Info Conseil

Comunicato n° 135 dell'11 marzo 2015

Interpellanza sull'utilizzo della sede del Polo francofono

Riunione del Consiglio dell'11 marzo 2015

L'utilizzo dei locali destinati a sede del Polo francofono ad Aosta è stato al centro di un'interpellanza posta dal gruppo PD-SinistraVdA durante la riunione del Consiglio dell'11 marzo 2015.

Prendendo spunto da precedenti iniziative in materia di locazioni a enti non profit da parte della Regione oltre che dalla convenzione siglata tra la Sovrintendenza agli studi e l'Alliance française della Valle d'Aosta, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha chiesto quale sia il valore di mercato dell'immobile sito in via Promis ad Aosta e quale sarebbe il giusto canone di locazione, «visto che nella convenzione non vengono definite quote di locazione ma solo l'obbligo da parte dell'Alliance française di provvedere al pagamento della propria quota di spese. L'Alliance effettua attività per conto di privati e di enti pubblici che generano introiti economici: vista la difficile situazione di bilancio della Regione sarebbe opportuna una compartecipazione da parte dell'Alliance sotto forma di canone di locazione. Noi riteniamo che quando un ente, anche non profit, entra nel mercato delle prestazioni, l'Amministrazione pubblica abbia il dovere di fare delle valutazioni. Vorremmo inoltre conoscere la destinazione d'uso dei locali precedentemente utilizzati dall'Alliance française e come viene regolamentato ad oggi l'accesso alla sede di via Promis per la consultazione delle risorse documentarie a favore degli insegnanti di francese

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, nella risposta, ha precisato che «il polo francofono, composto dalla Sovraintendenza agli studi, la rivista Ecole valdôtaine dell’Assessorato, l’Alliance française en Vallée d’Aoste, la Communauté française Wallonie-Bruxelles e l’UPF-Union internationale de la presse francophone, è stato istituito nel 2014 con l’obiettivo di creare un centro di documentazione e di diffusione della lingua francese e della cultura francofona nonché di fornire un supporto ai docenti della regione, a maggior ragione nella previsione dell'insegnamento delle materie in lingua francese. Inoltre, il polo proporrà l’insegnamento della lingua francese attraverso corsi generali di lingua, su obiettivi specifici, preparazione a concorsi, preparazione per l’acquisizione di certificazioni (i diplomi DELF/DALF, per i quali l'Alliance française è l'unico ente certificatore sul territorio regionale) e atelier per bambini

Riguardo al valore di mercato dell'immobile destinato al polo francofono, «per il quale si è scelto un locale situato nel centro cittadino, in prossimità di parcheggi e di mezzi di trasporto pubblici», l'Assessore Rini ha riferito che «l’esigenza di peritare l’immobile non è sorta poiché l’unità immobiliare è sempre stata in uso all’Amministrazione e lo è a tutt’oggi, essendo l’Assessorato istruzione e cultura il promotore del polo francofono. Il locale non è ad esclusiva disposizione dell’Alliance, bensì di tutti i componenti il polo, organismi senza scopo di lucro. Anche l’Alliance française è un’associazione a scopo non lucrativo, riconosciuta di utilità pubblica dallo Stato francese: le sue attività commerciali, quali i corsi di lingua, contribuiscono al funzionamento dell’associazione e le entrate sono interamente destinate agli emolumenti ai dipendenti, al finanziamento delle attività culturali e ai vari oneri di funzionamento dell’associazione. L’Alliance contribuisce alle spese di gestione del locale in uso attualmente (che sarà destinato ad uffici dipendenti dall’Amministrazione regionale che devono essere delocalizzati) e contribuirà a quelle del locale del polo francofono, in misura ancora da definire. Allo stato attuale, l’Alliance française ha ancora la sua sede in via Porta Pretoria n. 19: un locale è adibito a biblioteca e emeroteca e uno spazio è destinato alla consultazione. Includendo l'Alliance nel polo francofono, abbiamo voluto ribadire la sua importanza culturale, in quanto punto di riferimento per la valorizzazione della cultura francofona e nonostante le difficoltà che l'Alliance stessa sta attraversando

Il Consigliere Guichardaz ha replicato che «esistono delle strutture pubbliche che sono altrettanto brave nel valorizzare la lingua francese. Ricordo, inoltre, che l'Alliance è una fondazione francese con centinaia di sedi in tutto il mondo e che, pur essendo non profit, fa attività imprenditoriale. Io volevo sapere se l'Alliance fosse in grado di compartecipare in qualche modo al canone di locazione di una sede di 220 metri quadrati in pieno centro storico: non mi è stata data risposta così come non sappiamo quali siano i bilanci di questa associazione, che non sono peraltro nemmeno pubblicati sul sito internet. Visto che tutti partecipano ai sacrifici, visto che tagliate i fondi ai forestali, credo sia giunto il momento anche per questo ente di contribuire, in maniera almeno simbolica, se è il caso, a ridurre le spese della Regione. Non ce l'abbiamo con l'Alliance, ma vogliamo trasparenza e correttezza

SC