Info Conseil

Comunicato n° 338 dell'11 giugno 2015

Respinta una risoluzione sulla distribuzione dei migranti sul territorio regionale

Riunione del Consiglio dell'11 giugno 2015

Il Consiglio regionale l'11 giugno 2015 ha respinto, con 19 astensioni (UV, SA e PD-SVdA) e 14 voti favorevoli (Alpe, M5S e UVP), una risoluzione, depositata in Aula dal gruppo Movimento 5 Stelle, riguardante la distribuzione dei migranti sul territorio regionale.

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, illustrandone i contenuti, ha evidenziato: «A Verrès, area già penalizzata, anche dal punto di vista occupazionale, sono arrivati 74 migranti in una popolazione di 2.600 abitanti. Questo è un modo per alimentare episodi di razzismo: perché andate ad aggravare la situazione? Si potevano valutare alternative, come l'accoglienza diffusa. Bisogna intervenire al più presto per evitare problemi più seri.» Il testo intendeva infatti impegnare il Presidente della Regione, anche nella sua qualità di Prefetto, ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie per riconsiderare l'assegnazione dei migranti arrivati a Verrès, prevendendo il loro smistamento a piccoli gruppi in altri comuni. La risoluzione chiedeva poi di predisporre anche un piano di emergenza per favorire un'uniformità di distribuzione delle presenze su tutto il territorio valdostano in occasione di eventuali ulteriori necessità di accoglienza, limitando così l'impatto sociale degli arrivi e scongiurando il sorgere di malumori nella popolazione.

Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha affermato: «Abbiamo assistito ad un cambio di atteggiamento repentino, ad un metodo che ha comportato difficoltà nella comunicazione e nella conseguente preparazione dell'arrivo dei profughi. Ci auguriamo che a livello governativo vengano date le rassicurazioni alla popolazione verreziese. Si sarebbe potuto organizzare meglio questo evento avvalendoci del nostro nucleo di Protezione civile. Così facendo si sobilla la paura nei cittadini

La Consigliera Patrizia Morelli ha annunciato il voto favorevole del gruppo Alpe alla risoluzione: «Questa tematica non va presa alla leggera come sinora è stato fatto. Dapprima con le improvvide dichiarazioni del Presidente, la Valle d'Aosta è diventata lo zimbello della stampa nazionale, e ora ci troviamo confrontati all'emergenza, come se questo problema fosse nato nelle ultime ore. La questione è stata strumentalizzata e gestita male. Se da un lato è necessario garantire un servizio di accoglienza degno di un Paese civile è altrettanto vero che la concentrazione di gruppi in Comuni relativamente piccoli è un problema da affrontare

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) ha osservato: «Il razzismo non si combatte smistando i migranti nei Comuni, bensì vigilando sul rispetto di protocolli e disciplinari fissati dal Ministero dell'Interno e dall'Unione europea. E' questo il modo per far sì che la nostra gente non si senta invasa, ma abbia la garanzia della massima attenzione al problema delle persone. Occorre creare una sensibilità intorno a questo tema, ad esempio spiegando che per legge i rifugiati nei primi mesi della loro permanenza in Italia non possono lavorare. Dobbiamo provvedere ad un'accoglienza umana, come è abituato a fare il popolo valdostano, pur senza disporre di centri territoriali che è bene considerare. Cerchiamo una soluzione stabile, per non trovarci in un futuro impreparati e con nuove emergenze

Il Vicepresidente della Regione, Aurelio Marguerettaz, proponendo il ritiro della risoluzione, ha specificato: «L'atteggiamento della Valle d'Aosta è stato frainteso. L'accoglienza dei profughi implica un approccio professionale, giuridico, sanitario; è sbagliato fare semplificazioni su un argomento tanto delicato. Non vogliamo che queste persone rappresentino un problema, né suscitare allarmismo; non abbiamo nemmeno voluto cagionare un danno alla comunità di Verrès. Il razzismo si combatte creando condizioni per una gestione adeguata e corretta, coinvolgendo anche il terzo settore. Assicuro che le strutture regionali preposte stanno lavorando alacremente per evitare il sorgere di problemi e per decongestionare il paese di Verrès.»

Il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero ha escluso il ritiro della mozione: «E' inutile comportarsi da struzzi, volevamo l'impegno ad affrontare tempestivamente il problema. Il rischio è quello di creare una criticità sociale per non aver saputo gestire questo evento. Queste persone vanno assolutamente spostate e non si tratta di esportare il razzismo, ma di scongiurarlo

In sede di dichiarazione di voto, sono intervenuti per annunciare il voto di astensione il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel «in quanto il mio gruppo non condivide l'impegno indicato nell'iniziativa, ma non per questo non affronta la questione di una nuova tratta degli schiavi. Ritengo che i funzionari della Prefettura stiano seguendo le rigide misure previste e che ogni sforzo sarà fatto dalle cooperative sociali e dalla Caritas» e il Consigliere dell'UV Leonardo La Torre che, a titolo personale, ha specificato di essere «contrario all'accoglienza diffusa in Valle d'Aosta e non accetta che chi si prende cura di far valere i diritti dei cittadini italiani e valdostani venga tacciato di razzismo, la difesa della legalità va di pari passo alla difesa della dignità umana. Hanno ragione i cittadini di Verrès ad essere preoccupati ed esprimo la mia vicinanza nell'impegno a garantire i loro diritti

La Consigliera Marilena Péaquin Bertolin (UV) non ha partecipato alla votazione.

MM