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Comunicato n° 18 del 14 gennaio 2015

Interpellanza sugli attacchi della processionaria del pino

Riunione del Consiglio del 14 gennaio 2015

Con un interpellanza presentata nella seduta del 14 gennaio 2015, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha posto l'attenzione sul contenimento degli attacchi della processionaria del pino.

«Le foreste di pino silvestre della Valle d'Aosta sono gravemente deperite a causa di vari fattori, ma principalmente per gli attacchi del lepidottero defogliatore conosciuto come "processionaria del pino", che, se toccato a aspirato, può creare danni anche a persone e animali – ha spiegato il Consigliere Alessandro Nogara –. A nostra conoscenza, l'Amministrazione regionale non ha condotto azioni incisive per contrastare questa situazione.» Ha quindi voluto conoscere «le iniziative che si intendono intraprendere per combattere il deperimento delle foreste e per contenere questo massiccio attacco di "processionaria del pino.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto: «La normativa prevede la lotta obbligatoria da parte delle strutture regionali solo nel caso in cui la presenza dell'insetto minacci il popolamento arboreo; tale situazione non è ravvisata al momento in Valle d'Aosta. Vista l'intensità dell'attacco, già nello scorso autunno sono stati organizzati incontri tra le strutture degli Assessorati dell'agricoltura e della sanità, l'USL, il Celva e i Comuni più colpiti; in tali occasioni sono state stabilite iniziative di divulgazione e informazione sulla problematica, con l'installazione di cartellonistica sui territori maggiormente interessati e la creazione di una pagina web dedicata sul sito dell'Amministrazione regionale. Il Corpo forestale a novembre 2014 ha effettuato un monitoraggio su tutto il territorio regionale, comprese le aree verdi e scolastiche. Sono risultati colpiti circa 2.800 ettari, corrispondenti al 29% delle pinete esistenti, registrando un leggero aumento rispetto al 2013. Dall'elaborazione dei dati, si evince che il 14% dei territori infestati sono interessati da una forte diffusione di nidi, il 25% da una media diffusione, il 61% da una debole. I Comuni maggiormente colpiti sono Villeneuve, Saint-Pierre, Sarre, Nus e Champdepraz. Come concordato con i vari soggetti, nel dicembre 2014 la struttura dell'Assessorato ha condotto una raccolta meccanica da terra dei nidi, situati tra 6 e 8 metri, da parte di operai forestali, nelle zone comprese tra Morgex e Saint-Christophe, segnalate quali prioritarie. Non sempre la raccolta è risultata completa, si è quindi proceduto in ambiti urbani con i cestelli telescopici. Complessivamente, sono stati raccolti circa 550 nidi. L'attività di raccolta è ripresa pochi giorni fa, dando sempre priorità ai contesti urbani. Si interverrà inoltre sulle aree forestali, procedendo in prossimità dei centri abitati, lungo i percorsi della viabilità e i sentieri. Si stanno valutando anche altri metodi di lotta, tuttavia ritenuti non risolutivi e molto costosi, quali l'uso di trappole con ferormoni o collose, la lotta microbiologica, interventi aerei. Sono ipotizzabili possibili interventi selviculturali per sostituire progressivamente il pino nero con il pino silvestre, la roverella o latifogli. Nel corso del 2015 continueranno il monitoraggio forestale e la raccolta meccanica dei nidi. Ci stiamo inoltre confrontando con altre realtà regionali e fra pochi giorni si terrà un incontro a Sarre per fugare dubbi e fornire indicazioni sui comportamenti cui attenersi.»

Il Consigliere Nogara, nella replica, ha rimarcato: «Sinora non è stato fatto un granché, si sarebbe dovuto sin da subito informare la popolazione sui rischi, invece, ad esempio, sui siti dell'Amministrazione regionale e dei Comuni interessati non risulta nulla. Bisogna fare tutto il possibile, nonostante i problemi finanziari, perché se non spendiamo i soldi ora, fra qualche anno ci ritroveremo coi versanti esposti a sud completamente scoperti. Concordo nell'intervenire in via prioritaria su certi ambiti, ma la situazione non si risolverà da sola, è necessario usare tutti i metodi di lotta su tutto il territorio. »



MM