Info Conseil
Comunicato n° 465 del 23 settembre 2015
Interpellanza sui danni provocati dai cinghiali
Riunione del Consiglio del 23 settembre 2015
Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 23 settembre 2015, si è occupato dei danni alle colture provocate dai cinghiali.
Nello specifico, il Consigliere Vincenzo Grosjean ha evidenziato come i danni alle colture siano notevolmente aumentati nel corso degli ultimi anni, «nonostante le rassicurazioni dell'Amministrazione regionale. I cittadini, in particolare gli agricoltori, vivono con crescente rassegnazione il diffondersi della problematica e perdono fiducia nelle Istituzioni e in chi le rappresenta.»
Ha quindi chiesto il numero delle uscite effettuate per il controllo numerico della specie cinghiale nel 2015 da ogni stazione forestale e da cacciatori esperti. «Ci preme anche conoscere le decisioni che il Governo regionale intende adottare, fermo restando che le iniziative sino ad oggi intraprese non sono state in grado di dare risposte efficaci e risolutive del problema. I nostri agricoltori vanno rispettati e valorizzati.»
Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha riferito: «Fino ad oggi, nel 2015, il Corpo forestale della Valle d'Aosta ha effettuato autonomamente 242 uscite, mentre 48 uscite sono state fatte con i cacciatori. I singoli cacciatori, da parte loro, sono usciti autonomamente 531 volte, sempre col coordinamento dei Forestali; inoltre, una uscita è stata effettuata in girata, mentre 19 uscite sono dei proprietari dei terreni. Non esiste una regolamentazione che definisce i criteri di rotazione dei cacciatori, che sono coinvolti in base alla disponibilità personale e alla conoscenza del territorio.»
«La problematica è grave – ha proseguito l'Assessore Testolin –, ed è di assoluto interesse, anche a livello continentale. La presenza dei cinghiali in Valle d'Aosta risulta contenuta grazie ad azioni messe in campo dall'Amministrazione regionale. Continueremo negli interventi per il contenimento della specie, avvalendoci dei Forestali e dei cacciatori. Certamente le segnalazioni di agricoltori e cittadini sono alla base del controllo. I 252 abbattimenti sinora avvenuti nel 2015 rappresentano un dato importante, una buona risposta alle esigenze del territorio. Rispetto all'ultimo piano di controllo approvato dalla Giunta regionale, le modalità di attuazione sono risultate efficaci, tanto che la Regione Piemonte ha riconosciuto la bontà dell'organizzazione faunistica valdostana, individuandola quale modello da esportare. L'attenzione alla problematica resta alta, con la costante attività di monitoraggio. Siamo consci che il problema è di difficile soluzione, ma che è altrettanto possibile tenere sotto controllo. Garantisco che ci siamo attivati fattivamente, cercando anche di dimostrare la nostra sensibilità nei confronti dell'agricoltura e degli usi della nostra regione.»
Il Consigliere Grosjean ha replicato: «Pur essendo presi ad esempio, ci troviamo in una situazione alquanto critica.»
Il Capogruppo Luigi Bertschy ha aggiunto: «La politica si è dotata di strumenti amministrativi che, al lato pratico, non funzionano. Basta parlare con la gente per prendere coscienza del problema: le persone sono ormai rassegnate e credono che non si troveranno soluzioni. Come gruppo UVP chiediamo di approfondire ancora questo tema, andando a incontrare i cittadini sul territorio e portando le nostre idee nella terza Commissione consiliare "Assetto del territorio". Non bastano le delibere per risolvere questa criticità, ma ci va un impegno supplementare e straordinario.»
MM