Info Conseil
Comunicato n° 575 del 18 novembre 2014
Interpellanza sulla normativa regionale sull'attività commerciale
Riunione del Consiglio del 18 novembre 2014
La modifica della normativa regionale che disciplina l'esercizio dell'attività commerciale è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste, nella seduta consiliare del 18 novembre 2014.
In particolare, il Consigliere Nello Fabbri, richiamando la sentenza della Corte Costituzionale «che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della legge regionale n. 5/2013, che modificava la normativa locale n. 12/1999, censurando nello specifico il potere di indirizzo della Giunta regionale, volto alla determinazione di obiettivi di equilibrio della rete distributiva in rapporto alle diverse categorie e alla dimensione degli esercizi», ha chiesto «quale sia, con esattezza, la normativa attualmente applicabile e, in particolare, quali riflessi abbia comportato la sentenza della Corte costituzionale sulle autorizzazioni all'esercizio dell'attività commerciale sul territorio regionale. Vorremmo poi sapere se si intenda apportare, alla luce della citata sentenza, ulteriori modifiche alla legge regionale e, in caso affermativo, come si intenda intervenire sulla materia proprio per evitare che aperture indiscriminate di esercizi di grande dimensione incidano sul tessuto commerciale, soprattutto quello di prossimità, preesistente.»
L'Assessore al commercio, Aurelio Marguerettaz, ha spiegato: «L'elaborazione della legge regionale in questione ha visto contributi autorevoli a livello giuridico, per far convivere le norme europee con le esigenze del territorio. Purtroppo l'esito non è stato positivo, vista la sentenza della Corte costituzionale, che il titolo competenziale delle Regioni a Statuto speciale in materia di commercio non è idoneo a impedire la competenza statale della concorrenza. Le disposizioni della legge regionale n. 5/2013 dichiarata illegittima sono inapplicabili con efficacia retroattiva, pertanto la normativa applicabile è la n.12/1999. Sarà difficile reintrodurre una norma simile a quella bocciata, il margine di manovra è veramente molto stretto. Tuttavia, si sta procedendo, d'intesa coi Comuni interessati, in sede di variante dei Piani regolatori, ad inserire adeguate prescrizioni di natura urbanistica, volte alla limitazione dell'insediamento indiscriminato di medie e grandi aziende per salvaguardare il territorio. Quindi, lo strumento per limitare le attività commerciali è il Piano regolatore.»
Il Consigliere Fabbri, in sede di replica, ha rilevato: «Abbiamo uno scopo comune, è un aspetto importante che deve coinvolgere anche gli Enti locali. Non si tratta di avere una mentalità protezionista, ma di salvaguardare la piccola distribuzione nella nostra Regione.»
I lavori della seduta mattutina sono conclusi e riprendono alle ore 15.00.
MM