Info Conseil

Comunicato n° 328 del 10 giugno 2015

Interpellanza sull'assistenza ai neonati in ospedale

Riunione consiliare del 10 giugno 2015

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 10 giugno 2015, ha voluto approfondire la questione della permanenza in strutture ospedaliere delle neo mamme per assistere i neonati.

«Nel caso in cui la mamma, già dimessa, debba prestare assistenza al bambino ancora ricoverato per cause patologiche o per peso insufficiente – ha ricordato il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz –, può essere ospitata nella cosiddetta "foresteria", ovvero una sorta di piccolo appartamento realizzato in prossimità della patologia neonatale, con bagno e cucinino in comune, ma a fronte del pagamento di una quota giornaliera di 15 euro e del costo dei pasti. Mamma e figlio neonato non possono essere considerati due entità disgiunte.» Il Consigliere ha allora chiesto se non sia possibile prevedere «una formula che agevoli la permanenza della madre presso la struttura ospedaliera senza costi aggiuntivi o almeno a costi particolarmente calmierati, anche in considerazione della situazione di assoluta dipendenza del neonato dalla stessa. Riteniamo inoltre opportuno che vi sia la somministrazione gratuita dei pasti a favore della neo mamma costretta a fermarsi presso la struttura ospedaliera per le normali e necessarie finalità di cura del proprio figlio

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha riferito: «Il nostro sistema sanitario vuole essere a misura di bambino, nonostante le difficoltà. La foresteria è sottoutilizzata: nel 2013 è stata usata 79 giornate da dieci mamme e per 33 giornate da tre mamme nel 2014. E' stata allora sfruttata per ospitare pazienti oncologici sottoposti a radioterapia. E' nostra intenzione studiare anche un nuovo funzionamento della mensa

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha quindi evidenziato: «Una stanza tenuta vuota provoca comunque un costo, basti pensare al riscaldamento e alle pulizie. L'occupazione così bassa della foresteria è dovuta certamente ai costi eccessivi: le mamme preferiscono tornare a casa quotidianamente o persino affittare un appartamento, anche tenuto conto del fatto che i papà non possono accedere alla foresteria. Non credo che sia particolarmente opportuno far utilizzare questi locali anche dai pazienti oncologici, almeno senza aver prima provveduto ad una revisione strutturale. Il mio auspicio è che la Giunta si assuma realmente l'impegno a migliorare questa situazione, riducendo drasticamente le cifre di utilizzo e rendendo gratuiti i pasti



MM