Info Conseil
Comunicato n° 611 del 9 dicembre 2014
Relazione dell'Assessore alle finanze sulle leggi di bilancio della Regione per il 2015-2017
Seduta del Consiglio Valle del 9 dicembre 2014
Nella seduta consiliare di martedì 9 dicembre 2014, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione, ha preso la parola l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron (UV), per illustrare i due disegni di legge relativi alle leggi di bilancio 2015-2017.
«Presentiamo oggi il bilancio in una situazione economicamente molto difficile, se non critica – ha detto l'Assessore Perron –. In un contesto di rallentamento della produzione e di aumento della disoccupazione, ci sono tuttavia delle luci: finanziariamente parlando, il problema della liquidità sembra superato. L'incontro con le banche presenti in Valle ha raccolto una pressoché unanime disponibilità del sistema bancario locale a sostenere l'economia e il credito. È emerso come alcuni istituti bancari abbiano riservato al nostro territorio un plafond di credito, reso possibile dai fondi BCE, che è stato quantificato in 103 milioni di euro.»
«In questo quadro, c'è da evidenziare la fragilità della nostra autonomia: le Regioni a Statuto speciale sono infatti vittima di un atteggiamento che a tratti può sembrare persecutorio. Dal nostro punto di vista ci presentiamo nei confronti dello Stato italiano con le carte in regola, avendo puntualmente e continuamente rispettato i patti e gli accordi a suo tempo firmati, facendo fino in fondo, con senso di responsabilità, la nostra parte anche quando si è trattato di contribuire al risanamento della finanza pubblica. La quota che quest’anno la piccola Valle d’Aosta accantona a favore della disastrata finanza italiana è di 220 milioni di euro. Un dato che, considerata la sua entità, si commenta da solo. Le entrate regionali previste dall'ordinamento finanziario della Regione sono formalmente garantite: nessuno tocca i 10 decimi dell'Irpef, che sono previsti nel bilancio nella loro interezza, salvo poi trattenere dal totale delle compartecipazioni l'importo corrispondente alle manovre statali di contenimento della spesa. Non c'è ancora una certezza sul livello di spesa che la nostra Regione dovrà sostenere nell'esercizio 2014, non essendoci ancora l'accordo per il Patto di stabilità, e in questa situazione è difficile programmare il 2015. Con tutte queste incertezze, tuttavia il bilancio regionale mette in campo nuove importanti risorse per il sostegno dell'economia.»
«Gli spazi di manovra nella redazione del bilancio sono stati assolutamente limitati, ci siamo quindi concentrati su quattro linee programmatiche prioritarie. La prima: cercare di massimizzare l'utilizzo dei fondi comunitari; in corso d'anno saranno assegnati alla Regione, per il sessennio 2014-2020, poco meno di 120 milioni di euro, anche se in questo bilancio non compaiono ancora i fondi europei e statali, ma solo quelli a carico della Regione, in quanto la Commissione europea sta istruendo le pratiche in queste settimane. La seconda priorità è il sostegno agli investimenti, al fine di attivare la ripresa economica, attraverso la proroga del pacchetto anticrisi: per le imprese, è stata protratta la facoltà di sospensione delle rate dei mutui regionali, sono state ampliate le risorse per finanziare investimenti sui fondi di rotazione; per le famiglie, è stato inoltre istituito un fondo per il contrasto all'esclusione sociale dei "senza reddito" per un importo di 9 milioni di euro. Terzo obiettivo, il sostegno all'occupazione attraverso i fondi per i piani straordinari dei cantieri forestali e delle opere stradali e i finanziamenti del piano di politica del lavoro. Infine, il bilancio accantona nella parte spesa uno stanziamento di 220,8 milioni di euro per il 2015 (aumentato di 24 milioni rispetto al 2014) a cui si aggiungono 23 milioni per i servizi ferroviari.»
L'Assessore ha quindi illustrato i dati del bilancio, che pareggia nell'importo di 1 miliardo 375 milioni di euro per il 2015, 1 miliardo 370 milioni per il 2016 e 1 miliardo 346 milioni nel 2017. «Evidenzio – ha riferito Perron – che il pareggio di bilancio per l'intero triennio è ottenuto interamente con risorse disponibili, ossia in assenza di ricorso a futuro indebitamento, così come resta positiva la differenza tra entrate correnti e spese correnti (100 milioni di euro all'anno), che viene destinata alle spese di investimento. Abbiamo poi scelto di non aumentare la pressione fiscale, mantenendo al minimo le aliquote delle imposte della Regione.»
Il totale della spesa, senza le partite di giro, per il 2015 ammonta a 1 miliardo 265 milioni di euro, per il 2016 a 1 miliardo 260 milioni e per il 2017 a 1 miliardo 236 milioni. Per il 2015, la spesa corrente è di 1.116,58 milioni (91,7%) contro i 1.109 milioni del 2014. «Al netto del concorso al riequilibrio della finanza pubblica, sarà di 872,28 milioni di euro contro i 912,3 del 2014, con una riduzione quindi di 40 milioni – ha aggiunto l'Assessore –. La spesa di investimento è pari a 101,7 milioni (8,3%) contro i 164,5 milioni del 2014. Tale riduzione va valutata tenendo presente gli effetti del trasferimento di significativi investimenti in capo alle società partecipate.»
La previsione di spesa è così ripartita: 253,59 milioni di euro sono destinati al personale (che comprende le spese per tutto il personale regionale, compresi i Vigili del fuoco e il Corpo forestale, con 126,8 milioni; per il personale direttivo e docente delle scuole con 117,67 milioni; per i lavoratori assunti con contratti nazionali nel settore dell’agricoltura, delle risorse naturali e dei lavori pubblici con 9,1 milioni); 244 milioni vanno alla sanità; 224,1 milioni alla finanza locale (di cui 90,12 milioni per trasferimenti senza vincolo di destinazione, 46,17 milioni con vincolo di destinazione, 5,06 milioni per il programma Fospi e 72,17 milioni per politiche sociali e famiglia). Per lo sviluppo economico sono stanziati 56,18 milioni di euro (di cui 16,74 milioni per gli interventi di indebitamento ventennale per gli investimenti presso il fondo in gestione speciale della Finaosta, 540 mila euro per il riordino dei servizi camerali, 1 milione per Expo Milano 2015, 2 milioni per azioni promozionali in ambito turistico, 3,4 milioni per l'Office régional du tourisme, 935 mila euro per la valorizzazione dell'artigianato tipico e 918 mila per l'Institut valdôtain de l'artisanat de tradition, 1 milione 115 mila per la pianificazione energetica, 2,35 milioni per le politiche regionali del lavoro); per il governo del territorio 23,84 milioni (di cui 5,89 milioni di euro per l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, 900 mila per i parchi e riserve naturali, 1,27 milioni per la gestione dei rifiuti, 3,1 milioni per la tutela dai rischi naturali, 5,9 milioni per i servizi antincendi e protezione civile). Alla cultura e allo sport sono assegnati 16,77 milioni, di cui 14,55 milioni alla cultura (2,3 milioni al Forte di Bard, 1,79 milioni alla promozione culturale e scientifica, 1,59 milioni alla Fondazione Maria Ida Viglino per la diffusione della cultura musicale) e 2,22 milioni allo sport; all'istruzione primaria e secondaria vanno 15,41 milioni di euro, che comprendono i trasferimenti alle scuole dipendenti dalla Regione (2,9 milioni) e a quelle non regionali (4,8 milioni), l'edilizia scolastica per 2,7 milioni e la tutela del diritto allo studio per 2 milioni; alle infrastrutture per mobilità e reti sono previste risorse per 14,33 milioni di euro, di cui 6,6 milioni alla viabilità, 3,5 milioni al trasporto pubblico, 2 milioni all'aeroporto; all'istruzione universitaria 11,3 milioni di euro, di cui 6,37 per l'Università della Valle d'Aosta, 2,2 milioni per l'Istituto musicale pareggiato, 1,63 milioni per il diritto allo studio nell'ambito universitario. Per l'agricoltura sono stanziati 8,46 milioni di euro, di cui 2 milioni per consorzi di miglioramento fondiario e contributi agricoli, quasi 4 milioni per la zootecnia, mentre per gli interventi nell'ambito del programma di sviluppo rurale sono previste risorse per 5,27 milioni (programmazione 2007-2013) e 10 milioni (2014-2020).
L'Assessore Perron ha quindi concluso: «Il documento che presentiamo oggi, frutto di valutazioni approfondite e di confronti con le parti sociali, le associazioni di categoria, i rappresentanti delle professioni e con la seconda Commissione consiliare, è caratterizzato da principi di concretezza e di equilibrio. E’ necessario, purtroppo, prendere atto che non vi sono più le risorse per sostenere il sistema al quale eravamo abituati. È quindi necessario immaginarne un altro e per fare ciò bisogna sapere da dove si vuole partire e con quale visione d’insieme. Per la nostra comunità che sta attraversando un periodo di grande difficoltà nel fronteggiare una congiuntura economica sfavorevole, in un contesto caratterizzato da conflittualità politiche a volte molto forti, abbiamo lavorato alla elaborazione di un bilancio responsabile per trasmettere ai valdostani un messaggio di speranza e di fiducia, per esortare tutti al superamento delle divergenze e fare fronte comune nel rilanciare la nostra Valle d’Aosta e continuare a farla crescere nei suoi valori sociali, nella sua cultura e nella sua economia.»
SC