Info Conseil
Comunicato n° 395 del 16 luglio 2015
Respinta una risoluzione sulla società Vivenda
Adunanza del Consiglio del 15 e 16 luglio 2015: conclusi i lavori
In chiusura dei lavori dell'adunanza del 15 e 16 luglio 2015, il Consiglio ha discusso una risoluzione, depositata in Aula dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle, riguardante la situazione della società Vivenda che dal 2012 si occupa della fornitura del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'USL Valle d'Aosta, nonché per le mense scolastiche di Aosta. Il testo è stato respinto, con votazione per appello nominale, 33 presenti, 20 astensioni (UV, SA e PD-SVdA) e 13 favorevoli (UVP, Alpe e M5S).
Della questione l'Aula si era occupata già nel corso della mattinata, con un'interpellanza discussa dall'UVP.
La risoluzione, così come poi emendata in Aula dagli stessi proponenti a seguito del dibattito, intendeva impegnare il Governo regionale a invitare all'USL a revocare, a titolo precauzionale, della delibera di proroga del contratto con la società Vivenda e ad attivarsi immediata della predisposizione dei bandi necessari per una possibile futura gara d'appalto, prevedendo tutte le tutele necessarie per i lavoratori della società. Contestualmente, la risoluzione chiedeva di dare in disponibilità ai Consiglieri regionali tutti i bandi di gara e la documentazione relativa all'appalto vinto dalla società Vivenda, oltre ad audire in Commissione consiliare il Direttore generale dell'USL e il Presidente della Commissione di gara.
Il Consigliere Elso Gerandin (UVP), illustrando i contenuti della risoluzione, ha evidenziato: «Nonostante il Prefetto di Roma nello scorso mese di giugno abbia richiesto un provvedimento interdittivo antimafia – vale a dire la revoca dell'aggiudicazione dell'appalto – in quanto Vivenda risulta coinvolta nell'inchiesta "mafia capitale", l'USL valdostana ha mantenuto il contratto in essere con la società, considerando servizio essenziale la fornitura dei pasti. A nostro avviso è opportuno fare chiarezza su questa vicenda, in modo da assicurare che tutto sia stato fatto correttamente; il primo passo sia revocare la delibera di proroga preventiva dell'appalto al 2021. D'altronde, un allungamento potrà essere effettuato successivamente.»
La Consigliera Patrizia Morelli (Alpe) ha condiviso «la preoccupazione riguardo a questo servizio di ristorazione per i degenti e i dipendenti dell'USL valdostana. Questo servizio è stato gestito in modo curioso: se adesso si fa una proroga preventiva, nella scorsa Legislatura se ne erano fatte ben sette successive alla scadenza. La predisposizione di un appalto di questa natura è sicuramente complessa, ma che siano necessari più di due anni ci lascia perplessi. Il bando di gara prevedeva che la preparazione dei pasti avvenisse in un centro cottura esterno all'ospedale: la Vivenda non lo aveva e quindi ha stipulato un accordo con la Bertolin di Arnad, dove è stato allestito un capannone apposito. Il costo attuale è sicuramente più alto dei 2 milioni 600 mila euro dell'appalto precedente. Riteniamo quindi che sia importante fare chiarezza, proprio per sgombrare il campo da ogni ambiguità affinché si possa essere certi che tutto sia stato fatto in maniera regolare.»
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha ribadito l'intenzione di fare chiarezza sull'argomento, «in armonia con i principi amministrativi e per questo ci siamo avvalsi del parere del Dipartimento legale della Regione. I presupposti della risoluzione sono accettabili, ma non concordiamo sugli impegni. Ad esempio, l'USL non può revocare la durata del contratto, altrimenti andrebbe incontro ad un ricorso; il prolungamento dei sei anni più ulteriori tre è previsto nel contratto iniziale ed è stato correttamente attivato entro marzo 2015, come previsto dalla norma contrattuale. Inoltre non è possibile procedere ad nuova gara, dato che ci sono le altre due ditte giunte seconde e terze nell'appalto in corso cui eventualmente rivolgersi.»
L'Assessore Fosson ha poi comunicato la disponibilità a fornire tutta la documentazione richiesta e «mi impegnerò a concretizzare l'audizione in Commissione. Pertanto, ci asterremo sui primi due impegni della risoluzione (la revoca del contratto e l'attivazione di una nuova gara), mentre concordiamo sugli altri due.»
Il Consigliere Gerandin ha replicato: «La legge prevede la revoca dell'appalto e il parere di un dirigente non inficia le norme vigenti. Mi auguro che la Vivenda non sia coinvolta nelle infiltrazioni mafiose, ma ad oggi non mi sembra opportuno prorogare il contratto, è una questione di autotutela.»
Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha ribadito la richiesta «alla maggioranza tutta della revoca imprescindibile; poi siamo disposti a modificare l'altra parte dell'impegnativa. Lo ha fatto il Comune di Aosta, che è meno strutturato e più debole. Dobbiamo fare chiarezza perché non possiamo permetterci ora di non tutelare la nostra azienda e il nostro sistema Valle d'Aosta all'esterno. Abbiamo gli occhi puntati: dobbiamo chiudere una fase ed aprirne un'altra.»
Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, vi sono «due presupposti: l'USL ha la sua autonomia e non è su indicazione della Regione che ha fatto l'appalto; quindi il provvedimento è del Direttore dell'USL. La Regione è un soggetto terzo, che dà dei soldi all'azienda, la quale poi li gestisce.Il secondo punto riguarda il Comune di Aosta che ha sospeso l'appalto questo perché rivolto alla fornitura di pasti alle scuole, che ora sono chiuse: non vi è quindi nessuna urgenza e contingenza. Noi crediamo che oggi sia corretto tenere conto del parere legale in attesa del parere dei commissari nominati dal Prefetto della Provincia di Roma. Questa è la logica con cui affrontare questo tema. È giusto discuterne, perché è un problema che ha toccato la Valle d'Aosta, ma non possiamo assumerci la responsabilità che è di altri. Io mi fermo a quello che è il responso dei Commissari considerando il fatto che per l'USL si tratta della fornitura dei pasti all'intero presidio ospedaliero e si può quindi immaginare cosa comporterebbe un blocco di questo servizio.»
Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha riaffermato «l'opportunità di dibattere politicamente la questione in quest'Aula. Non capiamo questa chiusura che politicamente non ha senso. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità e in quest'ottica chiediamo il voto nominale per questa risoluzione, che siamo pronti a modificare. Crediamo infatti che per tutelare l'Amministrazione regionale occorra invitare l'USL ad affidare il servizio alla ditta classificatasi al secondo posto della gara d'appalto.»
I lavori si sono conclusi, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 29, giovedì 30 e venerdì 31 luglio 2015.
SC-MM