Info Conseil
Comunicato n° 260 del 6 maggio 2015
Interpellanza sul sistema bibliotecario valdostano
Riunione consiliare del 6 maggio 2015
La riorganizzazione del sistema delle biblioteche valdostane è stata al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Alpe nella seduta consiliare del 6 maggio 2015.
Richiamando le norme regionali che regolano il settore, tra le quali anche la disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali che ha introdotto l'obbligo di esercitare in ambito sovracomunale, mediante convenzione, anche le funzioni relative alle biblioteche, la Consigliera Patrizia Morelli ha evidenziato la necessità di affrontare la riorganizzazione del sistema bibliotecario con la consapevolezza di quanto è stato finora investito per la creazione di una rete capillarmente diffusa su tutta la regione, che ora corre il rischio di dissolversi per mancanza di fondi e di programmazione. Ha quindi voluto conoscere le azioni messe in campo per affrontare la riorganizzazione nonché gli stanziamenti finora assegnati per la gestione della biblioteca regionale, delle biblioteche comprensoriali, comunali e specializzate e quali criteri di ripartizione. Ha poi chiesto se vi è la disponibilità a relazionare in merito alla Commissione consiliare competente.
L'Assessore all'istruzione e cultura ha risposto che la riorganizzazione del Sistema bibliotecario regionale, per la sua complessità, non è una questione che può essere risolta nel breve periodo: richiede, infatti, una profonda revisione della normativa prevista dalla legge regionale 28/1992, divenuta in gran parte obsoleta e inapplicabile e deve tenere conto delle riforme intervenute nel frattempo nel campo dei rapporti tra Regione ed Enti locali e alla luce della congiuntura finanziaria. L’obiettivo, ha aggiunto l'Assessore, della riforma consiste nella razionalizzazione del Sistema al fine di consentire una maggiore elasticità nella gestione dei servizi bibliotecari e incoraggiare le sinergie tra gli Enti locali, nello spirito della riforma varata con la legge regionale 6/2014. L'Assessore ha evidenziato la necessità di salvaguardare la capillarità della diffusione sul territorio di sedi bibliotecarie o di centri di lettura, in conformità con l’ispirazione originaria del Sistema e nel rispetto dell’uguale diritto dei cittadini a disporre di un efficiente servizio bibliotecario su tutto il territorio regionale.
Riguardo ai fondi previsti, la Rini ha riferito che lo stanziamento attualmente disponibile ammonta attualmente a 261 mila 295 euro, di cui 159 mila 395 per la struttura Beni archivistici e bibliografici, e 101 mila 900 euro per la struttura Supporto tecnico beni archivistici e bibliografici. Di questa cifra, la parte destinata alle acquisizioni per l’aggiornamento dei fondi librari per la Biblioteca regionale e per le biblioteche del territorio ammonta a 62 mila 436 euro. Per quanto riguarda i criteri di ripartizione dei fondi destinati all’acquisto di documenti, l'Assessore ha ricordato che tutti i libri acquistati dalla Regione sono destinati al Sistema bibliotecario nel suo insieme, e che sono quindi disponibili, in loco o con la modalità del prestito inter-bibliotecario, per tutti gli utenti iscritti al Sistema sull’insieme del territorio valdostano, indipendentemente dalla biblioteca che li detiene.
L'Assessore ha infine confermato la piena disponibilità ad un confronto in Commissione consiliare in previsione della nuova normativa regionale.
La Consigliera Morelli ha replicato che non si tratta soltanto di fare una pulizia legislativa andando ad eliminare le parti della legge che non sono più attuali: per la Consigliera c'è bisogno di una riorganizzazione generale radicale alla quale mettere mano con rapidità, attuando una razionalizzazione ragionata. Si è quindi detta preoccupata per il futuro di questo sistema, pur capendo le difficoltà finanziarie, ma sottolineando l'esigenza di non sprecare ciò che è stato fatto negli anni scorsi. Per la Morelli, la sensazione è che si voglia lasciare precipitare la situazione per poi rammaricarsene tardivamente e vi sono tutti i segni premonitori di questa involuzione del sistema. La Conseillère a aussi remarqué que le personnel n'est pas au courant de ce que l'on pense faire pour l'avenir, la sensation de précarité est répandue et il n'y a plus de communication entre les bibliothécaires, ce qui est très grave parce que le système devrait travailler en réseau. Il est donc urgent, a-t-elle conclu, d'aborder ce thème parce que l'essor culturel des citoyens valdôtains, qui passe aussi à travers les bibliothèques, doit être le souci des administrateurs.
SC