolastico.
Richiamata la mozione approvata all'unanimità nel corso della seduta del Consiglio regionale dell'11 giugno 2015 in merito alla migrazione degli attuali sistemi informatici dell'Amministrazione regionale verso i sistemi informatici "Open Source" a codice sorgente aperto, il Consigliere Alberto Bertin ha voluto sapere se siano già state realizzate iniziative di questo genere nella scuola, con quali finalità e quali risultati; inoltre, ha chiesto se, con quali tempi e modalità, vi sia intenzione di portare il software libero nella scuola.
L'Assessore all'istruzione e cultura ha spiegato che la Sovrintendenza agli studi ha promosso diverse iniziative, permettendo alle Istituzioni scolastiche prive di competenze specifiche di utilizzare servizi di rete per esigenze didattiche. Ha poi illustrato il portale WebEcole, che attualmente ospita i portali di 21 Istituzioni scolastiche, oltre ad altri progetti specifici della Sovrintendenza agli studi, di cui 12 attivi. Inoltre, all'interno di WebEcole sono stati implementati servizi proprio con l'open source (gestione dei libri dismessi e delle biblioteche scolastiche, controllo dell'obbligo scolastico, compilazione e pubblicazione del Rapporto di autovalutazione delle scuole, compilazione dei verbali dell'esame di stato). L'Assessore Rini ha precisato che sono state promosse soluzioni web di supporto alle Istituzioni scolastiche e ci si è anche impegnati per realizzare infrastrutture a supporto di una didattica innovativa e l'utilizzo massivo, da parte di studenti e docenti, di servizi condivisi con altri utenti come base per l'innovazione tecnologica della scuola.
Inoltre, la Sovrintendenza, ha sottolineato l'Assessore, si è occupata della diffusione prevalente, se non esclusiva, di soluzioni didattiche a software libero o gratuito per l'insegnamento e l'apprendimento, permettendo l'allestimento di computer per ragazzi con dislessia e con altri bisogni educativi speciali. Sono state acquistate 68 postazioni da destinare in comodato d'uso a questi studenti che frequentano il primo anno delle scuole secondarie di primo grado.
La Giunta regionale il 12 febbraio scorso, ha aggiunto l'Assessore, ha approvato uno studio di fattibilità che prevede il coinvolgimento degli Enti locali, delle Istituzioni scolastiche e di altri enti interessati, condividendo le metodologie e gli approcci realizzativi, anche per favorire l'interoperabilità dei documenti della pubblica Amministrazione nel suo insieme. La Sovrintendenza agli studi si farà promotrice dell'estensione di questo progetto alle segreterie scolastiche. A prescindere da questo studio, alcune scuole hanno già iniziato ad operare in autonomia.
La scuola valdostana, ha evidenziato l'Assessore Rini, utilizza già software liberi o open source per esigenze didattiche: circa 140 sono gli applicativi che rientrano in questa categoria. Ulteriore impulso viene dato anche dalle recenti indicazioni ministeriali e in tal senso si stanno muovendo alcune scuole, anche di istruzione primaria. Infine, ha concluso Rini, vi sono casi in cui le scuole acquistano nuove postazioni destinate utilizzando le convenzioni del Mercato elettronico della pubblica Amministrazione, con un risparmio di circa 20% a postazione; i nuovi computer sono già dotati esclusivamente di software libero.
Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato che, paragonate con quanto avviene in altre realtà, le iniziative messe in campo dall'Assessorato all'istruzione ci relegano agli inizi: l'open source dovrebbe essere ben più diffuso, e non soltanto per gli aspetti amministrativi, ma per la didattica vera e propria. Il Consigliere Bertin ha quindi sottolineato che il software libero è sinonimo di inclusione e accessibilità per tutti: questa deve essere la direzione, che altre Regioni e Province, come quella di Trento, hanno già intrapreso. Vanno organizzati anche corsi, ha suggerito Bertin, affinché gli studenti imparino a utilizzare questi strumenti. Nella scuola è essenziale partire in fretta, non soltanto in termini di risparmio, ma soprattutto per le giovani generazioni: per Bertin, questo è un aspetto che non va assolutamente sottovalutato.
MM