Info Conseil
Comunicato n° 473 del 24 settembre 2015
Interpellanza sull'accordo con la società Heineken
Riunione consiliare del 24 settembre 2015
Con un'interpellanza discussa nella riunione consiliare del 24 settembre 2015, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha voluto porre l'accento sulla società Heineken, di cui uno stabilimento è in attività a Pollein.
In particolare, il Consigliere Elso Gerandin ha chiesto informazioni sulla percentuale della produzione effettiva nella sede valdostana, l'ammontare dell'Iva 2014, considerando la sola produzione dello stabilimento di Pollein, e delle accise della birra prodotte negli stabilimenti di Pollein e immessi in consumo sul territorio della Valle d'Aosta. Ha voluto poi sapere se vi siano contenziosi o approfondimenti in atto con lo Stato in merito alle accise pregresse introitate a bilancio regionale e se sia intenzione del Governo regionale rivedere l'accordo da poco sottoscritto con Heineken e con scadenza 2026, a seguito dell'approvazione della legge di stabilità 2015.
«Questa iniziativa – ha spiegato il Consigliere Gerandin – è la diretta conseguenza della sentenza della Corte costituzionale del 2015 in merito alla finanziaria della Regione Sardegna che dice che le Regioni non hanno titolo a incamerare l'accisa su prodotti realizzati o importati, ma non immessi in consumo sul proprio territorio. Questa sentenza avrà un valore devastante sulla Valle d'Aosta: il minimo è fare fronte comune e trovare delle contromisure per farvi fronte. Sarebbe, inoltre, opportuno convocare un Consiglio tematico sul tema delle accise, perché è necessario fare chiarezza su di un argomento che influenzerà profondamente la politica finanziaria della nostra Regione.»
Nella risposta, l'Assessore al bilancio e patrimonio, Ego Perron, ha riferito che «la produzione di birra nello stabilimento di Pollein ha rappresentato il 13,7% del totale della produzione di Heineken in Italia. La percentuale è stata calcolata da Finaosta sulla media del triennio perché maggiormente rappresentativo, in quanto nel 2014 alcune linee di produzione dello stabilimento valdostano sono state ferme perché oggetto di investimenti. L'Iva pagata da Heineken Italia nel 2014 è pari a 92,18 milioni di euro complessivo: la divulgazione del dato non è stata negoziata con Heineken. L'Iva è un'imposta sul valore aggiunto e viene versata dalle imprese sulla base di un calcolo netto sull'Iva riscossa sulle vendite e l'Iva pagata sugli acquisti: non è quindi possibile fornire il dato riferibile ad un singolo stabilimento. Inoltre, dal 2011 il riparto dell'Iva a favore della Regione non avviene più su base dei versamenti effettuati dalle imprese. La Regione non riceve dall'Agenzia delle dogane l'informazione dell'importo sulla base del criterio dell'immesso in consumo, quindi l'accisa birra riferibile alla produzione negli stabilimenti di Pollein è pari a 2,9 milioni di euro.»
L'Assessore ha poi sottolineato che «non vi sono contenziosi in atto, la questione è stata definita con l'accordo siglato a luglio 2015 ed è in corso l'approfondimento volto a definire i tempi e le modalità di erogazione delle accise pregresse. Non c'è l'intenzione di rivedere l'accordo con la società Heineken, in quanto non sono mutate le condizioni: ricordo che la sua sottoscrizione è successiva all'entrata in vigore della legge di stabilità 2015.»
Il Consigliere Gerandin si è detto insoddisfatto: «Riformulerò la domanda in un prossimo Consiglio, chiedendo quali sono le stime del Governo riguardo alla produzione per il 2016? Il 13,7% di produzione a Pollein preoccupa, se poi pensiamo che deve essere commercializzata sul territorio, non si capisce quali saranno le previsioni e come farà la Giunta a predisporre un bilancio di previsione, quando non ha certezza di entrate. Avremo i 70 milioni di compensazione, ma il crollo delle imposte delle accise di Heineken, ma anche di CVA saranno un bagno di sangue. Vorremmo quindi capire come la Regione intenderà muoversi e se ci sarà una strategia di fronte ad un mancato pagamento: penso, in particolare, ai 50 milioni di euro non pagati da CVA e da recuperare. Il quadro è allarmante e non dà prospettive alla Valle d'Aosta e se il Governo non prenderà coscienza di una sentenza costituzionale con questi contenuti rinegoziando i termini dell'accordo finanziario del 2010, continueremo a prendere schiaffoni.»
SC