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Comunicato n° 399 del 23 luglio 2015

Presidente Viérin: maggiore impegno sulle norme di attuazione e consultazione popolare sulla revisione dello Statuto

In audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, martedì 22 luglio 2015

«Vi è la necessità di un impegno più continuo da parte statale, sia nella certezza dei tempi per la nomina dei componenti sia affinché i pareri dei Ministeri siano acquisiti una sola volta dalla Commissione paritetica: ci sono infatti norme di attuazione, già elaborate dalla Commissione paritetica e licenziate dal Consiglio regionale, che attendono da anni l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri.» A dirlo è il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, che nella giornata di ieri, mercoledì 22 luglio 2015, è stato audito a Roma dalla Commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali, dedicata alle norme di attuazione e alle prospettive delle riforme istituzionali, alla quale era presente il Senatore della Valle d’Aosta Albert Lanièce, in qualità di Vicepresidente della Commissione.

«A questo proposito – osserva il Presidente Viérin – il Presidente della Commissione parlamentare per gli Affari regionali, Gianpiero D’Alia, ha espresso l’intenzione della Commissione di elaborare una normativa sui tempi massimi per gli adempimenti di parte statale.»

«Alla Commissione parlamentare – riferisce il Presidente – ho evidenziato la funzione delle norme di attuazione e il loro ruolo nella delimitazione dei rispettivi ambiti di azione tra la Regione e lo Stato nonché l’importanza politica che la Regione attribuisce alla Commissione paritetica, così come ho ricordato il ruolo attivo in materia di norme di attuazione da parte del Consiglio regionale, che ha sempre espresso il parere di propria competenza in tempi rapidi.»

Riguardo al dibattito in corso sulla riforma costituzionale, il Presidente Viérin ha richiamato i contenuti della risoluzione adottata all'unanimità il 24 ottobre 2014 dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, al termine di una sessione dedicata interamente alle riforme costituzionali e in questo senso ha ricordato la centralità del principio dell’intesa tra lo Stato e la Regione in materia di revisione dello Statuto.

«Ho proposto – spiega Marco Viérin – una riflessione su una maggiore partecipazione democratica ai processi di revisione statutaria, anche per mezzo di consultazione popolare, ad esempio nella fase di formazione dell’intesa da parte della Regione.»

«Sull’annunciato tavolo tra le Regioni e Province a Statuto speciale e lo Stato proposto dal Sottosegretario Gianclaudio Bressa – conclude il Presidente Viérin – si può condividere l'ipotesi di un’armonizzazione verso l’alto delle linee procedurali attraverso le quali scaturiscono le norme di attuazione, mentre la discussione sui contenuti e le competenze deve invece restare a livello bilaterale tra lo Stato e la Regione, a conferma del valore, anche europeo, dell’esperienza del regionalismo differenziato in Italia.»




SC