Info Conseil
Comunicato n° 535 del 20 ottobre 2015
Respinta una mozione sulla "Buona scuola"
Riunione del Consiglio del 20 ottobre 2015
La legittimità costituzionale della legge statale n. 107/2015 meglio nota come “Buona scuola” è stata al centro di una mozione presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, discussa nel corso della seduta del Consiglio regionale del 20 ottobre 2015. Il testo, che è stato respinto con 20 contrari (UV, SA, PD-SVdA) e 14 favore (UVP, Alpe, M5S), intendeva impegnare la Giunta regionale «a proporre immediatamente un atto di intervento ad adiuvandum nel giudizio di legittimità costituzionale, in via principale, proposto dalla Regione Puglia innanzi alla Corte costituzionale sulla "Buona scuola".»
Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha spiegato: «Il 13 settembre scorso sono decorsi i termini perentori previsti dalla Costituzione, visto che sono trascorsi sessanta giorni dalla pubblicazione della legge, avvenuta il 15 luglio 2015, per promuovere la questione di legittimità costituzionale, in via principale, innanzi alla Corte costituzionale. La giurisprudenza costituzionale ritiene ammissibile l’intervento ad adiuvandum nel giudizio, sia in sede principale sia in sede incidentale, promosso da altre Regioni, come in questo caso dalla Puglia. I motivi per cui vorremmo sostenere l'intervento della Puglia è politico: la riforma è in contrasto con la Costituzione perché sottrae delle competenze alle Regioni. Quindi chiediamo al Consiglio di esprimersi chiaramente su questo tema. Siamo sempre pronti a criticare lo Stato quando ci toglie delle competenze: in questo caso non lo ha fatto, ma sarebbe importante per una volta, in un'ottica di solidarietà nei confronti delle altre Regioni, sostenere le loro posizioni.»
L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha preso la parola per annunciare il voto contrario della maggioranza sulla mozione: «Da mesi discutiamo della "Buona scuola"; il 5 ottobre la Commissione paritetica ha approvato la norma di attuazione per l'adattamento della riforma nazionale all'ordinamento scolastico valdostano. Abbiamo cercato quindi di muoverci in maniera forte e autonoma. Sulla riforma vi sono alcuni aspetti che sono fortemente innovativi, su altri nutriamo delle perplessità: stiamo quindi portando avanti un processo di adattamento plasmato sulla nostra realtà, sul nostro modello di scuola e da lì partiremo per cogliere le sfide che questo progetto comporta. Il nostro obiettivo è quello di tutelare la nostra scuola, che consideriamo già una buona scuola.»
Il Consigliere Cognetta si è detto «non sorpreso dalla posizione della maggioranza: non vi schierate mai, salite sempre sul carro del vincitore. Ma ci stanno sottraendo talmente tante competenze che prima o poi spariremo. Il segnale era da dare a livello nazionale, schierandoci con le altre Regioni che, invece, sono state fortemente penalizzate. È un peccato.»
La Consigliera di Alpe Chantal Certan ha annunciato il sostegno del proprio gruppo alla mozione «perché, per quanto questa riforma non interessi per ora la Valle d'Aosta, Alpe ha sempre manifestato la propria contrarietà a tale riforma nazionale e ritiene che nella prima fase il Governo regionale poteva almeno dimostrare di agire autonomamente e in modo migliore. Alcuni punti devono essere ben considerati, come ad esempio le graduatorie ad esaurimento (GAE): avete come maggioranza escluso 90 docenti sapendo di andare a compromettere le loro nomine per questo anno scolastico. Un lavoro migliore avrebbe potuto essere fatto anche per il plurilinguismo. Ci rimane la speranza nella "norma di attuazione", che non abbiamo ancora potuto visionare. Speriamo che la Valle d'Aosta possa continuare a legiferare e mantenere la propria competenza, anche se riteniamo doveroso esprimere la nostra solidarietà con le altre Regioni. Questa avrebbe potuto essere una vera riforma del sistema scolastico, invece si è rivelata un adeguamento pieno di lacune. Roma è spesso descritta come uno spauracchio, ma poi siete ben contenti di farvi fotografare con esponenti politici con cui siglare intese e, con questa di luglio 2015 con il Ministro, la maggioranza regionale si è legata le mani e più di tanto non potrà ancora fare.»
Consenso alla mozione da parte dell'UVP è stato espresso dal Consigliere Laurent Viérin, «visto che siamo sempre stati contrari ad una riforma che di buono ha ben poco, indipendentemente dalla mancata applicazione in Valle. Ad esempio, continuiamo a sollecitare la questione del bonus. Sottolineiamo però che una Regione a Statuto ordinario ha avuto il coraggio di impugnare questa riforma, ritenuta non confacente al contesto locale. Lo schema regionalista è in vigore dal 1970, ma oggi subisce attacchi da parte dello Stato, c'è un approccio di approssimazione. Speriamo che questa riforma, che mal si adatta al sistema scolastico, possa essere modificata in certe parti. Ribadiamo poi la nostra preoccupazione per l'assenza del settore della prima infanzia. Un tema che avrebbe dovuto essere condiviso è stato gestito unilateralmente.»
SC-MM