Info Conseil

Comunicato n° 102 del 24 febbraio 2016

Interpellanza sul servizio di Assistenza primaria, continuità assistenziale e dell'emergenza territoriale

Riunione del Consiglio del 24 febbraio 2016

L'adozione di iniziative per garantire il servizio di Assistenza primaria, continuità assistenziale e dell'emergenza territoriale nella regione è stata l’oggetto di un’interpellanza del gruppo ALPE discussa durante la seduta consiliare del 24 febbraio 2016.

Nell’illustrazione, il Capogruppo Albert Chatrian, dopo aver precisato che per accedere alla graduatoria regionale della Medicina generale per l'assegnazione delle sedi di Assistenza primaria, continuità assistenziale e dell'emergenza territoriale è necessario conseguire il diploma di formazione specifica in Medicina generale, ha dichiarato che in Valle d'Aosta nei prossimi dieci anni quasi il 60% dei medici di Medicina generale attualmente convenzionati raggiungerà l’età pensionabile. Ha quindi chiesto di conoscere, alla luce del lungo iter, quali soluzioni si intendano porre in essere al fine di garantire continuità al servizio in tempi più contenuti, perché i laureati che frequenteranno il corso triennale saranno operativi solo tra cinque anni. Ha poi ribadito che ad oggi ci sono più domande che borse di studio e che le tre inserite nell'ultima delibera regionale sono insufficienti.

L’Assessore alla sanità ha risposto che le norme concernenti i medici di famiglia sono sinora impartite dallo Stato, la Regione non può intervenire in merito, tanto che non è nemmeno richiesta la conoscenza della lingua francese. Il percorso di formazione è stato potenziato, pubblicando recentemente un bando per tre borse di studio. La questione del pensionamento sta a cuore, ha aggiunto l'Assessore, perché nel 2021 ci saranno cinque medici che andranno in pensione, mentre dal 2022 ci sarà un grosso scatto. È desiderio dell'Amministrazione regionale formare medici valdostani che andranno a lavorare sul nostro territorio. Si conferma però la difficoltà a coprire posti di continuità assistenziale a contratto a tempo indeterminato: all'ultimo avviso per 21 incarichi è stata presentata una sola domanda. La copertura del servizio è comunque garantita attivando contratti a tempo determinato per i medici presenti nelle graduatorie con validità annuale. Il mancato interesse a ricoprire posti di continuità assistenziale a tempo indeterminato è legato alla tipologia dell'incarico, che non risulta appetibile a chi ambisce all'ambito dell'assistenza primaria. L'attenzione dell'Amministrazione regionale è massima e lo dimostra aver alzato il numero di borse di studio; si è però condizionati dal fatto che si aspetta la riforma della medicina territoriale, in cui sembra che la continuità assistenziale e medicina di famiglia rientreranno in un unico ruolo con regolamenti diversi. Non si va al ribasso su una questione del genere.

Il Capogruppo Chatrian ha replicato che non si deve aspettare, è meglio giocare la partita anziché stare in tribuna, soprattutto quando si tratta di competenze regionali. Quest'interpellanza vuole essere uno stimolo perché persistono preoccupazioni, ha detto Chatrian: è opportuno anticipare il cambio generazionale previsto per il 2022. Il Capogruppo si è chiesto il perché non si siano potenziate le borse di studio raddoppiandole da tre a sei. Ha quindi suggerito di alzare nettamente le borse di studio per il prossimo triennio, andando così a creare le condizioni per il lavoro di laureati valdostani.

MM