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Comunicato n° 339 dell'11 giugno 2015

Respinta una risoluzione sull'ineleggibilità del Vicesindaco di Pont-Saint-Martin

Riunione consiliare dell'11 giugno 2015

Nel pomeriggio di giovedì 11 giugno 2015, il Consiglio Valle ha respinto, con 20 astensioni (UV, SA e PD-SVdA) e 14 voti a favore, una risoluzione depositata in Aula dai gruppi UVP, Alpe e M5S, volta a richiedere approfondimenti in merito al caso di presunta ineleggibilità del Vicesindaco di Pont-Saint-Martin.

«Avendo appreso della contestazione in ordine alle condizioni di ineleggibilità che coinvolge il neo eletto Vicesindaco di Pont-Saint-Martin, Ornella Badery – ha spiegato il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian –, abbiamo ritenuto opportuno presentare questa risoluzione per assicurare la necessaria serenità al Consiglio comunale, in modo che sia possibile avviare la Legislatura senza motivi di incertezza dovuti a dubbi interpretativi su questioni di rilevanza giuridica. Questa nostra richiesta va nella direzione di sgombrare i dubbi interpretativi legati ad una legge che il nostro stesso Consiglio ha approvato.» Il testo intendeva impegnare il Presidente della prima Commissione "Istituzioni e autonomia" ad approfondire la segnalazione fatta in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza del Comune di Pont-Saint-Martin non avendo convinto le motivazioni del Segretario generale, avvalendosi della collaborazione del Dipartimento degli Enti locali, degli Uffici legislativi e della Commissione elettorale, nonché a riferire sugli approfondimenti compiuti nell'adunanza consiliare del 24 e 25 giugno 2015.

Il Vicepresidente della Regione, Aurelio Marguerettaz, ha risposto che «questa richiesta potrebbe costituire un precedente pericoloso, perché l'ente preposto a fare le verifiche è il Consiglio comunale e poco conta la norma da chi è stata approvata. È un'interferenza insostenibile e ingiustificabile nell'autonomia di un ente, un mostro giuridico. Immaginare di investire un Consiglio regionale in questo senso crea una situazione che induce la politica a valutare un argomento che è invece di natura giuridica. Invito i firmatari a ritirare questa iniziativa, in caso contrario, visto che non è un argomento del Consiglio regionale, ci asterremo

Il Consigliere Chatrian ha replicato: «Non saprei giudicare se dal punto di vista giuridico questa nostra richiesta sia un mostro o sia insostenibile. La nostra proposta era quella di entrare nel merito delle ineleggibilità chiedendo agli alti funzionari regionali che hanno collaborato all'elaborazione della legge sulle elezioni comunali di approfondire questioni giuridiche sulle quali sono sorti dei dubbi. Volevamo tenere l'asticella più alta e non entrare nel merito politico, soltanto chiarire l'interpretazione di una legge. Manteniamo quindi la nostra iniziativa

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha aggiunto che «chi ha partecipato al tavolo per la stesura della legge sulle elezioni comunali, sapeva che ci potevano essere delle difficoltà interpretative: noi auspicavamo che questo stesso tavolo – istituito in seno alla prima Commissione consiliare con la partecipazione dei funzionari regionali – potesse essere investito anche per chiarire i dubbi interpretativi e per, eventualmente, migliorare la norma. Non mi sembra normale che si debba ricorrere al TAR per avere un'interpretazione di una legge regionale; è piuttosto una follia. Ci pareva invece normale che fosse la Commissione ad occuparsene, visto che peraltro la legge è stata frutto di un percorso ampiamente condiviso

SC