Info Conseil
Comunicato n° 335 dell'11 giugno 2015
Respinta una mozione sull'elezione dell'Ufficio di Presidenza
Riunione del Consiglio dell'11 giugno 2015
Il Consiglio regionale, nella sua seduta dell'11 giugno 2015, ha respinto, con 21 astensioni (UV, SA, PD-SVdA) e 14 voti a favore (M5S, Alpe, UVP), una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle in merito all'elezione del Presidente e dei componenti l'Ufficio di Presidenza.
L'iniziativa intendeva impegnare il Presidente del Consiglio regionale affinché fosse inserita improrogabilmente nell'ordine del giorno dei lavori della seduta del 24 giugno 2015 l'elezione del nuovo organismo.
«Benché la Conferenza dei Capigruppo abbia deciso, a maggioranza, di rinviare questa elezione al 15 luglio prossimo - ha precisato il Capogruppo Stefano Ferrero. –, secondo noi è necessario sgombrare il campo da ogni possibile confusione: la nomina dell'Ufficio di Presidenza non deve legata alle variazioni della maggioranza regionale che stanno avvenendo in questi giorni. La poltrona del Presidente del Consiglio deve essere decisa dall'Assemblea e non dalla maggioranza. Sono trascorsi 4 mesi dalle dimissioni e di conseguenza non è più tollerabile un ulteriore rinvio. Noi non ci sentiamo rappresentati dall'attuale Presidente e vogliamo che al più presto si ponga rimedio alla necessità di tutela dei diritti dei Consiglieri regionali, in particolare del diritto di accesso ai documenti e alle informazioni.»
Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, nell'annunciare il sostegno alla mozione, ha aggiunto che «il ruolo del Presidente del Consiglio è quello di essere un arbitro e una figura di garanzia per l'esercizio delle funzioni di tutti i Consiglieri, che siano di maggioranza o di minoranza. Ecco perché noi crediamo che l'elezione di questa figura debba essere disgiunta dalle questioni politiche della nuova maggioranza regionale che si sta formando. Noi non possiamo lavorare in un clima sereno se da parte del Presidente del Consiglio non c'è tutela: non possiamo più continuare a non ricevere risposte dalle società partecipate. Il nostro ruolo è quello di controllare e di verificare le scelte e come si spendono i soldi pubblici. Ne va della dignità di questo Consiglio.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha precisato che «c'è un percorso di identificazione di un nuovo assetto politico all'interno del Consiglio regionale. Si tratta di un percorso dinamico e in evoluzione: quindi, se è vero che l'Ufficio di Presidenza è l'organismo garante dei lavori dell'Aula e dell'azione politico-amministrativa del Consiglio, è pur vero che debba essere rappresentativo degli equilibri politici in Aula. Abbiamo quindi chiesto di rinviare al 15 luglio l'elezione al fine di esaminare la questione anche in virtù del confronto politico-programmatorio in atto tra le forze politiche.»
Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha sostenuto: «E' giunto il momento di assumere delle decisioni politiche, bisogna finalmente chiarire questa situazione, troppe volte si è voluta creare confusione. Il tempo necessario è passato, si potrebbe tranquillamente procedere alla nomina il 24 giugno, non è opportuno continuare a procrastinare. Ribadiamo che la Presidenza del Consiglio debba ricoprire sempre più il proprio ruolo istituzionale oltre che politico e che debba essere legittimata e sostenuta da tutti i trentacinque Consiglieri.»
Il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel ha sottolineato: «In tempi non sospetti, mesi fa, avevamo valutato l'opportunità di prendere tutto il tempo necessario per la nomina del Presidente del Consiglio e dell'Ufficio di Presidenza in modo da non dover arrivare a scontri o ad un'elezione di un Presidente con il voto di franchi tiratori che avrebbe reso fragile una figura che merita la massima autorevolezza. Rispetto alla data del 24 giugno o del 15 luglio, non saranno di certo quindici giorni a cambiare le cose: finalmente si fissa una data. Bisogna capire se si vuole trovare un vero accordo solo sulla persona o anche sul funzionamento dell'Ufficio di Presidenza. Non condividiamo quindi l'accanimento strumentale sulla data del 24 e ci atteniamo alla decisione della Conferenza dei Capigruppo, come indicato da una risoluzione approvata da quest'Aula.»
Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha quindi replicato: «Spiace riscontrare una rigida presa di posizione su di una questione che a noi pareva limpida. A questo punto possiamo sintetizzare che un posto in Giunta val bene una messa.»
SC-MM