Info Conseil
Comunicato n° 315 del 10 giugno 2015
Interrogazione su un eventuale aiuto finanziario della Regione al Casinò di Saint-Vincent
Riunione del Consiglio del 10 giugno 2015
Nella seduta consiliare del 10 giugno 2015, il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione sulla Casa da gioco di Saint-Vincent.
In particolare, i Consiglieri hanno voluto sapere se siano veritiere le voci di un imminente nuovo intervento regionale per far fronte ai problemi di liquidità della Casinò de la Vallée spa e se il Governo regionale possa escludere in maniera tassativa un altro intervento di ricapitalizzazione, di mutuo o qualsiasi altro aiuto regionale, anche per il tramite di Finaosta o di altre società partecipate nei prossimi dodici mesi a favore della Casa da gioco.
L'Assessore al bilancio e patrimonio, Ego Perron, ha risposto che «allo stato attuale, la Casinò de la Vallée spa non ha fatto alcuna richiesta per un aumento di capitale e le linee di credito utilizzate non sono mutate. Elemento essenziale dei piani di risanamento, soprattutto per garantire la giusta liquidità aziendale, è da un lato quello di lavorare per accrescere la produzione e quindi gli introiti, e dall'altro quello della diminuzione strutturale dei costi, in modo particolare quelli del personale. Permane, invece, il problema del costo pro-capite di ogni lavoratore, pari a circa 80 mila euro, che grava pesantemente sulle casse dell'azienda e chiaramente rappresenta ormai un dato fuori contesto. Pertanto, è del tutto evidente che senza interventi strutturali, oggi, in fase di concretizzazione, nel giro di qualche mese la liquidità aziendale, come anche messo in evidenza nelle note integrative ai piani e durante le riunioni della Task Force, sarà posta in difficoltà e a questo punto bisognerà prendere decisioni conseguenti. La vecchia ricapitalizzazione riguardò in definitiva il costo di realizzazione dei lavori, in quanto la società dovette effettuarli pur non disponendo di risorse proprie e in condizioni di indebitamento troppo elevato. Al momento, però, non pare percorribile pensare di intraprendere la strada della ricapitalizzazione.
Il Capogruppo Ferrero ha replicato: «Queste parole rimarranno scolpite nella pietra: l'Assessore, escludendo un intervento della Regione per garantire la sopravvivenza della Casa da gioco, si è assunto una responsabilità precisa. Dai dati in nostro possesso sugli introiti, avevamo un'immagine diversa e cioè quella di una società che se non viene ricapitalizzata deve essere messa in liquidazione. Allora ci si pone un dubbio atroce: se non ci sono soldi in cassa significa che si va verso la mobilità o il licenziamento dei lavoratori. Non vorremmo che fosse una coltellata nelle spalle dei lavoratori. Ci vuole coraggio, trasparenza ed efficacia: parole che nel vocabolario del Governo regionale non esistono.»
SC