Info Conseil

Comunicato n° 571 del 18 novembre 2014

Interpellanza sui lavori della nuova ala dell'ospedale Parini

Riunione del Consiglio del 18 novembre 2014

Nella seduta del 18 novembre 2014, il Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza, ha voluto approfondire a prosecuzione dei lavori della nuova ala dell'ospedale regionale a seguito del ritrovamento di reperti archeologici.

In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero, ha riferito: «Gli scavi nel cantiere hanno portato alla luce un monumento megalitico di presumibile origine celtica, non previsto dai sondaggi preliminari, il cui costo peraltro è stato tutt'altro che trascurabile, ammontando a oltre un milione di euro. Considerato che questo ritrovamento potrebbe rivestire un valore tale da condizionare il proseguimento dell'opera, ci chiediamo in che data, e con quali modalità, l'Amministrazione regionale abbia avuto notizia dalla società Coup del ritrovamento; in che data, e con quali modalità, la Coup ha avuto notizia del ritrovamento; se l'Amministrazione regionale abbia intenzione di avvalersi di esperti di livello nazionale o internazionale per esaminare l'area e consentire l'adozione dei provvedimenti più idonei nella prosecuzione dei lavori.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha precisato: «Gli archeologi regionali che lavorano quotidianamente nel cantiere sono informati in tempo reale dei rinvenimenti. E' ora in corso la messa in luce, la documentazione e la valutazione delle strutture per poterne comprendere l'estensione, la funzione e la durata; a tal fine, sono state tempestivamente richieste indagini adeguate, di tipo estensivo, per giungere ad una corretta interpretazione. Lo studio di dettaglio costituirà la base per collocare questi reperti tanto nel contesto specifico del sito quanto nel contesto più generale del territorio regionale. L'andamento del progetto per l'ampliamento dell'ospedale è quindi positivo. Risulta poi improprio parlare genericamente di "ritrovamenti", in quanto si tratta di una sequenza stratigrafica molto complessa, che viene alla luce progressivamente, non in una sola data. Essa può essere interpretata solo dopo studi scientifici e confronti tra reperti. Le problematiche inerenti la progettazione, l'appalto e la gestione dei lavori sono in carico ai tecnici della Coup. Il progredire delle attività di cantiere è puntualmente registrato in giornali di scavo e in apposite relazioni controllate per le risultanze archeologiche dalla direzione scientifica. Tale documentazione è oggetto di confronto nelle consuete riunioni di confronto

L'Assessore Rini ha infine spiegato: «La Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha da sempre attivato forme di collaborazione con il mondo scientifico per verificare e valutare strategie attuate. Tali collaborazioni hanno visto il coinvolgimento di eminenti studiosi, riconosciuti a livello europeo, oltre che la Société valdôtaine de préhistoire et archéologie. Non si ritiene quindi di effettuare nuove e diverse forme di collaborazione.»

Nella replica, il Capogruppo Ferrero ha sottolineato: «Nessuno si vuole assumere le responsabilità sulla data del ritrovamento; con le tecnologie attuali, senza scavare si riesce a vedere subito cosa c'è nel sottosuolo. Non mi tranquillizza il fatto che a fare da tramite con l'Amministrazione regionale sia la Coup. Forse è poi il caso di cambiare gli esperti con cui si collabora, perché è inutile incensarsi con le riunioni svolte se non si è riusciti ad individuare prima i reperti, nonostante i milioni di euro spesi. Rimangono i dubbi sulla diligenza con cui sono stati eseguiti i lavori. Su questa vicenda vogliamo andare fino in fondo.»

MM