Info Conseil
Comunicato n° 292 del 20 maggio 2015
Approvato il disegno di legge sul Museo regionale di scienze naturali
Riunione consiliare del 20 maggio 2015
Nella seduta del 20 maggio 2015, il Consiglio Valle ha approvato con 18 voti favorevoli (UV, SA) e 17 astensioni (Alpe, M5S, PD-SVdA e UVP) il disegno di legge che contiene nuove disposizioni in materia di gestione e di funzionamento del Museo regionale di scienze naturali, istituito con legge regionale n. 32 del 1985.
Il testo, presentato dalla Giunta, si compone di nove articoli volti a proporre un nuovo modello organizzativo del Museo. In particolare, è prevista la soppressione dell'attuale ente di diritto pubblico a partire dal 1° luglio 2015 e il conseguente trasferimento delle funzioni alla struttura regionale competente in materia di aree protette. Al fine di salvaguardare la memoria storica e quanto finora realizzato, i locali adibiti all’esposizione museale presso il Castello di Saint-Pierre e quelli destinati alla conservazione delle collezioni e all’attività di ricerca presso il centro di ricerca scientifico-naturalistico del Marais di La Salle assumono la denominazione di “Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan” in ricordo del suo fondatore, socio e presidente della Société de la Flore valdôtaine. Inoltre, viene istituito un nuovo comitato scientifico, composto oltre che dal dirigente della struttura regionale competente e dal direttore dell’ente Parco naturale Mont Avic, da tre esperti indicati dalla Société de la Flore valdôtaine, proprietaria di gran parte dei reperti del museo stesso. È poi disposto un finanziamento di 69 mila euro per il 2015, di 100 mila euro per il 2016 e di 93 mila euro a partire dal 2017.
Il Vicepresidente del Consiglio David Follien (UV), relatore del provvedimento, ha ripercorso la storia del Museo: «La sua istituzione si deve all'impegno di Efisio Noussan, appassionato naturalista valdostano, e alla disponibilità della Société de la Flore valdôtaine che ha conferito, a suo tempo, i materiali raccolti dai naturalisti storici valdostani fin dalla fine dell'800 e che costituiscono il nucleo principale delle collezioni. Fino al 2008, l'attività principale del Museo è stata proprio l'esposizione delle collezioni nella sede storica. In seguito, da quando sono iniziati i lavori di restauro del Castello di Saint-Pierre, le attività istituzionali di ricerca, didattica e conservazione delle collezioni hanno trovato una ottimale collocazione nel centro di ricerca del Marais di Morgex-La Salle. Con questo disegno di legge si intende dare seguito alle iniziative intraprese nel corso degli ultimi anni, sostenute e implementate anche grazie al ricorso a fondi europei. Si prevede in questo modo di poter garantire continuità alle attività istituzionali di ricerca e didattica, stabilizzando le risorse umane in esse impegnate, e di potenziare le attività istituzionali proprie del Museo stesso, volte alla diffusione della cultura naturalistica in Valle d'Aosta.»
Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha osservato: «Il nuovo impianto del Museo è positivo, ma ritengo che il potenziamento dell'aspetto di ricerca e didattica vada a scapito dell'esposizione e fruibilità da parte di turisti e interessati del materiale raccolto se non si programmeranno interventi finanziari per concludere i lavori di ristrutturazione del Castello di Saint-Pierre, sede storica e ideale di questo Museo, per la quale auspichiamo un impegno di spesa nel prossimo bilancio regionale. Il nostro voto sarà di astensione.»
Il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe) ha precisato: «Condividiamo l'esigenza di salvaguardare la ricerca e l'attività di tutela, ma il non avere garanzia su come proseguiranno i lavori di ripristino, su come saranno reperite le risorse e sulle tempistiche di apertura al pubblico, oltre alla previsione del gettone di presenza, non ci consentono di esprimere un voto favorevole.»
La Conseillère Patrizia Morelli (Alpe) a partagé l'avis selon lequel le siège naturel du Musée «est le château de Saint-Pierre. Le fait de vouloir reconnaître les mérites à M. Efisio Noussan, en lui dédiant l'appellation du Musée des Sciences naturelles, est appréciable, mais il serait d'autant plus opportun de rappeler la mémoire de cette importante personnalité en récupérant le château de Saint-Pierre pour l'exposition de la collection. Nous sollicitons le Gouvernement régional à œuvrer d'avantage afin que le château puisse ouvrir à nouveau au public.»
Anche secondo il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, «il venir meno della fruizione turistica di una sede prestigiosa e affasciante come il castello di Saint-Pierre crea un oggettivo problema. La soluzione tecnica trovata nel Centro del Marais non centra il vero obiettivo. Si tratta di un provvedimento legislativo di riorganizzazione che non fornisce la risposta all'aspetto più rilevante: la riattivazione del castello e il rilancio del Museo. Le aspettative di fruizione da parte di un grande pubblico non vengono rispettate, per cui il nostro voto sarà di astensione.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha sottolineato come le finalità di questa legge «siano legate ad una riorganizzazione del Museo, rispetto ad una gestione ad oggi fortemente ancorata a soli fondi europei. Con questo provvedimento si garantisce la prosecuzione di diverse iniziative di ricerca e valorizzazione anche attraverso le nuove tecnologie. Tuttavia, non si possono dare risposte per l'ultimazione dei lavori al Castello di Saint-Pierre, cui comunque stiamo lavorando per reperire risorse economiche. La legge nel suo complesso ambisce a dare lustro all'attività museale, con una rimodulazione e una rivisitazione che vogliono valorizzare quanto sinora realizzato, si vuole creare una pianta organica per garantire lo sviluppo delle collezioni e dei laboratori, nonché un'organizzazione amministrativa, che sia più funzionale. Il gettone di presenza attribuito sarà simile a quello del vecchio Comitato scientifico, con una spesa annua complessiva di circa 3.000 euro.»
MM