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Comunicato n° 107 del 24 febbraio 2016
Approvati cinque atti amministrativi riguardanti i fondi europei
Seduta consiliare del 24 febbraio 2016
Nella seduta del 24 febbraio 2016, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità cinque atti amministrativi riguardanti i fondi europei.
Il primo è il Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014-2020 della Valle d'Aosta: l'atto rappresenta la cornice definitiva per coordinare l'azione dei diversi Programmi cofinanziati dall'Unione europea, di cui tre intervengono in maniera esclusiva in Valle d'Aosta per un totale di 258,63 milioni di euro, di cui 64,35 milioni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, 55,57 milioni sul Fondo sociale europeo e 138,71 milioni sullo Sviluppo rurale.
Gli altri quattro provvedimenti approvati riguardano i Programmi di Cooperazione territoriale, a seguito del superamento del negoziato con la Commissione europea. Si tratta del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Francia (ALCOTRA) 2014/2020, del Programma di Cooperazione transnazionale Spazio alpino 2014/2020, del Programma di Cooperazione transnazionale Europa centrale 2014/2020 e del Programma di Cooperazione transnazionale Mediterraneo 2014/2020. Questi Programmi mettono a disposizione ulteriori risorse finanziarie di cui potrà beneficiare anche il territorio valdostano in base ai progetti che saranno presentati e approvati dagli organi di cooperazione.
Le Président de la Région, en illustrant le cadre stratégique régional, a souligné que l’aspect le plus significatif de ce document est qu’il illustre la stratégie unitaire de développement de la Vallée d’Aoste, stratégie qui a pour objectif de faire entrer le concept de durabilité dans tous les domaines de notre économie. Cette ambition se décline en trois macro-priorités, conformément à la stratégie Europe 2020: croissance intelligente, c’est-à-dire renforcement de la compétitivité, de l’innovation et de la durabilité de l’économie valdôtaine; croissance durable, ce qui signifie assurer la protection et la valorisation du territoire; croissance inclusive, soit la promotion de l’emploi et de l’inclusion sociale, ainsi que le développement du capital humain. L’autre aspect important pour le succès de la stratégie unitaire, a ajouté Rollandin, est lié à la volonté de faire réseau, c’est-à-dire de mettre en place un mode de gestion basé sur l’application de règles de base communes pour tous les instruments et sur la mise en réseau, tant des acteurs que des actions, et ce, à l’échelon local comme à l’échelon interrégional et transfrontalier, notamment dans le cadre de la mise en œuvre de la Stratégie macrorégionale alpine.
Quant aux Programmes de coopération territoriale, le Président Rollandin a précisé que dans leur ensemble, ils prévoient des actions visant à encourager l’innovation des entreprises et des services, améliorer la compétitivité des petites et moyennes entreprises, réduire les émissions de carbone, y compris par des solutions innovantes de mobilité et de performance énergétique des bâtiments, valoriser le patrimoine naturel et culturel, également du point de vue touristique, assurer une bonne gestion des risques et du changement climatique, expérimenter des solutions innovantes pour le marché du travail. Les ressources globalement allouées, au vu également des dimensions des territoires concernés, sont très significatives (1,5 milliard d’euros au total).
Le Président a aussi informé qu’à la suite du lancement des premiers appels à projets, les projets approuvés qui comportent une participation valdôtaine sont déjà 9, dont 6 sur le programme transfrontalier France-Italie et 3 sur l’Espace alpin, correspondant à un financement total de presque 4 millions d’euros. Les thèmes concernés par les projets touchent la promotion de l’offre touristique, la gestion des risques naturels, l’utilisation de la télémédecine dans les territoires de montagne, la valorisation des services écosystémiques, ainsi que l’exploitation de la géothermie et des ressources en eau.
Le Conseiller de l'UVP Laurent Viérin, en annonçant le vote favorable convaincu de son groupe, a souligné qu'il s'agit de dossiers fondamentaux non seulement parce qu'ils mettent à la disposition des ressources économiques mais surtout parce qu'ils favorisent une prise de conscience de l'idée d'Europe en tant qu'espace de coopération. Aujourd'hui, a-t-il dit, il faut imaginer des projets intelligents qui aient de réelles retombées sur la communauté valdôtaine, en évitant de créer des cathédrales dans le désert, comme il s'est passé parfois dans les programmations précédentes. Il nostro sostegno, ha aggiunto Viérin, va a tutto ciò che è cooperazione transfrontaliera, per la nostra natura bilingue, per costruire momenti di sintesi con i territori affini ma anche per affermare le nostre diversità. Sarà importante creare delle sinergie per utilizzare i fondi in modo oculato e per realizzare dei progetti che mettano assieme i comuni, le comunità e aiutino a superare i campanilismi. L'invito del Consigliere è quello di coinvolgere gli attori e gli eletti che sono sul territorio al fine di valorizzare le idee e farle concretizzare. La Valle d'Aosta, con la sua vocazione europeista, deve continuare ad affermare in tutte le assise la possibilità di far sentire l'Europa vicino al cittadino.
Il Consigliere di ALPE Alberto Bertin ha sostenuto che questi programmi sono importanti per tante ragioni. Innanzitutto, per l'afflusso finanziario significativo che di questi tempi, se gestito bene, sarà molto utile alla Valle d'Aosta e, in particolare ai comuni, che si vedono ridurre sempre più i bilanci. La Valle d'Aosta, ha detto Bertin, nel tempo ha avuto la capacità di utilizzare i fondi a disposizione, tuttavia oggi è necessario non soltanto utilizzarli, ma utilizzarli bene, c'è bisogno di un salto di qualità nella gestione e nell'elaborazione dei progetti. La programmazione europea è importante anche per riaffermare l'idea di Europa, di un'Unione costruita dal basso, in un momento in cui c'è una certa disaffezione nei suoi confronti. La Valle d'Aosta può avere un futuro solo in una prospettiva europea. Per Bertin, sarà quindi l'occasione per creare reti e sinergie oltre i confini. Fondamentale sarà che i progetti abbiano delle ricadute concrete e di lungo periodo e non si traducano in progetti spot i cui effetti finiscono con essi. Sarà pertanto necessario dotarsi di strumenti in grado di misurarne l'impatto sul territorio. Per Bertin, la priorità è che non producano carta, ma azioni per la comunità, che ne ha bisogno.
Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha aggiunto che una volta approvato il Quadro strategico, occorrerà dare corso allo sviluppo delle idee: la partita più interessante sarà quella di coinvolgere e accompagnare le comunità più piccole, che sono quelle che oggi hanno maggiore bisogno. Per il Capogruppo vi è la necessità di creare dei progetti performanti, uscendo dalla logica "piccolo è bello", ma bisognerà essere inseriti in una rete di sinergie, per favorire lavoro, occupazione e salvaguardare la vivibilità e la qualità della vita nelle zone di media e alta montagna.
Il Capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis ha puntualizzato che questa programmazione rappresenta una opportunità molto importante per la comunità valdostana e per il suo sviluppo futuro e fornirà occasioni di collaborazione con gli stati e le comunità transfrontaliere. Il Capogruppo ha osservato che per quanto riguarda la gestione vi sono delle novità: per la prima volta sono attese delle verifiche sugli obiettivi raggiunti, che porteranno a controllare i progetti nel loro concreto nell'ottica di uno sviluppo integrato. La programmazione, ha evidenziato Marquis, darà prospettive anche sotto il profilo occupazionale, e non possiamo non permetterci di utilizzarla al meglio: è stato importante nella sua predisposizione il coinvolgimento di tutte le parti sociali e degli attori e mi auguro che al più presto si possano mettere in atto le prime azioni perché sul territorio ce n'è davvero bisogno.
Il Consiglio tornerà a riunirsi domani, giovedì 25 febbraio 2016, alle ore 9.00.
SC