Info Conseil
Comunicato n° 359 del 24 giugno 2015
Respinta una risoluzione sulla riforma della "Buona scuola"
Adunanza del Consiglio del 24 giugno 2015: conclusi i lavori
In chiusura dei lavori dell'adunanza del 24 giugno 2015, il Consiglio Valle ha esaminato una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle in merito alla riforma nazionale cosiddetta della "Buona scuola". Il testo, respinto con 21 astensioni (UV, SA e PD-SVdA) e 14 voti favorevoli (Alpe, M5S, UVP), era volto a invitare i Parlamentari valdostani, in particolare il Senatore, a non sostenere con il voto la riforma.
Il Consigliere Laurent Viérin (UVP), illustrando l'iniziativa, ha osservato: «Pare che il Governo di Roma sia intenzionato a porre la questione di fiducia su questa riforma senza parere della Commissione e senza relatori, motivando questa decisione con la possibilità di procedere a 100.000 assunzioni, che pure possono essere effettuate anche attraverso decreto, senza questa improvvisa accelerazione. Questa riforma viene quindi posta come questione di fretta e come ricatto. Teniamo conto che anche in Valle d'Aosta la "Buona scuola" ha suscitato dibattiti per le sue zone d'ombra e i suoi aspetti negativi per la nostra regione, ad esempio riguardo alla scuola dell'infanzia: tutto il lavoro svolto sinora rischia di essere cancellato. Su questa riforma che non ci convince non ci può essere un voto favorevole da parte della Valle d'Aosta. »
La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha puntualizzato: «E' importante che la Valle d'Aosta intervenga su punti precisi: la clausola di salvaguardia è un grande passo, ma non è sufficiente. Auspico che i nostri Parlamentari assumano una posizione chiara e che politicamente non cedano a ricatti per una riforma calata dall'alto e non condivisa.»
L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha precisato: «Condividiamo l'esigenza di mantenere una scuola valdostana e per questo abbiamo sin da subito coinvolto tutti coloro che gravitano intorno al mondo della scuola. Uno dei punti che ci è maggiormente a cuore è proprio la scuola dell'infanzia e vorremmo intervenire subito con un documento ad hoc.» In merito ai contenuti della risoluzione, l'Assessore Rini ha specificato che la clausola di salvaguardia «era volutamente generica, in modo da poter approfondire successivamente i contenuti specifici settore per settore. Ricordo che in quinta Commissione abbiamo esaminato il testo dell'emendamento di adattamento, a tutela delle prerogative valdostane che abbiamo richiesto di inserire nel testo definitivo della riforma. La posizione valdostana è quindi quella di monitorare l'evolversi della trattazione dell'emendamento in Senato: qualora questo emendamento non fosse accolto, il voto sarà ovviamente contrario; qualora venisse accolto il voto sarà favorevole. Condividendo le preoccupazioni e le perplessità espresse sul tema, la maggioranza su questa risoluzione si asterrà.»
Dopo una sospensione dei lavori, il Consigliere Laurent Viérin ha dichiarato: «Abbiamo letto la versione aggiornata dell'emendamento e ci siamo resi conto di come non recepisca i temi evidenziati. Volendo che le prerogative valdostane siano effettivamente prese in considerazione, ribadiamo che questa riforma non è condivisibile. La Valle d'Aosta deve assumere una posizione chiara e a nostro avviso il voto non può essere favorevole.»
Parere contrario alla riforma della "Buona scuola" è stato espresso anche dal Movimento 5 Stelle perché, ha detto il Capogruppo Stefano Ferrero, «fa male alla scuola, favorendo ad esempio l'istruzione privata. Stiamo assistendo ad un ricatto romano e da parte del Governo regionale ci aspettavamo un atteggiamento più deciso.»
Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, la riforma «è delicata, certamente non perfetta ma necessaria. Le assunzioni si faranno e si definirà finalmente un percorso più chiaro per le immissioni in ruolo; inoltre non slitterà la questione della valutazione del merito, attribuita con un sistema democratico e non d'imperio dal dirigente. Su questo processo riformatore, in un mondo in cui non cambia nulla, non abbiamo cambiato idea, vogliamo una scuola migliore per i nostri ragazzi, che premi e riconosca il ruolo fondamentale dell'insegnante, rafforzando l'autonomia scolastica.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottolineato: «Ciò che abbiamo cercato di fare in questo tempo assai limitato è stato tutelare la nostra specificità. Non c'è un ricatto, è giusto precisare che non abbiamo la possibilità di incidere. Il mandato preciso che abbiamo dato ai nostri Parlamentari è di votare favorevolmente soltanto con l'approvazione dell'emendamento che adatta la riforma alla scuola valdostana, in cui crediamo.»
I lavori del Consiglio sono terminati; l'Assemblea tornerà a riunirsi mercoledì 15 e giovedì 16 luglio 2015.
MM