Nella mattinata di oggi, mercoledì 4 febbraio 2015, la quinta Commissione consiliare “Servizi sociali”, presieduta dal Consigliere Claudio Restano, riunita in sede consultiva, ha espresso parere favorevole all'unanimità sulla proposta di deliberazione della Giunta che contiene disposizioni per la compartecipazione alla spesa da parte degli utenti per l'accesso al Pronto Soccorso.

«Esprimo soddisfazione per la condivisione all'unanimità su questa proposta – riferisce il Presidente della Commissione, Claudio Restano (UV) – che stabilisce un ticket di 25 euro a carico di tutti gli utenti del Pronto Soccorso che vengono codificati come "codice bianco" (nessuna urgenza). Per tutti gli altri codici diversi dal bianco non è invece prevista nessuna forma di compartecipazione a carico dei pazienti. Crediamo sia una proposta di buon senso volta a disincentivare l'utilizzo improprio del Pronto Soccorso da parte di coloro che non necessitano di prestazioni urgenti. Troppo spesso, infatti, questo servizio viene utilizzato come accesso alle prestazioni specialistiche, snaturando la reale valutazione dei fabbisogni con un appesantimento organizzativo della struttura e delle risorse.»

Soddisfazione viene anche espressa dai Consiglieri Patrizia Morelli (Alpe), Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) e Nello Fabbri (UVP), che dichiarano: «Dopo un ampio confronto in quinta Commissione sono state accolte le proposte avanzate congiuntamente dai Commissari dell'opposizione di eliminare il ticket di 50 euro fisso onnicomprensivo sugli eventuali accertamenti specialistici (ad esempio prestazioni di specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio) conseguenti all'accesso al Pronto Soccorso per i cosiddetti "codici bianchi" e "codici verdi", previsto nella prima bozza di delibera presentata in Commissione dall'Assessore alla sanità. Risulta confermato unicamente il ticket di 25 euro fisso per tutti coloro che alle dimissione dal Pronto Soccorso vengono classificati con il codice di gravità più basso, ovvero il "bianco". Riteniamo che tale misura possa servire da deterrente contro gli accessi impropri al Pronto Soccorso, contribuendo così a risolvere il problema dell'intasamento di un servizio che dovrebbe essere rivolto esclusivamente alle emergenze. Parallelamente abbiamo sollecitato l'attivazione di una più efficace rete di servizi territoriali e l'implementazione del servizio di medicina di base, al fine di fornire al cittadino risposte alle sue esigenze sanitarie.»

SC