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Comunicato n° 611 del 19 novembre 2015

Approvata una risoluzione sulla gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta

Riunione consiliare del 19 novembre 2015

Il Consiglio regionale, nella sua riunione del 19 novembre 2015, ha approvato, con 21 voti a favore, 2 contrari (M5S) e 11 astensioni (UVP, ALPE), una risoluzione riguardante il tema della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta, presentata in Aula dalle forze di maggioranza UV, SA e PD-SVdA. Contestualmente ha respinto, con 21 voti di astensione e 13 a favore, una risoluzione depositata sempre in Aula dai gruppi UVP e ALPE.

Il testo approvato impegna la Giunta regionale a sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale una legge contenente l'adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti entro dicembre 2015 e che dovrà tenere conto delle mutate condizioni intervenute negli ultimi anni nella produzione dei rifiuti urbani e nella gestione degli stessi, nonché dell'evoluzione normativa intervenuta dal 2008 a oggi. Impegna inoltre a riportare nel Piano regionale tutte le iniziative volte a: incrementare la capacità di intercettazione e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati, in modo da garantire il raggiungimento di un livello superiore ai limiti di legge, pari ad almeno il 70% da perseguire nei prossimi anni, cercando di contenere il più possibile le ricadute tariffarie a carico dell'utenza; garantire il massimo raggiungimento degli obiettivi di recupero di materia e di valorizzazione certa di tutte le tipologie di riunito raccolte in forma differenziata, anche per le tipologie non previste dall'articolo 11 della direttiva 2008/98/CE; massimizzare la vita residua della discarica regionale, mediante progressiva riduzione del rifiuto residuo attuale da avviare a smaltimento. Infine il Consiglio invita ad assumere gli opportuni atti e svolgere i necessari adempimenti in materia di gestione dei rifiuti in coerenza con gli indirizzi politici dati.

La discussione sulle due risoluzioni è avvenuta nell'ambito della trattazione di due mozioni sullo stesso tema, una del M5S e l'altra di UVP e ALPE, già iscritte all'ordine del giorno, che sono poi state ritirate perché superate dai nuovi testi presentati.

Nel corso dei lavori il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha richiesto una sospensione per un incontro tra le forze politiche finalizzato a trovare una sintesi tra i due testi. Alla ripresa, è stato annunciato che non era stato trovato un accordo.

L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha quindi illustrato la risoluzione della maggioranza: «La corretta gestione dei rifiuti deve essere rispettosa di una gerarchia che prevede la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero di altro tipo e smaltimento. La Regione ha avviato da anni ormai, nel rispetto delle prescrizioni comunitarie e statali, iniziative volte alla promozione del compostaggio domestico, al potenziamento delle raccolte differenziate dei rifiuti valorizzabili. In questi ultimi mesi, il cambiamento dei flussi ha migliorato considerevolmente la raccolta, così come l'introduzione del multimateriale ha permesso, a quei territori che ancora non fanno la raccolta dell'organico ma che presto la attueranno, di migliorarsi sensibilmente. Alcune realtà hanno raggiunto e ampiamente superato i limiti di legge, quindi credo che la strada intrapresa sia quella giusta. Ci prefiggiamo un obiettivo che è superiore a quello richiesto dalla normativa, ma vogliamo che la valorizzazione differenziata dei rifiuti sia certa e di qualità proprio perché vogliamo il contenimento dei costi sulle tariffe nei confronti dei cittadini. Intendiamo quindi adeguare, con legge regionale, il Piano regionale dei rifiuti e, visti i tempi strettissimi, dovremo farlo entro l'ultimo Consiglio dell'anno. Spiace che non si sia trovata un'intesa con le forze di opposizione, però le due risoluzioni vanno nella stessa direzione

Anche il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio si è detto dispiaciuto per non aver trovato una condivisione piena sulle due risoluzioni: «Gli intenti erano condivisi, ma ci siamo arenati su una questione politica che per noi era primaria: avevamo chiesto di condividere in Commissione e di sottoporre al Consiglio le future determinazioni riguardanti l'individuazione del modello gestionale, perché il modello messo in campo fino ad ora non è stato in grado di rispondere né alle normative né alle esigenze della comunità valdostana. Ci sono ancora problemi da risolvere. Riteniamo che si debba lavorare su tre fronti: massimizzare i ritorni economici dal riciclaggio, minimizzare il conferimento in discarica, azzerare il lucro sulla gestione, pensando a un concetto di servizio. Crediamo comunque di aver lavorato nella giusta direzione e auspichiamo di poter contribuire con elementi utili al nuovo Piano regionale di gestione che sarà sottoposto all'attenzione dell'Aula a dicembre

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha aggiunto che «il fatto di condizionare l'approvazione del Piano entro la fine di quest'anno non consente nessun tipo di condivisione e di dibattito. Questa operazione sembra essere fallata e non raccoglie appieno il principio che noi cerchiamo di portare avanti, ossia che non si può lucrare sui rifiuti, e l'obiettivo della politica "rifiuti zero". Con questa operazione non si fa l'interesse dei valdostani. Il fatto di non aver accettato di discutere in Commissione gli aspetti più tecnici della futura gestione ci porta ad annunciare il nostro voto contrario

Per il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin «è un'occasione persa, perché in questa Legislatura, su questo tema, si è sempre cercato di fare fronte comune. La sentenza del TAR ha accelerato delle procedure e le visioni diverse, anche su temi legali, hanno allontanato le varie posizioni. Da parte nostra, anche in questo ambito, vorremmo un futuro per la Valle d'Aosta che non abbia ombre amministrative ma che sia di trasparenza. Ci sono settori che sono molto attraenti per la criminalità organizzata e quello dei rifiuti è uno di questi: siamo quindi preoccupati. Ci spiace non aver potuto condividere, ma non era chiara la prospettiva e non si è voluto accettare la discussione in Commissione. Ci rendiamo conto che i tempi si stiano stringendo e che la sentenza del TAR abbia complicato le prassi, riacceso il dibattito e le preoccupazioni degli amministratori e della comunità. Oggi, il dossier si riapre e, al di là di queste risoluzioni che ci vedono divisi, il nostro ruolo sarà collaborativo, anche se ci aspettiamo che nel Piano siano risolte alcune questioni per il futuro della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta

L'Assessore Bianchi ha quindi replicato che «non era per noi una mancanza di volontà di portare la questione in Commissione o in Consiglio ma il principio poteva essere ripreso all'interno del Piano; essendo la risoluzione un atto politico, non amministrativo, non si rischia di incorrere in altri contenziosi

SC