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Comunicato n° 30 del 15 gennaio 2015

Approvata una mozione sulla sindrome fibromialgica

Riunione del Consiglio del 15 gennaio 2015

Il Consiglio regionale il 15 gennaio 2015 ha approvato all'unanimità una mozione in merito alle problematiche determinate dalla malattia neurodegenerativa autoimmune della sindrome fibromialgica.

L'iniziativa, presentata congiuntamente dai gruppi di opposizione (UVP, PD-SVdA, Alpe e M5S) ed emendata dall'Assessore alla sanità, impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale alla sanità ad assumere diverse iniziative: in attesa di una normativa nazionale, individuare un centro di riferimento sanitario multidisciplinare pubblico regionale specializzato per la diagnosi e la cura della sindrome, sulla base di un protocollo operativo con linee guida e sistema di diagnosi definito; che la sindrome venga riconosciuta come patologia cronica con definizione di un Codice regionale di esenzione; provvedere all’introduzione dell’esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie correlate alla cura e al monitoraggio della patologia per la riabilitazione e la prevenzione di ulteriori aggravamenti; divulgare una corretta informazione e conoscenza a tutti i livelli preposti alla tutela del diritto alla salute e alla cittadinanza; organizzare specifici incontri formativi  per i medici di medicina generale e specialisti.

«La sindrome fibromialgica è una malattia complessa, polisintomatica, di difficile diagnosi, debilitante e invalidante, che compromette notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto e che è significativamente diffusa soprattutto nella popolazione femminile – ha sottolineato il Consigliere Nello Fabbri (UVP), illustrando la mozione –. In Valle d'Aosta si stima che colpisca il 3% della popolazione, al punto che i pazienti e le loro famiglie si sono riuniti spontaneamente in un gruppo di "auto-mutuo-aiuto" per meglio affrontare e condividere i problemi della loro patologia. Questi cittadini chiedono la giusta considerazione da parte delle Istituzioni e il riconoscimento della loro patologia, con tutte le agevolazioni conseguenti.»

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) ha puntualizzato: «E' accertato che questa patologia non è psicogena, ma è una malattia organica, per quanto non chiaramente classificata, con significativi effetti sociali. Già altre Regioni sono intervenute per il suo doveroso riconoscimento. Il nostro gruppo sostiene convintamente questa mozione, che va nella direzione di sensibilizzare la cittadinanza e sostenere i malati

Il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero ha ribadito i concetti cardine della mozione, ovvero «l'assistenza adeguata ai malati, l'esenzione del ticket, il riconoscimento lavorativo della patologia. L'aspetto occupazionale è sicuramente fondamentale, perché purtroppo per i malati le assenze dal posto di lavoro si moltiplicano

«Si tratta di una patologia subdola ma gravemente invalidante, che stenta ad essere riconosciuta, ed in questo senso è paragonabile alla cefalalgia – ha evidenziato la Consigliera Patrizia Morelli –. La nostra Regione deve porre la giusta attenzione e porre in atto tutte le misure, anche di sensibilizzazione, in particolare per i medici di medicina generale, perché la sindrome venga riconosciuta e possa essere adeguatamente curata

L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha sottolineato: «La malattia è riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della Sanità ma non dall'Italia. Aspettavamo da tempo a livello nazionale una classificazione e una precisazione di protocolli, ma sinora, nonostante le varie proposte di legge, non si è ancora concretizzato nulla. Intendiamo accogliere la mozione, cercando però di lavorare per individuare chi realmente ne è colpito, affidando la responsabilità della definizione e del riconoscimento della malattia a un centro sanitario pubblico regionale




MM